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Bormio rinuncia alla discesa libera di Coppa del Mondo

Redazione

01/11/2014

Ma come giustificare il dietrofront di Bormio?

Roda (presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, ndr) indossa il pettorale e scende a uovo: "Non riesco a capire come una società che ha in gestione impianti di risalita possa permettersi di dire no a un evento sportivo di valore assoluto.

Lo scorso anno ci sono state a Bormio più di 22 ore di mondovisione. Se si andasse a quantificare il ritorno di immagine per le località che hanno avuto in occasione della Coppa del mondo, beh, sono sicuro che sarebbe un valore altissimo. E poi va detto che la Regione Lombardia si era impegnata per garantire un aumento dei contributi regionali per sopperire ai mancati incassi lamentati dalla società. Sì, sono convinto che dietro al loro passo indietro ci sia qualcosa di più, che le motivazioni siano altre. Parliamoci chiaro, Bormio è conosciuta nel mondo perché ha ospitato eventi come questi. La loro scelta è incomprensibile".

Lo sci non tira più? Dalla Tv, numeri sconfortanti.

I dati di ascolto forniti dalla Rai in merito al triennio 2011-2014 riferiscono di un interesse ai minimi storici per la Coppa del Mondo di sci alpino. Nell'edizione 2011 12, a fronte di 46 gare trasmesse dai due canali tematici sportivi della televisione pubblica, Rai Sport 1 e Rai Sport 2, si è registrato un ascolto medio di 234mila persone, con uno share da replica in piena notte: 1,87%. Nell'edizione successiva, le cose sono andate un po' meglio: 52 gare per 305mila persone di ascolto medio e il 2,03% di share. La Coppa del mondo 2013 14? Male, male, male. Ancora 52 gare trasmesse, che però nell'ultima stagione hanno portato a un seguito medio di 249mila appassionati e a uno share di 1,74%.