Riparata e rimessa la croce del Pomagagnon sulla Costa del Bartoldo
    

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Riparata e rimessa la croce del Pomagagnon sulla Costa del Bartoldo

Redazione

11/08/2014
Esiste diario del catechista Prof. Giuseppe Richebuono, ideatore dell’iniziativa per la ricorrenza dell’Anno Santo che parla dell’erezione della Croce sul Pomagagnon avvenuta il 6 luglio 1950. Vi salì con 33 ragazzi dagli undici ai quindici anni circa. Un ampio articolo di Ernesto Majoni parla dettagliatamente della vicenda su Le Dolomiti Bellunesi  N. 1 estate 1999.

Tredici anni dopo la prima posa la croce fu atterrata dal vento e dalle intemperie e venne riassestata da Dino e Aldo Dandrea de Osia, Renato e Lorenzo Zangrandi Barela, con Dallago Paolo Cé (classe 1900).
Nelll’inverno  1999/2000 la croce crollò e venne sostituita esattamente dopo 50 anni ( Anno Santo del 2000). Per l’occasione il Cai di Cortina festeggiò l’avvenimento in Val Padeon con una Santa Messa, una partecipatissima grigliata e con la presenza anche del Coro Cortina. Quel giorno il  Prof. Giuseppe Richebuono , non più giovanissimo, volle salire fino alla croce con un gruppo dei suoi ex studenti.

Quest’anno uno sci alpinista che salì su quella vetta riportò la notizia che la  croce giaceva spezzata dalla pressione  della neve. Il Cai di Cortina si è adoperato e grazie ai suoi volontari e coll’aiuto dell’elicottero  la croce è  nuovamente al suo posto. Anzitutto salirono arrampicando due volontari per imbragare la croce spezzata affinché  l’elicottero potesse recuperarla  per essere riparata a fondo  valle.

Il 6 agosto si è compiuta tutta l’operazione per vederla  nuovamente al suo posto, con ai piedi  il suo libro di vetta, a dominare e proteggere la valle d’Ampezzo.

Un doveroso grazie per quest’ultima impresa deve andare all’equipaggio dell’Air Service  Hansi Tschurtschenthaler e Ruben, a Gianpietro Bosetti, Giovanni Cagnati, Corrado Menardi del Soccorso Alpino, Bruno Martinolli del CAI Cortina e Giorgio Zangiacomi –guardia del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo–nonché  alla bottega di fabbro di Leopoldo Lacedelli Poloto che si è occupata delle riparazioni.

(Comunicato Cai Cortina)