Signor Sindaco,
finiti i festeggiamenti e i gongolamenti per l'assegnazione dei Mondiali di sci, si torni con i piedi per terra e si inizi a ragionare su cosa e come fare, senza dover mettere ulteriormente le mani nelle tasche dei suoi cittadini.
La sua Amministrazione lascerà ai nostri figli e nipoti una lunga strada lastricata di debiti, ma forse a Lei poco importa perché alla prossima elezione, se pur aggrappato alla "carega", questa potrebbe scivolarle di sotto.
Durante le molte trattative che il Comune dovrà intraprendere con le varie ditte per assegnare e dare inizio ai lavori, apra bene gli occhi, perché, nell'ombra, molti saranno coloro che tenteranno di non lasciarsi sfuggire un boccone così facile ad allettante e coloro che cercheranno di inserirsi nelle gare d'appalto per manovrare i lavori più costosi e redditizi per loro, come parcheggi, tra cui quello di Largo Poste, che spero veder iniziare il 30 febbraio, lasciando poi al Comune il compito di saldare i debiti.
Un po' di tempo fa, guardando il video di una televisione veneta, ho ascoltato l'intervista fatta al nostro Sindaco sull'assegnazione dei Mondiali 2021.
Mi è piaciuto il tono gongolante con cui rispondeva alle varie domande d'obbligo, e soprattutto la frase: «Ora bisogna rimboccasi le maniche ed iniziare a lavorare senza perdere tempo».
Ma se dalla prima domanda fatta per avere l'assegnazione delle gare di sci non avete battuto un chiodo, spendendo migliaia di euro, dovendoli allegare alle domande respinte - ma non gli euro - ed ora date l'allarme: «Ora tutti al lavoro»! Ma finora stavate facendo una lunga pennichella?
Ma se la Provincia vi ha respinto il Pat, perché incompleto, su cosa volete e dovete lavorare?
Capisco il pavoneggiarsi davanti alle telecamere, Le fa bene, ma non fa bene a chi si siederà sulla sua ben retribuita "carega" dopo le prossime elezioni, perché dovrà fronteggiare il grosso debito lasciatoli in eredità, e forse non lo lascerà dormire la notte.
E come ha detto giustamente Lei, bisognerà rimboccarsi le maniche, ma non ha detto chi deve farlo, visto che in otto anni trascorsi né Lei né altri avete sentito il dovere di farlo, lasciando trascorrere il tempo come l'acqua nel fiume. Attendavate forse l'aiuto dello Spirito Santo?
Ma dove siete rimasti finora, a parte l'esilio? Non avete alzato un dito (rischiando pure di perdere il Codivilla) per fare lavori che sarebbero stati utili per avere l'assegnazione dei Mondiali precedenti. Le strade sono come 50 anni fa, se non peggio, ora ci sono pure molti alberghi chiusi. C'è pure la mancanza di posti letto, con gioia degli albergatori della Val Pusteria e del Cadore.
Non mi risulta - o sbaglio - che abbiate preso dei contatti a livello nazionale, regionale, con l'Alto Adige per un eventuale ripristino della ferrovia Dobbiaco-Cortina e che 100 anni fa e con i mezzi di allora, quella tratta fu fatta e inaugurata in soli tre anni.
Per Cortina sarebbe un toccasana, e potrebbe eliminare una parte di traffico automobilistico che attualmente soffoca le vie d'accesso per Cortina con code infinite di auto a tutte le ore, con conseguente inquinamento dell'aria. Nel caso non ne foste venuti a conoscenza, alcuni paesi del Cadore hanno inserito nel loro Pat aree per una eventuale posa in opera dei binari del treno per la tratta Calalzo-Cortina, mentre noi riusciamo a farci respinge il nostro Pat, perché presentato incompleto e lacunoso sui lavori da fare. E quanto è costato redigerlo e presentarlo?
Non vorrei fare l'uccello del malaugurio, spegnendo i gongolamenti per l'assegnazione dei Mondiali con promesse dichiarate ai quattro venti di aiuti a Cortina per i Mondiali di sci 2021, ma il Coni e la città di Roma e conseguentemente il Governo hanno presentato la richiesta per l'assegnazione delle Olimpiadi del 2023, e coloro che l'hanno fatto non sono certamente degli sprovveduti.
Cominceranno al più presto a lavorare presso le autorità e commissioni competenti degli altri Stati, oltre che iniziare i lavori di base per la realizzazione degli impianti sportivi e per adeguare quelli esistenti.
Per non illuderci, ma le solenni promesse fatte si ridurranno a briciole, perché i fondi andranno in tutt'altra direzione, e noi rimarremo in braghe di tela, come sui suol dire.
Giorgio Murari