Durante i primi giorni del corrente mese, personale appartenente al Distaccamento Polizia Stradale di Valle di Cadore, coordinato dall’Ispettore Capo De Mas, è riuscito a scoprire un’attività irregolare di trasporto internazionale che, commissionata da due concessionari della Provincia di Belluno, coinvolgeva un vettore extracomunitario.
Il trasporto internazionale, in questo caso verso la Serbia, avveniva eludendo i controlli per mezzo della consegna, alla richiesta degli organi di polizia, di una documentazione artefatta ad hoc in modo da mascherare il trasporto che realmente era in essere con un altro solo in apparenza legale. In realtà il trasportatore extracomunitario avrebbe dovuto sottoporsi ai controlli doganali nel momento in cui entrava nel territorio dello Stato italiano, in modo da farsi “annullare” l’autorizzazione in suo possesso, valida per un solo viaggio Serbia – Italia. Eludendo i controlli doganali il conducente extracomunitario si è trovato in pratica nella condizione di chi compra un biglietto ferroviario e sale sul treno senza aver prima “obliterato” il titolo di viaggio: praticamente aveva in mano un biglietto ancora valido, che avrebbe potuto sfruttare impunemente per altri viaggi.
In questa circostanza il caso ha voluto che l’autista extracomunitario rimanesse incastrato con la sua bisarca in Via Tiziano Vecellio a Belluno e ciò che agli operatori del Distaccamento di Valle di Cadore, inviati sul posto per gestire una normale turbativa alla viabilità, era apparsa come normale routine, si è concluso con una sanzione di 4.130 euro elevata al conducente irregolare: sanzione amministrativa pagata a poco meno di due ore dalla contestazione a mezzo di bonifico bancario a cui si è aggiunto il fermo amministrativo del veicolo utilizzato per il trasporto illecito per tre mesi.
L’immediata indagine che ne è scaturita, anche grazie alla collaborazione degli uomini della squadra di polizia giudiziaria della Sezione di Belluno, ha permesso di sanzionare per ulteriori 3.098 euro due noti concessionari della Provincia implicati nell’attività di trasporto illecito, per affidamento di trasporto abusivo da parte di impresa.
La normativa in materia risulta piuttosto stringente proprio a tutela della correttezza di tutti gli operatori e della libera concorrenza tra di essi; pertanto, in tema di autorizzazioni al trasporto e prescrizioni da rispettare nella sua effettuazione, esiste una particolare disciplina, di matrice anche comunitaria, che si impone tanto al vettore, cioè il soggetto che materialmente esegue il trasporto, tanto all’impresa sia nella veste di caricatore, committente o proprietario della merce, sulla quale incombe un vero e proprio onere di accertarsi del legittimo esercizio da parte del vettore dell’attività di autotrasporto.
Tale risultato costituisce senz’altro un ottimo viatico ai controlli che, inquadrati in un più vasto piano di interventi disposti a livello ministeriale, proprio in queste ore si stanno svolgendo sulle strade della Provincia di Belluno ad opera delle pattuglie della Polizia Stradale che hanno ad oggetto in particolar modo l’autotrasporto nazionale ed internazionale di merci con l’obiettivo di tutelare la correttezza dei rapporti di lavoro, nonché a difesa delle capacità trasportistiche nella singola provincia contro le ingerenze di vettori e organizzazioni, che si muovono in un ambito di elusione/evasione dall’ordinamento giuridico.
(Comunicato della Questura di Belluno)