Dalla casa sulla frana a Staulin due case a Pecol
    

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Dalla casa sulla frana a Staulin due case a Pecol

Edoardo Pompanin

01/04/2014
Si tratta della casa di Staulin inagibile e pericolante a causa dell'instabilità del pendio. Non può essere recuperata, anche perché la normativa non lo consente date le condizioni di rischio elevato. I proprietari hanno richiesto di trasferire i volumi (4.188 mc.) in un'area a Pecol, contigua all'edificato esistente di cui hanno acquisito la disponibilità a loro cura e spese. Sorgeranno due edifici distinti, in modo da ridurre l'impatto volumetrico e conformare la tipologia al tessuto edilizio circostante. L'edificio pericolante di Staulin verrà demolito e l'area diventerà di proprietà comunale e ritornerà a verde pubblico.

La richiesta di permesso a costruire è datata 11 settembre 2012 e il progetto ha ottenuto l'autorizzazione paesaggistica il 27 agosto 2012.

L'intervento non risulta però conforme alle disposizioni del P.A.T. adottato, in quanto una piccola porzione degli edifici da realizzarsi ricade in ambito di diverse invarianti; da qui la necessità di una deroga urbanistica (deroga alle norme di salvaguardia del P.A.T. e alle norme di zona del P.R.G.) con il parere preliminare del Consiglio comunale; nello specifico il consiglio ha votatoil parere favorevole al rilascio del permesso di costruire. Sarà inoltre necessaria la convenzione edilizia che vincola la porzione del toulà originario per il 25% ad abitazione per residenti).

Astenuta la minoranza.