«La notizia dell'emendamento che ha fatto diventare legge la proroga di trenta mesi della gestione mista al Codivilla-Putti alla Uls non se l'aspettava nessuno. Pareva che la legge non andasse in porto, e la Uls stava già liquidando la società. La Uls è legata alla Regione e fa ciò che si decide in Regione, e l'ultima volontà, prima dell'emendamento, era chiudere l'esperienza pubblico-privata e mettere in vendita i posti letto».
Marco Facchin, presidente della società Codivilla-Putti Spa, e dipendente della Uls di Belluno (la sua nomina è stata voluta dal direttore generale Pier Paolo Faronato), ci riceve nella biblioteca del Codivilla per aggiornarci su cosa succederà ora all'ospedale cortinese, dopo il blitz di Sergio Reolon in Consiglio regionale che ha scombinato i piani della stessa Uls n.1 di Belluno, già pronta a liquidare la società mista e a preparare il bando per la vendita dei posti letto.
«Le cose urgenti da fare, ora, sono portare il bilancio in pareggio e avere un programma triennale dove si dice cosa si intende fare» ha spiegato Facchin. «Fino ad oggi, un piano programmatico non è mai stato fatto, naturalmente dovrà essere l'Amministratore Delegato che dovrà pormelo. Nel passato c'è stata poca chiarezza tra la Uls e il socio privato, ed è mancata una programmazione puntuale. L'attuale direttore generale Faronato è una persona competente e presente. Controlla, conosce, è un medico con esperienza, e sa di cosa si parla».
Il punto è trovare le risorse per fare quadrare i conti. La Uls n. 1 mette per l'ospedale cortinese 3,5 milioni di euro l'anno, e il resto bisogna trovarlo con altre attività. «Se si potesse autorizzare qualche altra attività, potremmo incassare qualcosa in più. Un esempio potrebbe essere la chirurgia estetica, già richiesta in passato dall'amministratore delegato Massimo Miraglia. Miraglia ha preso contatti anche con un chirurgo di Bolzano per portare alcuni interventi qui al Codivilla. La Regione, inoltre, dovrà ora rivedere le schede, con l'auspicio di aumentare i posti letto, sviluppando le attività extra regione».
Punto dolente della situazione al Codivilla Putti è la questione dei ricoveri per l'osteomielite, che è anche il punto su cui si basa l'eccellenza del nosocomio cortinese: «La tariffa dell'osteomielite è stata abbassata rispetto ai primi anni di gestione, e questo ha portato ad una perdita nel bilancio della società di 400 mila euro all'anno. Più aumentano i ricoveri per l'osteomielite, più perdiamo».
La tariffa viene decisa dalla conferenza Stato-Regioni, a livello nazionale. Il Putti, dove si curano le infezioni ossee, con tale tariffa non riesce a pareggiare i conti, e su questo bisognerebbe lavorare a livello nazionale.
«Per come stanno le cose al momento, non è possibile vivere di osteomielite» ha spiegato Facchin.
L'ortopedia, con le numerose operazioni di pròtesi alle anche e alle ginocchia, ha raggiunto un buon livello di qualità e attira numerosi pazienti da fuori regione.
Altro gioiellino del Codivilla-Putti è la riabilitazione cardiologica. «Questo è un reparto che è venuto dopo l'inizio della sperimentazione, ed è un reparto in attivo. Molta è la gente che viene da fuori ed esprime soddisfazione per il trattamento ricevuto. I medici vengono da Padova e si lavora in collaborazione con l'Università. Sicuramente questa è un'attività da tenere viva. Probabilmente la cardiologia verrà messa in convenzione con la Uls, così i pazienti bisognosi di riabilitazione cardiologica, invece di essere dirottati a Motta di Livenza, potranno curarsi al Codivilla».
Abbiamo chiesto al presidente Facchin di tenerci aggiornati sui programmi della società. «Dobbiamo trovare la strada per bloccare queste situazioni di rischio chiusura dell'ospedale che ogni tanto compaiono. Non dobbiamo tirare a campare due anni e mezzo e poi trovarci da capo» ha detto Sandra Scarpa Ghedina, presidente del Comitato Civico per la Salute del Cittadino.
Il presidente Facchin ci ha assicurato la massima disponibilità e trasparenza, e ci informerà non appena sarà stato fatto il primo incontro del Cda per la nuova programmazione.