Non è solo il Consorzio a perdere pezzi, ma anche l'Associazione Albergatori di Cortina, fin dall'inizio spina nel fianco di Stefano Illing nel suo progetto di rilancio di Cortina Turismo.
Sono otto gli alberghi che, in una lettera datata 2 marzo 2011 e indirizzata al presidente dell'Associazione Roberto Cardazzi, hanno annunciato le proprie dimissioni per la contrarietà dell'Associazioni all'operato di Cortina Turismo: si tratta dell'hotel Barisetti, hotel Cristallo, hotel Franceschi, hotel Larin, hotel Piccolo Pocol, hotel Royal, hotel Villa Neve e hotel Villa Argentina.
Gli otto albergatori dimissionari contestano a Cardazzi e al Direttivo dell'Associazione la mancanza di volontà nell'«appianare le divergenze e sostenere i programmi e gli obbiettivi di CT per il rilancio turistico di Cortina. Non condividiamo questa decisione - si legge nella lettera - non condividiamo la nascita di un nuovo Consorzio Turistico, che riteniamo senza appoggio della Giunta Comunale e della comunità e con un budget ridotto non possa avere successo. Non ci soddisfa neppure il piano di marketing presentato, non in linea con il target potenziale di Cortina. Crediamo ed appoggiamo il lavoro che CT sta facendo, sostenuto dal Comune e da molte realtà imprenditoriali di Cortina».
Agli alberghi dissidenti Cardazzi ha risposto con una lettera aperta in cui esprime il proprio rammarico per la decisione assunta, ma ribadisce la contrarietà all'operato di Cortina Turismo, facendo riferimento anche alla discussione in Consiglio comunale in seguito all'intervento di Stefano Illing lo scorso 3 marzo (vedi articolo nelle pagine precedenti). «Mi auguravo che le dichiarazioni conclusive dell'Assessore Huber e del Sindaco fossero meno sbrigative ed ottimistiche e maggiormente indirizzate a riconsiderare attentamente la situazione venutasi a creare dopo la nascita del nuovo Cortina Turismo con presidenza dell'ingegnere Stefano Illing - si legge nella lettera aperta di Cardazzi -. Mi auguravo, in particolare, che si concludessero con un invito all'attuale Cda di Cortina Turismo a ripensare il ruolo di coesione che hanno sempre efficacemente svolto le principali Associazioni di operatori turistici di Cortina (e non mi riferisco solamente a quella degli albergatori) fin dalla fondazione, costruzione e gestione del precedente Consorzio Turistico.
Invece neppure un breve accenno. Solamente un caloroso invito a proseguire i «miracoli» (...così sono stati definiti....) che l'attuale Consorzio, con undici dipendenti, una stagista, un contratto con l'agenzia Omnia Relation per la comunicazione e - non bastasse - anche un'importante consulenza esterna, pare stia oggi realizzando».
Cardazzi prende nettamente le distanze dalle affermazioni di Illing in Consiglio comunale. «Non tanto per quelle riguardanti l'interpretazione dei dati statici (che ci appaiono assolutamente risibili), ma per quelle che lo vedrebbero obbligato a subire - al pari del don Abbondio di manzoniana memoria - gli effetti di una rissosa diatriba politica fra i sostenitori delle minoranze, da una parte e quelli della maggioranza municipale, dall'altra. Al riguardo mi preme chiarire che la nostra Associazione è sempre stata istituzionalmente «apartitica» ed «apolitica» e quindi respingo con la massima fermezza qualsiasi affermazione o comportamento contrario a questo principio; da chiunque provenga. È peraltro evidente che la forma statutaria che si è voluto introdurre nello statuto di Cortina Turismo ha indirettamente creato le condizioni per dividerci poiché ognuno possiede tutti i sacrosantissimi diritti di pensare e comportarsi come crede (o come gli conviene...). Al contrario le Associazioni di Categoria che si esprimono solamente attraverso i propri organi di rappresentanza, hanno sempre frenato ed evitato rischi di questo tipo, assorbendo e trovando compromessi ai conflitti interni alle rispettive categorie in nome di un prevalente interesse generale».