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La centralina idroelettrica di Maion in funzione

Edoardo Pompanin

01/04/2014
È nel lontano 2007 che il Comune di Cortina firma l'accordo per assegnare alla società BIM Gsp spa la progettazione, la direzione dei lavori e tutti gli adempimenti per mettere in funzione la microcentrale idroelettrica "Forame", che pesca l'acqua dall'omonimo acquedotto comunale (è quella piccola costruzione sul prato del Ru da Cianpo, a lato della passeggiata dell'ex ferrovia a Majon, dove un tempo c'era la caserma della polizia stradale).

Il Comune ha finanziato l'opera con 530.000 euro. La centralina è entrata in funzione nel gennaio del 2014, in ritardo di 16 mesi dal settembre 2012, quando il direttore dei lavori ha attestato la piena funzionalità dell'impianto. Tempi allungati da un problema con la proprietà dei terreni sui quali dovevano essere interrati i cavidotto, ha spiegato Enrico Pompanin;"in più, la pratica poteva essere gestita meglio". Partendo nel 2014, ci si è avvantaggiati con la nuova normativa dei contributi per le energie rinnovabili.

Il consiglio comunale ha deliberato una nuova convenzione al posto di quella del 2007 perché nel frattempo la società di gestione è cambiata in Bim Belluno Infrastrutture spa.

La Bim avrà il ruolo di produttore e il Comune le affida a titolo oneroso l'uso dell'impianto. Alla BBI potrà essere cointestata la concessione. Voto di astensione delle minoranze.


I DATI DELLA MICROCENTRALE IDROELETTRICA DI MAION

Microcentrale che sfrutta le acque dell'acquedotto comunale del Forame
• Potenza massima: 120 kW;
• Producibilità media annua: 400.000 kWh;
• Portata massima derivabile: 83,25 litri/ secondo
• Costo comunale: 530.000 euro
• Uso e gestione impianto: produzione e vendita di energia Bim Belluno Infrastrutture
• Durata contratto: 12 anni (dal 1° aprile 2014), prorogabile fino a 20 anni (termine della durata degli incentivi, aumentata da 12 a 20 anni proprio grazie all'avvio dal 2014)
• Costi/Ricavi: stima ricavi 70/80.000 euro annui; stima costi 12/20.000 euro annui
• Corrispettivi pagati dal Comune: una tantum 16.000 euro (+ iva) per l'avvio dell'impianto; il Comune paga i canoni idrici
• Canoni incassati dal Comune: 40.000 euro (+ iva) all'anno; nel caso in cui l'impianto "rendesse" di più, la differenza verrà corrisposta al Comune (al netto delle spese); nel caso cambiasse la normativa incentivante, i conti