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Ex Colonia Ancillotto: firmato Il rogito per il passaggio di proprietà di 13 appartamenti al Comune

Marco Dibona

01/11/2014

Prima dogana al confine, poi alloggio per le guardie, quindi colonia alpina per bambini orfani, sanatorio per tubercolotici, rudere abbandonato per decenni, ora cantiere, un domani alloggio per famiglie di Cortina. La storia del grande stabile di Acquabona può iniziare con "C'era una volta".

Dopo il passaggio dall'Austria all'Italia, i gerarchi danno in uso la vecchia caserma della finanza asburgica all'Opera nazionale per il Mezzogiorno d'Italia, per il trentennio 1927-1957. L'immobile finisce alla Provincia di Venezia, che concorda la compravendita, formalizzata nel 1931. Oltre allo stabile acquista 15mila metri quadrati di prato ed altrettanti di bosco, dalla statale al torrente Boite. Nasce così la "colonia alpina per minori di ambo i sessi, figli di tubercolotici, soggetti gracili, anemici, costituzionalmente deboli e predisposti alla tbc".

Nel 1962 si autorizza l'apertura e l'esercizio dell'istituto preventoriale "Giannino Ancillotto".

Nel 1966 la Provincia di Venezia approva lavori di ampliamento e sistemazione.

Nel marzo 1974 l'Opera nazionale maternità ed infanzia di Belluno porta la capienza massima a cento posti letto. Dal 1975 la gestione è trasferita al Consorzio provinciale antitubercolare di Venezia; resta a carico della Provincia la manutenzione.

Ma si comincia già a parlare della chiusura e vengono soppressi i corsi interni della scuola elementare per scarsità di alunni. Lo stesso anno, il comune di Cortina conferma il proposito di acquistare la colonia, per adibirla ad usi scolastici e sociali. La Provincia di Venezia stima in 600 milioni di lire il valore dell'immobile, esclusa la casa del custode.

L'edificio rimane inutilizzato per anni, salvo alcune concessioni temporanee ad Acnil Venezia, quale colonia montana per i figli dei dipendenti, e al Comune di Eraclea.

Nel 1978 la Provincia di Venezia concede in uso gratuito e temporaneo alcuni locali alla direzione delle Poste, per alloggi degli impiegati dell'ufficio di Cortina. Il 1 febbraio 1980 si conferma nuovamente la disponibilità di favorire il comune di Cortina nell'acquisto della ex colonia, ma senza risposta.

Il 22 dicembre 1994 il consiglio provinciale di Venezia delibera l'alienazione dell'immobile, con l'asta del 6 aprile 1995, a 3.016.800.000 lire: se l'aggiudica la Giemme Costruzioni srl di Roma, per 4.516.800.000 lire. L'impresa firma una convenzione con il comune di Cortina, il 18 aprile 2000; ai privati rimarrà il 70% del nuovo complesso residenziale, con la cessione al comune del 30%. Questo accordo è ripreso dal piano urbanistico attuativo votato il 30 marzo 2006 dalla giunta e approvato dal consiglio il 6 luglio.

Nel settembre 2007 iniziano i lavori di demolizione dei 10.775 metri cubi esistenti, con la costruzione di quattro case: la più grande, 3.245 metri cubi, tredici appartamenti, da consegnare al comune; le altre tre, volumi di 2.500, 2.200 e 2.830 metri cubi, con dieci, otto e otto appartamenti, da mettere sul mercato. Per le opere di urbanizzazione, l'accordo prevede la realizzazione, a carico dei privati, di 2.530 metri quadrati di spazio verde pubblico e 901 metri quadrati di parcheggi.

Nel frattempo è subentrata l'impresa Pizzolotto di Cortina. Le amministrazioni dei sindaci Paolo Franceschi e Giacomo Giacobbi prevedono di affittare i tredici appartamenti comunali. La giunta di Andrea Franceschi preferisce cederli in diritto di superficie, ricavandone 3 milioni 900 mila euro, ma poi cambia idea, vista la carenza di richieste, e torna all'ipotesi iniziale dell'affitto a prezzi calmierati.

Lo scorso ottobre gli ultimi atti: una variante urbanistica della giunta e la firma del rogito, per il passaggio di proprietà, dal privato al comune.

Ora manca il bando per l'assegnazione degli alloggi, completati da anni: era atteso per l'autunno 2013, dopo l'incarico dato all'ufficio patrimonio, in quella estate. Se ne parla di nuovo oggi: i cittadini di Cortina, che hanno bisogno di casa, potranno sperare di averla nel corso del 2015.