Bim Gsp chiude il bilancio 2014
    

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Bim Gsp chiude il bilancio 2014

Redazione

28/04/2015

Oggi pomeriggio, alle 15, l’Amministratore Unico della società, Giuseppe Vignato, in carica da soli due anni, sottoporrà il documento all’approvazione dei Comuni soci.

Illustrato, nei giorni scorsi, al ristretto gruppo di sindaci del Comitato di coordinamento (Belluno, Sospirolo, Vallada Agordina, Vodo di Cadore, Zoldo Alto).

Fatturato. I ricavi complessivi sono ammontati a 28,8 milioni di euro, di cui il 90% relativi al servizio idrico, un milione in più rispetto all’anno precedente. A questi si aggiungono altri 8 milioni bollettati nel 2014 e portati direttamente in diminuzione dei vecchi crediti verso clienti. Margine industriale. Copre ammortamenti e oneri finanziari, è cresciuto a 4,6 milioni di euro, raddoppiato rispetto all’anno precedente grazie a 2 milioni di risparmi conseguiti in spese di manutenzione ordinaria, realizzate per lo più con squadre interne, e in riduzione di costi in energia elettrica, grazie a miglioramenti apportati a molti impianti obsoleti.

Utile netto e patrimonio. L’utile netto è di 5 milioni di euro, composto principalmente dalla plusvalenza sulla cessione dei rami gas e idroelettrico e dai dividendi percepiti sulla partecipazione azionaria in Ascotrade. “Si tratta di utili realizzati con operazioni straordinarie – commenta Vignato - che vanno ad aumentare il patrimonio netto della società arrivato a 19 milioni di euro. La società ora si presenta patrimonialmente molto più forte anche per la contemporanea drastica riduzione dell’indebitamento: se nel 2011 il rapporto tra debiti e patrimonio era di 8 a 1, ora è di 3 a 1”.

Cassa e debiti. Sul fronte finanziario molto positiva è stata la generazione di cassa, ammontata nel 2014 ad oltre 20 milioni di euro. Maggiore del previsto, di conseguenza, si è rivelata anche la riduzione del debito complessivo, ora sotto i 55 milioni di euro. “Da fine 2012 – spiega Vignato - il debito è calato di 32 milioni di euro: abbiamo ridotto di molto i debiti verso banche, azzerati i debiti pregressi con i fornitori, regolarizzati i pagamenti verso i Comuni. In meno di due anni di gestione abbiamo centrato il primo obiettivo: riequilibrare la struttura patrimoniale e finanziaria della società, ora con basi più solide per affrontare la ristrutturazione del debito bancario e il finanziamento dei prossimi investimenti a favore delle infrastrutture idriche provinciali”. E continua: “Alla luce di questa nuova situazione patrimoniale e finanziaria, con 15 milioni di euro in meno di debiti verso le banche (passati dai 43 milioni di un anno fa agli attuali 28 milioni) e a distanza di quasi un anno dall’emissione del prestito obbligazionario di 5 milioni di euro sottoscritti dalla Banca Europea per gli Investimenti, il sistema bancario italiano sembra aver ripreso fiducia in Bim Gsp e sta valutando la concessione di nuovi mutui: non debiti aggiuntivi ma sostitutivi di altri, ovvero finalizzati a migliorare la struttura finanziaria della società nel rapporto tra debiti a breve e debiti a lungo termine (mutui), essendo questi ultimi – puntualizza Vignato - più idonei a sostenere gli impieghi in opere di durata pluriennale”.

Investimenti. Dopo i 7 milioni di euro di opere completate nel biennio 2013-2014, in linea con i piani di investimento approvati dal Consiglio di Bacino e dall’Authority nazionale, nei primi mesi del 2015 sono avviati appalti per 4 dei 20 milioni di euro che la società ha in programma di realizzare nel quadriennio 2015-2018. Tra i principali ci sono gli acquedotti di Domegge, Calalzo, Danta, S. Stefano di Cadore, Lentiai e Limana, le fognature di Belluno, Feltre, Pieve di Cadore e San Pietro di Cadore, i depuratori di Sappada, Pieve d’Alpago, Ponte nelle Alpi, Falcade e Longarone. “Questi 11 milioni di euro di nuovi investimenti – spiega Vignato – in parte realizzati ed in parte in corso, confermano che abbiamo intrapreso la modernizzazione del sistema idrico provinciale e che stiamo realizzando il nostro piano strategico di lungo termine che punta a migliorare tecnologia ed ambiente, qualità del servizio e centralità dell’utenza”.

Debiti verso i Comuni. Dei 15 milioni di euro di crediti pregressi a fine 2012, 5 milioni sono stati rimborsati cash. Contemporaneamente tutti i pagamenti correnti vengono eseguiti con regolarità. “I restanti 10 milioni – conclude Vignato - verranno pagati in tre rate annuali entro il 2017. Fermo, quindi, il nostro impegno a perseguire gli attuali livelli di ricavi e la più efficiente ed economica gestione possibile, con l’obiettivo di generare nei prossimi tre anni altri 20 milioni di euro di cassa con i quali far fronte a tutte le obbligazioni assunte verso banche ed appunto verso i Comuni”.


(Comunicato stampa di Bim Gsp)