IL CONVITTO STUDENTESCO: UN SERVIZIO CHE FUNZIONA E CRESCE
    

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IL CONVITTO STUDENTESCO: UN SERVIZIO CHE FUNZIONA E CRESCE

Vittoria Broglio

01/02/2011
Il convitto recentemente realizzato presso la scuola media Rinaldo Zardini si è rivelato un vero e proprio valore aggiunto all'interno dell'offerta scolastica di Cortina. Lo dimostrano le tante domande d'iscrizione pervenute per il prossimo anno scolastico.
Nato da un'idea dell'ex vice sindaco Paola Valle, il progetto è stato portato avanti e reso concreto dall'attuale Amministrazione. Settembre 2009 ha visto l'inaugurazione dei primi sei posti letto.
Ora, grazie alla somma di 65.000 euro stanziata dal Comune per il secondo stralcio dei lavori, i posti saranno portati a undici. L'intento è quello di andare incontro alle esigenze di un crescente numero di ragazzi che desiderano frequentare le scuole ampezzane, ma che abitano lontano. Sono numerosi, infatti, gli studenti provenienti dal Comelico o più genericamente dalla provincia di Belluno; cresce anche l'interesse da parte di province come Treviso e Padova. Tante sono le richieste di famiglie i cui figli hanno velleità sportive (ad esempio lo sci).Cortina offre l'opportunità di compenetrare al massimo la necessità di un'istruzione, con l'esigenza di praticare sport. Il tutto all'interno di una dimensione molto raccolta e umana e, di conseguenza, molto controllata, lontana cioè dai pericoli tipici delle città.
In questo periodo i ragazzi ospitati presso il convitto sono effettivamente otto: sei abitano gli ambienti presso la scuola media, mentre gli altri due sono ospiti della Parrocchia. Vengono da Padova, Verona, alcuni da Sappada, altri da Forni di Sopra. La maggior parte di loro frequenta l'Istituto Alberghiero, uno il liceo classico, uno lo scientifico. I ragazzi sono seguiti quotidianamente da due istitutori, scelti tra il personale A.T.A. La struttura, per regolamento, è in funzione fino al termine delle lezioni il sabato e per tutta la durata dell'anno scolastico. Di norma, il fine settimana non viene offerto il servizio convittuale; tuttavia chi abitasse a più di 100km di distanza può, a richiesta, usufruire del solo alloggio.
La retta mensile è di 450 euro tutto compreso: per il pranzo i ragazzi sono ospiti dell'Istituto Alberghiero, mentre la cena è generalmente autogestita. Nell'intento di ampliare la qualità dell'offerta formativa è stato avviato il progetto "Alimentazione in convitto" promosso dal professor Christian Bressan (Alberghiero) e dalla nutrizionista dottoressa Annarita Gambalonga. Il proposito è quello di trattare le tematiche legate all'alimentazione dell'adolescente.
Gli incontri si tengono nelle ore serali, proprio nei locali del convitto; dalla teoria si passa alla pratica: gli educatori insieme ai giovani cucinano secondo quanto appreso e approfondito.
Per i residenti è a disposizione anche la formula del semi-convitto.
Il prof. Marco Migliardi, responsabile della struttura, ammette che le famiglie ne fanno richiesta solitamente nella seconda parte dell'anno, in seguito alle valutazioni del primo trimestre. «Non si tratta di un babysitteraggio, ma di un'assistenza allo studio rivolta ai ragazzi con evidenti problemi di metodo o con difficoltà scolastiche».
L'anno scorso le richieste sono state in tutto tre, mentre quest'anno sono già raddoppiate.
Nel complesso Irene Pompanin, consigliere di maggioranza con delega all'istruzione, si dichiara molto soddisfatta del lavoro svolto e dei risultati ottenuti sinora. Ed è ottimista anche per quanto riguarda lo stralcio finale, che porterà i posti letto del convitto a un totale di venti. Finalmente un'iniziativa portata (parzialmente) a termine che ha preso atto delle esigenze del territorio e le ha tradotte in realtà.