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Ancora indagini giudiziarie a Cortina

Redazione

01/06/2014
Indagati per peculato 19 vigili urbani, oltre sei funzionari e amministratori del Comune di Cortina d'Ampezzo, tra i quali il sindaco Andrea Franceschi, accusati di omessa denuncia. I vigili si sarebbero appropriati dei soldi riscossi per le multe, qualcosa come mezzo milione di euro, versandoli al Comune oltre il tempo limite consentito.
L'indagine è nata dai sequestri fatti in occasione del primo filone di indagine su autovelox e appalto dei rifiuti, iniziata nel maggio 2012, da quando cioè la Guardia di Finanza fece la prima perquisizione negli uffici comunali, sequestrando numerosi documenti.

Per ogni vigile, i militari del nucleo di polizia tributaria hanno ricostruito i movimenti effettuati, le multe elevate, i soldi intascati e quelli restituiti al Comune. In un caso 7 mila euro sarebbero stati riconsegnati dopo 4 anni. Non si tratta di furti, ma di utilizzo di soldi pubblici. Fra tutti i casi analizzati dalle Fiamme gialle solo uno si salva, un vigile che ha lavorato a Cortina per due mesi.

L'inchiesta è seguita direttamente dal procuratore Francesco Saverio Pavone. Dopo le perquisizioni del maggio 2012 e altre che erano seguite mirate all'ufficio dei vigili urbani, questo genere di condotta era cessato.


NOTA DELL'AMMINISTRAZIONE SULLE INDAGINI DEI PROVENTI DELLE MULTE


In relazione alla notizia - pubblicata dall'Ansa - sul coinvolgimento di 19 funzionari e membri della polizia locale del Comune di Cortina d'Ampezzo, coinvolti in un'indagine della Guardia di Finanza sulla tardiva consegna dei proventi raccolti dalle multe, l'amministrazione, per bocca del Vicesindaco Enrico Pompanin, fa sapere quanto segue:

«All'Amministrazione non risultano ammanchi nelle cifre percepite dalle contravvenzioni. Se così fosse, avremmo proceduto per primi alla segnalazione. Siamo, perciò, stati colti di sorpresa dalla notizia e dal numero dei provvedimenti annunciati. Ancora nel pomeriggio di oggi, però, non risulta al Comune alcuna comunicazione ufficiale, né è pervenuta voce o notizia dei provvedimenti giudiziari annunciati. Rimaniamo convinti che chi si comporti in maniera scorretta debba risponderne, ma in attesa di conoscere dettagli concreti, confermiamo la nostra fiducia in vigili e funzionari. Se esistono responsabilità individuali, i responsabili ne risponderanno di persona.

Non possiamo, però, che rimanere increduli e scioccati dal tempismo della notizia. Oggi Cortina d'Ampezzo presenta la sua candidatura alla Federazione Internazionale e non riusciamo a capire perché sia stata resa nota proprio oggi la notizia di un'indagine che, per quello che ci risulta, non ha ancora prodotto comunicazioni ufficiali. E' un rischio incredibile per la candidatura se i nostri concorrenti decideranno di sfruttarla a fini propagandistici. Ai fini dell'indagine bisognava renderla pubblica proprio oggi? Il giorno esatto della candidatura? Ancora ci chiediamo il perché».