Sono molti anni che seguo, esattamente dal 1990 anno in cui partecipai alla 1° Commissione di Revisione del Laudo, la possibilità che le donne vengano riconosciute a tutti gli effetti, con diritto attivo e passivo quindi, “regolieri”, esattamente come qualsiasi altro regoliere ammesso dal Laudo.
Anche questa ultima volta, alcuni partecipanti all’Assemblea straordinaria indetta per domenica 25 maggio sono riusciti, in qualche modo, a boicottare il risultato che sembrava “quasi” - mai come in questo caso si può usare il condizionale ! – favorevole al riconoscimento della donna in Regola.
A questo punto inviterei chi di competenza a rileggere il p.4 dell’art.11 della L.R.n.21 del 22.3.1990, provvedimento di istituzione del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo, che trascrivo per comodità di valutazione:
“p.4 – La Convenzione prevede altresì l’impegno della Comunanza di adeguare entro 12 mesi dalla data della stipula il proprio ordinamento in modo da garantire lo status di regoliere senza distinzione di sesso.”
Ringrazio per la pubblicazione del mio scritto
Paola Valle – de Moris
