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A Cortina d'Ampezzo una tappa della Coppa del Mondo di Snowboardcross

Alice Gaspari

01/01/2015

Cortina ospiterà il prossimo inverno la Coppa del Mondo di Snowboardcross, un grande evento sportivo veramente spettacolare, conquistato grazie al duro lavoro svolto negli ultimi 10 anni da Denis Constantini e dall'associazione Snowboard Club Cortina.

Come siete arrivati a questo fantastico risultato?
Siamo partiti circa 10 anni fa con gare regionali, gare di Coppa Italia, gare Fis internazionali, per poi entrare nel calendario della Coppa Europa, che ospitiamo con successo da sei anni in Faloria. Al congresso Fis di Zurigo dello scorso ottobre siamo stati premiati: l'inserimento di Cortina all'interno del calendario della Coppa del Mondo è veramente un grande onore.

Chi fa parte del Comitato organizzatore?
Il Comitato è interno all'associazione sportiva Snowboard Club Cortina; ci sono due rami: uno si occupa della crescita e dello sviluppo dell'attività giovanile e degli atleti, l'altro dell'organizzazione della Coppa Europa e da ora della Coppa del Mondo.
È formato da me, che sono il Presidente, da un segretario generale che è Monica Brida, da Alessandro Broccolo e da Giorgio Gaspari, che per ora si stanno occupando della comunicazione e di creare l'organigramma per l'organizzazione dell'evento.

Come vi finanziate?
Gli sponsor che ci hanno sostenuto fin'ora continueranno a farlo, anche se le cifre necessarie per l'organizzazione della Coppa del Mondo saranno ben diverse e l'impegno economico assai maggiore. Abbiamo instaurato uno splendido rapporto con il 7° reggimento Alpini di Belluno, che ci dà una ventina di uomini più alcuni materiali per due settimane in cambio di un nostro impegno professionale nell'insegnare loro a sciare. Il loro aiuto è fondamentale, come quello di altri 50/60 volontari di Cortina.

Fondamentale è pure l'appoggio della società Faloria, senza il quale non avremmo potuto fare niente: ci ospita e ci aiuta in tutte le situazioni tecniche sul campo. C'è poi l'aiuto delle istituzioni: il Comune ci ha sempre dato un contributo; per la Coppa del Mondo non ha ancora designato una cifra, ma l'appoggio è pieno e senza questo non avremmo mai potuto partire. Faremo inoltre un passaggio in Regione, coordinato con l'Amministrazione Comunale, per richiedere un contributo. Abbiamo sempre dovuto fare e stiamo tutt'ora facendo i conti con quello che riusciamo a realizzare, perché non abbiamo entrate importanti; tutto viene realizzato grazie al volontariato.

Gli unici pagati per forza di cose sono i cronometristi. Sarebbe impensabile una struttura di professionisti per quanto riguardo la Coppa Europa.

Non vengono pagati diritti televisivi?
No. Per quanto riguarda la Coppa Europa siamo però l'unica località europea che ha adottato una diretta streaming, tutte le alte non hanno copertura televisiva. L'abbiamo fatto per crescere e dare importanza all'evento e c'è stato un ottimo riscontro, soprattutto da parte dei paesi esteri.

Per quello che riguarda la Coppa del Mondo, la Fisi ha un accordo di copertura televisiva con Infront che è abbastanza complesso da spiegare; detto in parole semplici, in una gara di sci alpino Infront compra l'evento intero e gestisce tutto, il Comitato non può inserire la propria pubblicità,tutto è in mano a Infront. Nella Coppa di Snowboard invece Infront è presente con la copertura televisiva ma non compra l'evento, cioè non paga alcun diritto pur "vendendolo" alle emittenti interessate; garantisce quindi la diretta televisiva, ma per gli sponsor ci dobbiamo arrangiare. In Italia funziona così. In Austria ad esempio, dove non hanno accordi con Infront, possono gestire le cose come vogliono. Insomma, avremo un bel po' da fare: per esempio, soltanto i premi gara per le due gare maschile e femminile si aggirano attorno agli 85 mila euro.

Che quantità di gente sposta una gara di Coppa del Mondo di Snowboardcross?
È difficile dirlo, dipende da dove e da come viene organizzata. Lo staff degli atleti e il loro seguito saranno circa 400/500 persone; il pubblico non so dirlo, ma sono fiducioso: siamo in una località importante e conosciuta e se abbiamo avuto successo con la Coppa Europa, perché non dovremmo averne con quella del Mondo? Posso dire che nelle giornate di gara della scorsa stagione la funivia Faloria ha registrato 15 mila passaggi in tre giorni, che erano il 20, 21 e 22 dicembre. Anche se non tutti erano lì per la gara, direi che il risultato è stato notevole.

Posso aggiungere che l'evento in notturna che sarà organizzato in occasione della gara di quest'anno sarà il primo al mondo, ideato per renderla ancora più importante e interessante e per dare a tutti la possibilità di esserci. Salire gratuitamente in funivia per assistere alle fasi finali e partecipare alla grande festa conclusiva sarà una situazione invitante anche per chi non ha un interesse particolare per lo snowboard.

Perché, tra le varie discipline dello Snowboard, avete scelto proprio lo Snowboardcross?
Perché è la più bella e la più complicata! Nello sci è paragonabile alla discesa libera. Il cross è bello perché racchiude sia la parte agonistica a tempo, tipica dello Slalom e del Gigante, sia la parte spettacolare del Free Style. È la più difficile dal punto di tecnico.

Nelle altre località vengono organizzate le gare di più specialità?
Difficilmente si abbinano le due cose: c'è che si occupa dello Slalom e del Gigante, le discipline "alpine" che sono gare a tempo tra i pali e c'è chi si occupa del Free Style con le prove di Half Pipe, Slope Style e Big Air.

Come si prepara una pista per lo Snowboardcross?
Prepararla è assolutamente difficile, perché un salto o una curva parabolica non possono essere spostati facilmente. La pista è soggetta a fattori imprevedibili come il caldo e il freddo e la cosa più difficile è riuscire ad interpretare la velocità dell'atleta nel momento in cui percorrerà la struttura che tu stai preparando.

Se ti accorgi che in un tracciato di sci alpino qualcosa non va, sposti i pali, cambi le porte e risolvi il problema; nella nostra disciplina, una volta costruiti un salto o una curva, spostando centinaia di metri cubi di neve, per cambiare qualcosa c'è bisogno di un'intera giornata di lavoro. Ho sempre tracciato la pista personalmente, capendo e superando nelle varie edizioni vari tipi di difficoltà. Chi la fa da padrone sono gli allenatori, i quali, mettendosi insieme, possono dire la loro e ottenere che la pista venga modificata.

Abbiamo talvolta dovuto farlo e questo ci ha permesso di imparare dai nostri errori, di crescere e di fare sempre meglio. Negli anni abbiamo acquisito esperienza e nelle ultime due e tre edizioni non abbiamo più avuto problemi. Inoltre abbiamo adottato soluzioni di costruzione diverse da qualsiasi altra stazione; anziché utilizzare solo il gatto usiamo anche un escavatore, un ragno, che ci permette di lavorare la neve con più cura e rifinitura.

Per la Coppa del Mondo sarà "più facile", perché sul posto viene inviato dalla Fis uno shaper, che prende in mano la situazione e crea il tracciato, con la nostra collaborazione; noi non saremmo in grado di farlo.

Ci sono regole precise per la sicurezza?
Ci sono parametri per i dislivelli e parametri per l'inserimento delle strutture.

Di chi è la responsabilità se qualcuno si fa male in gara?
Innanzitutto del direttore di gara, che sono io!

Capita spesso che gli atleti si infortunino?
Sì, ma fin'ora nessuno mi ha causato problemi; per fortuna abbiamo a che fare con gente che è consapevole di potersi infortunare e che si assume le proprie responsabilità.

Quali sono al momento le Nazioni di punta di questa disciplina?
L'Italia, con il Campione del Mondo Omar Visentin di Merano e con la lombarda Michela Moioli, che sta ottenendo ottimi risultati. Anche Francia, Svizzera, Austria, Germania, Russia, Repubblica Ceca e Polonia vantano grandi e numerosi atleti; ospitiamo 25 nazioni anche extraeuropee. La nostra gara è vista come il punto di riferimento iniziale della stagione, perché è a dicembre e posso affermare con orgoglio che è quella organizzata meglio! Abbiamo sempre puntato sulla crescita, non ci siamo mai accontentati e oggi siamo ripagati, perché atleti di tutto il mondo vogliono venire a gareggiare a Cortina.

Dal 6 all'8 febbraio Cortina ospiterà la Pramac European Cup Snowboardcross, come si svolgerà l'evento?
Pramac è il title sponsor della Coppa Europa 2015 e per questo motivo verrà sempre anteposto al nome dell'evento. La gara avrebbe dovuto svolgersi dal 19 al 21 dicembre, ma a causa della mancanza di neve abbiamo rischiato di vederla saltare. Fortunatamente siamo riuscire a fissare, assieme alla federazione e alla società Faloria, il week end del 6/8 febbraio.

Purtroppo nelle prossime due settimane non sono previste nevicate, né le condizioni per poter sparare. La pista di Snowboardcross ha bisogno di una grande quantità di neve; al momento, i fatti sono questi, stanno saltando gare ovunque e anche la nostra è a rischio. Il 27 gennaio, di norma 10 giorni prima della gara, sarà effettuata la verifica della neve (si misura la quantità) e in quell'occasione si dovrà prendere una decisione definitiva sullo svolgimento o meno della prova. Speriamo che il clima ci dia una mano, siamo veramente dispiaciuti: anche se certo non sarà colpa nostra, ci sembrerebbe un brutto modo di incominciare il percorso verso l'organizzazione della Coppa del Mondo 2015/2016.

Da parte nostra incrociamo le dita e insieme a Denis speriamo che la neve arrivi in tempo.
Ci sembra infine dovuto un ringraziamento speciale a questo gruppo competente e pieno d'energia, che con poco scalpore e tanta professionalità è riuscito a portare a Cortina un altro grande evento sportivo, giovane e spettacolare, un bel moto d'orgoglio per questa Cortina tanto sofferente, che diventa così l'unica località ad ospitare la Coppa del Mondo di tre discipline diverse: sci nordico, sci alpino e snowboard.


(foto: Giuseppe Ghedina)