La prima decade del mese è trascorsa all'insegna del prevalente bel tempo, spe cie sulle Prealpi, e dalla prima onda di calore dell'estate, anche se non sono mancati i con sueti temporali pomeridiani sulle Dolomiti. Nella seconda decade si è avuto tempo ins tabile, a tratti perturbato, con temperature che sono gradualmente rientrate nei val ori medi stagionali. Nella terza decade il tempo si è parzialmente stabilizzato, con temperature inizialmente un po' basse per il periodo, ma poi in progressiva ripresa a fin e mese, quando il tempo è migliorato ulteriormente.
Le temperature medie mensili sono risultate, come d etto, superiori alla norma di circa 1°C e questo per la prima metà del mese sempre con valo ri termici superiori al normale, con un'onda di calore dal giorno 3 al gior no 8. Lo zero termico è oscillato fra i 2400 m del giorno 20 e i 4500 m del giorno 5.
Le precipitazioni totali mensili sono risultate leg germente inferiori alla norma.
Anche la frequenza delle piogge è stata in genere un po' più bassa del consueto, ad eccezione di alcune zone dolomitiche ripetutamente interessate d ai temporali pomeridiani (ad esempio ad Arabba si sono avuti 18 giorni piovosi, circa il doppio rispetto a quelli riscontrati ad Agordo, Domegge e Santo Stefano). Numerosi sono sta ti anche gli episodi di grandine, mentre la neve non è quasi mai caduta sotto i 3000 m.
Dall'inizio dell'anno il bilancio pluviometrico rivela deficit compresi fra zero e il 15%, salvo sulle estreme zone settentrionali (es. Cortina, Auronzo, Santo Stefano ) e l'Alpago, dove si rilevano surplus del 5-10%.
Di questo mese si devono ricordare:
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L'onda di calore dal 4 all'8, con massime di 32.5° C a Santa Giustina, 31.4°C ad Agordo e 29.6°C a Santo Stefano.
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Il forte temporale nella zona Pranolz-Valmorel del
giorno 16, con forte rovescio e abbondante grandinata.
In tutto si sono avuti 6 giorni soleggiati, 22 vari abili e 2 giorni di maltempo.
Comunicato stampa inviato da A.R.P.A.V. - Dipartimento Regionale per la Sicurezz a del Territorio - Servizio Idrologico Regionale.
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Foto Giuseppe Ghedina
