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Contributi pubblici alle associazioni, cambiano le regole

Vittoria Broglio

01/05/2014
Giovedì 17 aprile scorso, il Comune di Cortina ha organizzato un incontro pubblico, aperto a tutte le associazioni, per spiegare il nuovo regolamento per la concessione di contributi e benefici economici la cui entrata in vigore è prevista il 28 settembre 2014.

I contenuti del nuovo regolamento sono stati illustrati dal dottor Barbiero e dal dottor Bonaccorsi, membri della SCS Consulting, società di consulenza cui il Comune ha affidato il compito di elaborare le nuove regole. L'incontro è avvenuto alla presenza degli assessori Giovanna Martinolli, Marco Ghedina e del consigliere con delega alle associazioni Nicola Bellodis e ha visto una grande partecipazione in termini di pubblico, indice che l'argomento è molto sentito.

Quella cui assisteremo nei prossimi mesi è una piccola rivoluzione; in primis, cambia la modalità di richiesta dei contributi, che avverrà unicamente per via telematica, mediante il sito internet dell'Amministrazione.

Oltre che con il semplice apporto economico, il sostegno del Comune potrà concretarsi in attività di supporto sia in termini di risorse umane, sia d'infrastrutture o mediante la semplice concessione di spazi o immobili a condizioni agevolate. L'obiettivo dell'Amministrazione è quello di pianificare il più possibile le iniziative a medio e lungo termine: per questo motivo, probabilmente, si procederà con una partizione semestrale; sarà assegnato il 90% dei finanziamenti comunali, lasciando un 10% di tolleranza per eventi non programmati, ma comunque meritevoli.

Il Comune, mediante delibera, renderà note di volta in volta le linee guida ovvero le aree d'interesse specifiche per poter accedere ai fondi. Le associazioni dovranno presentare un progetto coerente con queste linee guida e con i criteri generali del regolamento, come ad esempio la capacità del progetto di attrarre flussi turistici, o la sua coerenza con il programma di mandato del sindaco, o ancora la valorizzazione delle tradizioni locali e ladine. In base alla rispondenza a questi criteri, sarà attribuito un punteggio e, in seguito, sarà stilata una graduatoria delle associazioni o, meglio, dei progetti meritevoli di attenzione e quindi di sostegno economico.

Dunque, è finita l'era dei contributi alle associazioni "per diritto acquisito", per il solo fatto di esistere sul territorio. E questo di per sé è un fattore positivo. Quello che non è chiaro è che tipo di controllo eserciterà il Comune sui fondi erogati. I soldi sono vincolati alla realizzazione di un progetto, ma se questo non sarà realizzato?

È pur vero che è fatto obbligo di rendicontare all'Amministrazione entro 45 giorni dall'esecuzione della manifestazione, ma se per qualche motivo questa non ha luogo, i soldi vanno restituiti? Altro punto poco chiaro, è come si ponga il contributo pubblico in presenza di finanziamenti da parte di altri sponsor (privati). Diverse le domande rivolte dai presenti in sala su questo argomento; molto è stato detto, ma non si è arrivati a una conclusione univoca, anche per quanto riguarda la tempistica: una volta inoltrata la domanda, quanto tempo si dovrà aspettare per sapere se si potrà godere o no degli aiuti?

 E soprattutto: quale ufficio comunale si occuperà di evadere le richieste? I consulenti presenti in sala hanno ipotizzato che si possa procedere per sfere di competenza, ad esempio se il progetto in questione è di tipo culturale, se ne potrà occupare l'assessorato competente.

L'Amministrazione Comunale si è detta comunque disponibile a organizzare un altro incontro per chiarire i molti dubbi emersi durante il primo.