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Il Parco d'Ampezzo cresce in estensione

Stefano Lorenzi

21/06/2014
Il Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo è un'area protetta regionale che comprende le montagne e le valli a nord di Cortina, un territorio naturale di 11.000 ettari che confina con i vicini parchi di Fanes Senes e Braies, e delle Dolomiti di Sesto. L'area protetta fu istituita nel 1990 e data in gestione dalla Regione Veneto alle Regole d'Ampezzo, che ne hanno la maggior parte della proprietà fondiaria e che, da secoli, gestiscono in autonomia il loro territorio.

Il Parco d'Ampezzo è l'unico esempio in Italia di parco naturale pubblico gestito da soggetto privato in quasi completa autonomia.

Esiste un secondo, piccolo parco nel Piemonte - il Bosco della Partecipanza - gestito da una proprietà collettiva, che non gode però della libertà di gestione che Venezia seppe affidare alle Regole Ampezzane.

Il bilancio di ventitré anni di governo del Parco è stato, per i Regolieri, molto soddisfacente, essendo essi riusciti a integrare la storica tutela del loro territorio con le nuove sensibilità date dall'amministrare un'area protetta con obiettivi pubblici, oltre ad aver beneficiato di adeguati finanziamenti erogati ogni anno dalla Regione.

La Deputazione Regoliera, organo di amministrazione delle Regole e del Parco, ha proposto alla recente Assemblea dei Regolieri del 27 aprile scorso, la modifica dei confini del Parco, allargandolo al versante sinistro orografico della Val Padeon, e includendo nei confini anche l'area del parcheggio e dell'ufficio informazioni al Ponte Felizon.

Se la seconda area era quasi una scelta ovvia, trattandosi di uno dei punti di accesso principali al Parco, estendere i confini oltre il Ru Bosco comprendendo i versanti nord del Pomagagnon è stata una proposta oggetto di attenta riflessione da parte dei Regolieri.

Nel 1990, allorché il Parco venne istituito, i confini dell'area protetta in Val Padeon vennero tenuti lungo la strada forestale che attraversa la valle da sudest a nordovest, soprattutto per ragioni di compromesso con la locale Riserva di Caccia, interessata all'attività venatoria sul versante nord del Pomagagnon.

Dopo molti anni di gestione e di collaborazione fra le Regole e la Riserva di Caccia, le esigenze del mondo venatorio si sono in parte attenuate ed è oggi possibile lavorare per una maggiore tutela del territorio anche in Padeon. La valle, infatti, presenta caratteristiche di naturalità e integrità notevoli, ha poche infrastrutture ed è relativamente tranquilla anche dal punto di vista della frequentazione turistica (se si esclude la sua parte più orientale dove si trovano gli impianti di risalita).

L'Assemblea dei Regolieri, con 707 voti favorevoli, solo 18 contrari e 2 astenuti, ha accolto la proposta della Deputazione Regoliera, autorizzandola ad inoltrare in Regione la richiesta di ampliamento del Parco illustrata.