La piscina di Guargnè va riaperta. Non si perda altro tempo.
    

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La piscina di Guargnè va riaperta. Non si perda altro tempo.

Redazione

21/10/2014
Sono quasi tre anni che Cortina è senza una piscina. Troppo tempo si è perso senza dare risposte ai cittadini. Il 29 gennaio del 2012, la piscina di Guargnè venne chiusa dall'Amministrazione comunale per la caduta di una perlina di legno sulla parte esterna della struttura, nella zona del bar-solarium. Da allora nulla è stato fatto per ripristinare questo servizio, nonostante numerose sollecitazioni da parte del gruppo di minoranza e nonostante una raccolta di 1.636 firme di cittadini che chiedevano la riapertura della struttura.

In questi anni il mio gruppo ha presentato due emendamenti al bilancio. Il primo nel giugno del 2012. Se il gruppo di maggioranza lo avesse accolto, invece di respingerlo, oggi Cortina avrebbe un servizio che invece manca. L’intero intervento di ristrutturazione della piscina avrebbe potuto essere finanziato tramite l’assunzione di un mutuo, per il quale si sarebbero rispettati i parametri di indebitamento. La nostra proposta non è stata accolta e oggi i cittadini sono ancora senza piscina.

Abbiamo presentato poi un altro emendamento al bilancio di previsione del 2014 e la maggioranza ha respinto anche quello. L'unico risultato però è che la piscina è chiusa e i cittadini di Cortina e del Cadore sono senza un servizio come lo sono i tanti turisti. In questi anni si è solo perso tempo senza far nulla.

In consiglio comunale, a novembre del 2013, l'assessore ai Lavori Pubblici Stefano Verocai ci aveva dato delle rassicurazioni a cui non sono seguiti i fatti.

E' estremamente grave che Cortina sia priva di una struttura da così tanto tempo. I danni che hanno provocato la chiusura dell'edificio lo sanno tutti che sono sistemabili. Basti pensare che l'inverno scorso, sotto il peso della neve, sono crollati varie porzioni di tetti di edifici di Cortina, ma quello della piscina è rimasto intatto.

L'obiettivo finale, condiviso da tutti, resta quello di avere una piscina nuova, ma nel frattempo, si deve riaprire quella che già c'è. Non si può continuare a privare i nostri residenti e i tanti turisti dell'opportunità di nuotare. Una riflessione ed un intervento in tempi certi sono indispensabili.

Il disagio aumenta di giorno in giorno, i cittadini e gli operatori turistici ci chiedono fatti, e quindi sollecito nuovamente il sindaco Andrea Franceschi e la sua giunta a prendere il toro per le corna e ad intervenire sulla struttura di Guargnè.

E' evidente a tutti che Cortina non può restare senza una piscina sino a quando non ce ne sarà una nuova. L'iter di questo progetto, non va taciuto, è ancora agli albori. Per ora c'è solo l'affidamento dell'incarico all'architetto Stefano Stanghellini, avvenuto a gennaio scorso, che ha il compito di redigere il bando per la progettazione e la realizzazione della nuova struttura. Il bando però non è ancora stato aperto. Una volta aperto ci saranno comunque tempi tecnici per la costruzione dell'opera e se ne andranno altri anni. È inutile inseguire i sogni, eliminando i servizi dovuti ai nostri cittadini.

 La piscina è un'esigenza di tutti, anche dei tanti ospiti, un servizio che non possiamo permetterci di eliminare in questo modo, impoverendo l’offerta sportiva e turistica del nostro paese. E' venuto il tempo di passare dalle parole ai fatti e di ascoltare le richieste della gente.



Stefano Ghezze
Per la Nostra Cortina