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GIANLUCA MENARDI E IL SUO “LUNGO VIAGGIO”

Luca Sogne

01/02/2011

Alla notizia della pubblicazione del primo album interamente scritto da Gianluca Menardi Sello, ho avuto il piacere di fare quattro chiacchiere con lui, il quale si è reso ben disponibile a rispondere ad alcune mie domande.

Chi è Gianluca Menardi?

Sono un ragazzo di 20 anni (classe 1991) ho frequentato il liceo scientifico conseguendo la maturità la scorsa estate 2010, ora sono impegnato nella preparazione per l'esame di maestro di sci, percorso che si concluderà il prossimo aprile, collaboro con l'azienda di mio padre Roberto e come potete immaginare coltivo da sempre la passione per la musica, anche se da soli cinque anni suono uno strumento.

Gli studi che finora hai sostenuto, che ruolo hanno avuto nella tua musica?

Il liceo scientifico ovviamente non mi ha arricchito musicalmente, mi ha permesso di acquisire una buona conoscenza delle materie trattate, grazie anche a docenti che hanno saputo valorizzare ciò che ci veniva insegnato; ricordo che a volte durante le ore di scuola mi ritrovavo a pensare o a inventare qualche testo o melodia.

Autodidatta o studente rigoroso della musica?

Autodidatta. Suono a orecchio e a memoria, leggo le tablature per ogni strumento, se non le ho o non sono disponibili ascolto la musica e cerco di riprodurre a orecchio quello che più mi piace. Purtroppo non sono in grado di leggere una partitura. Mannaggia!

Quali sono i momenti in cui ti trovi più a tuo agio a "comporre"?

Non ci sono momenti particolari, sono spesso le sensazioni, i sentimenti, tutto e niente può ispirarmi, non c'è una "ricetta"; anche il metodo può cambiare: prima posso scrivere il testo e poi la base musicale, tante altre volte mi invento un motivo che poi arricchisco con il testo. Poi è un giuoco di metrica, di accordi, di strumenti che si "incontrano".

Ricordo un particolare momento: ho fatto un sogno qualche tempo fa … stavo componendo un motivo e mi piaceva molto … al mattino seguente, grazie al fatto che ricordo i sogni molto bene, il pezzo in poco tempo lo avevo trascritto e composto, mantenendo il ritornello e il titolo che avevo sognato.

C'è stato un momento in cui ti sei detto "ce la posso fare"?

Devo dirti che non è stato così semplice, essendo un tipo molto timido, ho iniziato a suonare la chitarra da solo nella mia camera, poi con il tempo ho potuto acquistare alcune attrezzature che mi hanno permesso di registrare quello che suonavo, per poi riascoltare il tutto. Poi ho reso partecipe di queste registrazioni prima la mia famiglia, e poi alcuni amici intimi. Tutti manifestarono un notevole stupore! Da qui in poi è stato un lento ma fondamentale crescendo che mi ha portato a decidere di tentare di fare un album. Due settimane in uno studio di registrazione a Treviso, (ricordo tra l'altro che in una delle altre sale di registrazione c'erano i Pooh…, curioso vederli all'opera!) e poi i pezzi erano pronti per la produzione. Le pratiche della Siae hanno comportato un certo tempo, non credevo così tanto, ma alla fine il progetto è pronto per essere reso pubblico. La strada è stata impegnativa ma non ho mai perso l'entusiasmo.

Un fondamentale crescendo dicevi….

Vinta in parte la mia timidezza ho partecipato come passatempo a piccole prove con band locali, di solito come corista solista. Questi eventi mi hanno permesso di familiarizzare sia con tipi di musica diversi sia con strumenti diversi (tastiera, basso e batteria), esperienza tradotta poi nelle canzoni dell'album. Inoltre quasi per scherzo, ho fatto sentire alcuni miei pezzi ad un amico, organizzatore delle coreografie del Demo Team Italia per l'Interski 2011 (evento internazionale cui hanno partecipato 39 nazioni in cui sono state trattate tematiche sull'insegnamento di sci e snowboard) e per farla breve per la discesa degli italiani, hanno scelto come colonna sonora quattro basi musicali da me composte nello scorso mese di dicembre (una delle quali è la cover modificata dell'ultimo singolo degli Edgar Allan Poets).

Notizia che decisamente mi stupì! Ero e sono tutt'ora contentissimo di tale opportunità e ho veramente dato il massimo.

Solista o leader di un gruppo?

A seconda: la sensibilità della chitarra acustica con una leggera base per determinati pezzi, lo stesso strumento accompagnato da una serie di altri per altre situazioni, dipende dal pezzo.

Gianluca, dove sei e dove andrai?

Adesso sono qui, bene con i piedi per terra, non sono uno che si illude o che si attribuisce meriti o doti solo perché ha scritto alcune canzoni che fortunatamente sono state tradotte in un album; mi piace molto quello che ho fatto, lo vedo come una passione che sta per essere condivisa con le persone che ascolteranno il cd.

Dove andrò? Mi piacerebbe frequentare una serie di studi universitari a Milano, al fine di conseguire una preparazione di

"ingegneria musicale", che non è altro che una disciplina che mescola l'informatica con la musica e tanto altro.

Il curioso è che tra l'altro, in questo istituto si affrontano gli esami "suonando in pubblico".. Comunque vedremo, è tutto ancora da decidere.

Che dire ancora …?

A breve tutto quello che ho composto sarà pubblicato su My space all'indirizzo internet www.myspace.com/g.menardi quindi chiunque potrà ascoltare la musica che ho scritto. Inoltre il 23 febbraio con due cari amici, farò un concerto dal vivo nella sala "Spazio giovani" qui a Cortina, a cui tutti sono invitati.

Credo che a questo punto un "in bocca al lupo" sia di buon auspicio…

Crepi!


Info: Gianluca Menardi gianluca@cadorenet.it g.menardi@myspace.com Un lungo viaggio - € 10.00 Cooperativa di Cortina reparto musica e altri punti vendita