Sono uno di quelli che l'altra sera ha tirato un sospiro di sollievo... quando è arrivato il NO da Barcellona.
- Il pendio sud del Col Druscié rimarrà intatto.
- Nel bosco comunale sopra Gilardon non sarà costuito il mega Resort.
- Sotto il piazzale della Stazione non verranno fatti ulteriori nuovi negozi. Avrebbero rischiato di rimanere vuoti come quelli che da 60 anni sono inutilizzati (vedi nella galleria a destra salendo la scalinata tra l'hotel Alaska e la stazione delle corriere).
In un Comune dove la costruzione dei marciapiedi è interrotta dalle proprietà private di chi ha la villa o il condominio a Cortina d'Ampezzo, dove il Comune neppure riesce a far potare i rami degli alberi che invadono non solo i marciapiedi, ma anche le strade pubbliche; vedo impossibile fare la "rotonda" di Gilardon e la relativa strada per Romerlo oppure la cosidetta "Tangenziale".
Cortina d'Ampezzo è una località bellissima, ma dal 1956 ha lo stesso incantesimo che fece morire denutrito il Re Mida. Perché per incantesimo appunto, ogni cosa che il Re Mida toccava diventava oro e per questo dovette morire di fame.
A Cortina d'Ampezzo oggi è uguale. Un posto macchina, un prato, un orto, un fienile, un appartamento non vale come un posto macchina, un prato, un orto, un fienile, un appartamento - ma vale ORO, così però essi non "nutrono" più.
Resta la speranza che il futuro faccia sbiadire questo incantesimo, e che il nostro paese torni ad essere un paese normale, con prezzi normali, in grado di nutrire e far vivere normalmente noi e i nostri figli. Non di speculazione, finanza e affari, ma di onesto e normale lavoro.
Sisto Menardi