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Cortina 2021: Gianpietro Ghedina, consigliere comunale, replica secco al vicesindaco che gli dà dell'irresponsabile nel sostenere il referendum consultivo

Redazione

23/09/2014
Il comune di Cortina, di fronte alla richiesta di indire un referendum per conoscere la volontà dei cittadini di Cortina per impegnare nuovamente il paese in una candidatura ai Mondiali di sci dopo 4 sconfitte, adduce che non c'è più tempo ed è da irresponsabili chiederlo.

Sempre il Comune chiede ai cittadini di sostenere lo sforzo sulla base di due ragionamenti.

1) potrebbe esserci una candidatura unica e bisogna lottare per questo in campo internazionale;
2) l'amministrazione ha concordato i passi da fare per avviare i cantieri prima della primavera 2015

Quanto al primo argomento, è una mera affermazione se non una pia illusione. Ci ricordiamo una "balla"simile quando a Cortina venne assicurato che l'essersi ritirati dalla candidatura 2017 portava la sicura vittoria nel 2019. Ringraziamo il dott. Roda, ma siamo tutti in grado di comprendere che accordi di questo genere non possono esserci, oppure, visto che si parla non di 4 amici al bar ma di Federazioni internazionali, che questo accordo sia prima formalizzato. È bene ricordare che in tutte le candidature passate, presenti e future, tutti i paesi del mondo hanno lo stesso interesse sportivo ed economico per una rappresentazione del genere e dunque è illusorio pensare ad un ritiro di tutti per dare l'elemosina all'Italia.

Quanto alla regione Veneto che farebbe partire i lavori, questa è veramente una argomentazione che suscita molto stupore: due amministrazioni locali che avrebbero dovuto scrivere a 4 mani il PAT ed invece questo è oggi completamente da rifare, debbono e possono ora stendere un documento che formalizzi queste dichiarazioni che altrimenti sono parole al vento. Se il comune di Cortina produrrà ai suoi cittadini un atto formale che vincoli Comune, Regione e Provincia ad approvare le opere entro dicembre 2014 e cantierizzarle entro maggio 2015, allora si saprà che non di sole chiacchiere vive questa amministrazione.

Quanto all'accusa di irresponsabilità per sostenere l'opinione maturata in paese di chiedere ai cittadini con il referendum cosa vogliono fare, ha dell'incredibile quando proviene da chi ha pubblicamente sostenuto che i cittadini debbono potersi esprimere!

E l'espressione dei cittadini non può che avvenire attraverso una consultazione, non certamente attraverso una teleguidata sessione di Consiglio Comunale, strumento di pavida demagogia.

Ma soprattutto i ritardi derivano dal terribile silenzio sui costi sostenuto nelle candidature fallite (ricordo che se il Gruppo di minoranza non avesse fatto una interrogazione per chiedere spiegazioni su costi e altre questioni non avremmo neanche quei pochi dati forniti da una misera mail inviata dal Comitato mondiali)ed ancora di più sull'informazione circa le reali condizioni che una cittadina deve avere per poter accogliere un mondiale. Su questo si può anche ammettere che il Presidente della FISI chiuda un occhio in un ottica internazionale e di sistema paese. Ma un amministratore pubblico no, ed è vergognoso che si voglia ancora illudere questo martoriato paese senza prima spiegare come stanno realmente le cose.

Oggi Cortina ha bisogno di rifondare i suoi servizi, la sua immagine. I  mondiali  proprio per questo potrebbero essere una importante opportunità, però' anche una grande sciagura se mal gestiti e non condivisi con tutti.

Ad un consigliere dunque il semplice compito di "consigliare". Ma anche di dire le cose per quelle che sono, ricordando che gli amministratori sono a servizio della comunità e gestiscono risorse pubbliche e quindi prima di intraprendere una nuova e così importante avventura che potrà avere delle ricadute positive o anche degli esiti nefasti ascoltino la popolazione.


Consigliere GHEDINA GIANPIETRO