Nel corso del mese si sono avute condizioni di variabilità o instabilità quasi quotidiane, talora molto accentuate, foriere di fenomeni anche di forte intensità. Le piogge sono risultate particolarmente frequenti nelle prime due decadi del mese, mentre nell'ultima si è avuta anche qualche giornata di bel tempo. Mesi di agosto così freschi e piovosi non sono un'eccezione in provincia e l'ultimo agosto simile o anche peggiore si è avuto nel 2007 e soprattutto nel 2006.
Considerando però il trimestre estivo giugno-agosto 2014 (il 31 agosto termina per la meteorologia la stagione estiva) si deve dire che l'estate appena conclusa è risultata una delle più piovose degli ultimi 30 anni, superata, in termini di quantità di pioggia, dalle stagioni estive del 2008, 2007, 2002, 2001 e 1997, a seconda delle località. Solo a Santo Stefano di Cadore i 684 mm totali caduti rappresentano il valore massimo assoluto per questa località. Per Belluno, di cui è disponibile una serie storica iniziata nel 1912, l'estate 2014 è risultata la più piovosa dopo quella del 2002.
Analizzando la frequenza delle precipitazioni emerge una situazione eccezionale, con 47 54 giorni con più di 1 mm di pioggia, in relazione alle varie zone, sui 92 giorni del trimestre considerato, che quasi ovunque costituiscono il valore più alto dell'ultimo trentennio, superando anche la martoriata estate del 1997. Per quanto riguarda le temperature il trimestre estivo ha presentato valori un po' inferiori alla norma ma simili a quelli del biennio 1996-97 (ancora più fresche risultarono le stagioni estive della seconda metà degli anni '80). Quindi l'estate 2014, se dal punto di vista termico non è risultata particolarmente anomala, per quanto riguarda le piogge va considerata come una delle più piovose degli ultimi decenni e localmente va classificata come eccezionale.
Le temperature medie mensili del mese di agosto sono risultate 1-2°C inferiori alla norma, ma peggio ancora andò nel 2006. Da segnalare il notevole raffreddamento intorno a Ferragosto, con temperature che poi sono rimaste fino al giorno 26 sempre inferiori alla norma. Lo zero termico è oscillato fra i 2700 m del giorno 17 e i 4500 m del giorno 12.
Le precipitazioni totali mensili sono risultate superiori alla norma, in alcune località in maniera consistente (a Santo Stefano è piovuto il triplo del valore normale) in altre meno (a Borca la quantità di pioggia è stata addirittura normale). Molti sono stati gli episodi di rovesci temporaleschi di forte intensità o di piogge abbondanti e in alcune zone si sono superati i 200 mm, come a Col Indes di Tambre (253 mm), a Sant'Andrea di Gosaldo (224 mm) e soprattutto a Santo Stefano (360 mm). La frequenza delle precipitazioni è stata elevata, con 17-20 giorni piovosi (a seconda delle zone), contro i 10-13 normali per questo mese. La neve è comparsa più volte oltre i 2300-2500 m nella seconda metà del mese, specie il giorno di Ferragosto quando localmente sulle Dolomiti ha raggiunto quota 2000
m. Il bilancio pluviometrico da inizio anno presenta esuberi sempre elevatissimi, compresi fra il 60 ed il 110%, con valori che sono già uguali o superiori al totale normale che si ha in un anno.
Di questo mese si devono ricordare:
· Il fortissimo rovescio temporalesco misurato a Quero nella serata del 2, quasi in concomitanza con l'evento disastroso del Mulinetto della Croda (Refrontolo-TV). In 1 ora cadono 61 mm di pioggia, dei quali 44.6 mm in 30 minuti.
· Il nuovo fortissimo rovescio temporalesco a Quero il giorno 3 (29 mm in soli 15 minuti, dei quali 15.8 mm in 5 minuti) che causa dissesti idrogeologici nel basso Feltrino, specie fra Caorera e Vas, anche per effetto del forte temporale di 24 ore prima.
· Gli allagamenti di sottopassi e scantinati nel tardo pomeriggio del giorno 7 a Ponte nelle Alpi a causa di un rovescio temporalesco molto forte e localizzato
· Lo straordinario rovescio temporalesco misurato a Santo Stefano di Cadore nel tardo pomeriggio del 9, quando sono caduti 109 mm di pioggia in 3 ore, dei quali ben 77 mm in un'ora e 47 mm in 30 minuti. Si è trattato del nubifragio più intenso misurato ufficialmente nell'area dolomitica ed il 4° più intenso di sempre di tutta la zona montana e pedemontana del Veneto. Fra Santo Stefano e Presenaio si verificano diffusi e localmente gravi dissesti idrogeologici.
· I violenti fenomeni temporaleschi del tardo pomeriggio del 13, quando a Col Indes di Tambre cadono 48 mm in mezz'ora (86 mm in totale) e in molte zone si hanno forti raffiche di vento (101 km/h sul Monte Cesen, 116 km/h sulla Marmolada), Nella zona di Bastia di Puos d'Alpago si forma per pochi secondi un gustnado, un vortice simile al tornado, ma più breve e più debole, in grado però di scoperchiare una fabbrica e scaraventare a grande distanza gli elementi del tetto, con danni ad una casa vicina.
· Le basse temperature dal 15 al 20, con minime di 6.4°C a Belluno domenica 17, 3.4°C ad Auronzo e 0.4°C a Cimacanale. Il giorno di Ferragosto non si sale sopra i 12°C a Casamazzagno, gli 11°C ad Arabba, 9°C a Misurina e i 6°C sul Faloria.
· La giornata quasi autunnale del 23, con pioggia e basse temperature (massime di 17°C a Belluno, 12.5°C a Cortina, 10.3°C ad Arabba e 6°C sul Faloria
In tutto si sono avuti 6 giorni soleggiati, 23 variabili o instabili e 2 giorni di
prevalente maltempo.
Bruno Renon
A.R.P.A.V. - Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio
Servizio Idrologico Regionale
Ufficio Idrologia
Via Tomea, 5
32100 Belluno - Italy
tel. ++39 0437 935521
fax ++39 0437 931431
e-mail brenon@arpa.veneto.it
Foto www.bandion.it