Il Comune di Cortina d'Ampezzo ha indetto la procedura comparativa per l'incarico di Portavoce del Sindaco. I candidati - tra i requisiti una laurea specialistica o di vecchio ordinamento in materie umanistiche e la conoscenza della lingua inglese - avevano tempo fino a giovedì 8 gennaio alle 12:30 per presentare la domanda e la documentazione.
I curricula depositati, previa valutazione degli Uffici che ne valuteranno la congruità rispetto ai requisiti richiesti, verranno consegnati al Sindaco che, dopo opportuna comparazione, provvederà a convocare per un colloquio i candidati più rispondenti alle sue esigenze. L'incarico verrà assegnato per Decreto sindacale e regolato da opportuno disciplinare. Il compenso per il nuovo portavoce sarà di 36 mila euro all'anno, corrisposti mensilmente, oltre agli oneri a carico dell'ente.
Il Sindaco potrà scegliere il candidato che più gli piace, non è un concorso pubblico. È una scelta che lascia quanto meno perplessi e della quale non si vede l'utilità, soprattutto in un momento che vede gli uffici comunali pesantemente sotto organico, e i cui tagli del personale erano stati sbandierati come risparmio di denaro pubblico. Forse la spending review non è più di moda.
Siamo tutti d'accordo che Cortina d'Ampezzo non ha mai avuto un Sindaco più loquace di quello attuale? Nei decenni, poi, si era mai vista tanta campagna stampa a tappeto su radio, quotidiani, televisioni, posta, riviste, comunicati? A memoria, si era mai vista tanta autocelebrazione e trionfalismo? La risposta è scontata.
Ovviamente, quasi tutto pagato con quelle tasse che i cittadini di Cortina versano copiosamente nelle casse comunali (e con le aliquote massime, anche se gli assessori poi sbraitano contro Roma).
Nel 2013, Voci di Cortina fece il conto che in un solo anno si spesero 80.000 euro in "comunicazione". Lasciando fuori ovviamente il budget per la promozione turistica (1 milione di euro) che Cortina Turismo assicura al nome di Cortina.
UN PORTAVOCE CHE COSTA COME DUE ASSESSORI
In tempi di crisi nera, sgomenta che il Sindaco - esaurita l'esperienza dell'addetto stampa, con il seguito di guai giudiziari - voglia adesso dotarsi di un Portavoce, per la modica spesa di 3.000 euro al mese; uno stipendio che è il doppio di quello incassato da un assessore.
Meglio sarebbe spendere dove serve: per i servizi ai cittadini, a cominciare dalle pratiche edilizie.
Questo spreco di soldi pubblici fa ancora più rabbia se si pensa che - nonostante tutti i vincoli di bilancio - il nostro Comune potrebbe spendere in contratti a tempo determinato o in collaborazioni 87.000 euro.
Non sarebbe meglio potenziare gli Uffici, a cominciare da quello dell'Edilizia privata, e lasciare perdere almeno un po' di propaganda? Poi è inutile piangere sulla scarsità di risorse e sul blocco delle assunzioni.
LE MOTIVAZIONI DELL' AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER LA NOMINA DEL PORTAVOCE
(fonte: delibera n. 155 del 16 dicembre 2014 e determinazioni conseguenti)
Un'accurata attività di comunicazione si traduce in una maggiore partecipazione dei cittadini e in una maggiore trasparenza, chiarezza e tempestività nella comunicazione delle scelte dell'Amministrazione.
La comunicazione pubblica ed istituzionale costituisce un importante strumento dell'Amministrazione Comunale per sviluppare un sistema di relazioni ed informazioni per l'intera comunità e concorre pertanto ad affermare il diritto dei cittadini ad una puntuale informazione e comunicazione delle iniziative, decisioni, scelte che interessano il territorio e la sua popolazione.
È CONSENTITO DALLA LEGGE?
L'organo di vertice dell'amministrazione pubblica può essere coadiuvato da un portavoce, anche esterno all'amministrazione, con compiti di diretta collaborazione ai fini del rapporto di carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione (art. 7 della legge n. 150 del 7 giugno 2000).
COSA FA UN PORTAVOCE?
A differenza dell'ufficio stampa e dei suoi compiti istituzionali, il portavoce, presente nelle amministrazioni complesse, sviluppa un'attività di relazione con gli organi d'informazione, in stretto collegamento ed alle dipendenze del vertice "pro tempore" delle amministrazioni stesse:
• cura le relazioni esterne per il Sindaco e la Giunta Comunale secondo gli indirizzi del Sindaco e in attuazione dell'indirizzo politico - amministrativo dell'ente nella funzione strategica della comunicazione esterna;
• organizza conferenze stampa a carattere locale, regionale e nel caso anche nazionale secondo le indicazioni del Sindaco mediante raccordo, se del caso, con gli Assessori;
• predispone comunicati stampa da inviare agli organi locali, regionali e internazionali secondo le indicazioni del Sindaco mediante raccordo, se del caso, con gli Assessori;
• predispone pubblicazioni sullo stato di realizzazione del programma che è alla base del mandato del Sindaco;
• supporta il Sindaco nella preparazione di incontri a carattere istituzionale e politico a livello locale, nazionale e internazionale, anche attraverso la stesura di relazioni sui singoli argomenti oggetto di attenzione, compresa la ricerca di materiale di documentazione per la predisposizione di tali relazioni.
PERCHÈ LO SCEGLIE DIRETTAMENTE IL SINDACO?
La relazione che si instaura tra il Sindaco e il suo portavoce è caratterizzata da un rapporto del tipo "intuitu personae"; il Sindaco affida l'incarico sulla base di una valutazione comparativa che consenta di individuare il soggetto che avrà il curriculum più corrispondente alle Sue esigenze.
QUANTO GUADAGNA IL PORTAVOCE?
Il rapporto avrà natura di collaborazione coordinata e continuativa.
Le prestazioni verranno svolte dall'incaricato in piena autonomia senza vincoli di subordinazione e senza obbligo di alcun orario di lavoro nel quadro, comunque, di un rapporto unitario e continuativo.
L'indennità corrisposta all'incaricato, tenuto conto della natura e della complessità delle attività svolte con riferimento alle funzioni istituzionali esercitate dal Sindaco e dall'impegno e flessibilità richiesti, sarà determinata in € 36.000,00 annui lordi, oneri di legge esclusi.
QUANTO DURA L'INCARICO?
Decorrerà dalla stipula del disciplinare e terminerà con la scadenza del mandato del Sindaco.
Durante la durata dell'incarico il portavoce non potrà esercitare attività nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche.
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