“Da mille anni la Comunità di Cortina tutela il territorio ricevuto in eredità e lo spirito dei Mondiali 2019 è quello del minor impatto ambientale possibile. Preservazione dell’ambiente e i progetti delle piste possono procedere in armonia ed è questo lo spirito che ci ha mosso fin dall’inizio”. Uscendo dalle due conferenze dei servizi tenutesi oggi a Belluno per studiare il progetto generale del Mondiale 2019 e quello, più sofferto, della nuova pista dedicata al campione austriaco del 1956 Anton Sailer, il Vicesindaco di Cortina d’Ampezzo Enrico Pompanin spiega: “Tutti gli Enti coinvolti e gli uffici tecnici hanno dimostrato grande sensibilità alle esigenze del territorio e senso di responsabilità nei confronti dei suoi bisogni. Oggi si è tenuto un incontro preliminare in vista del 26 quando si terrà la decisione definitiva".
E’ sul progetto dell’unica nuova pista prevista per il 2019 che la Sovrintendenza ha ancora dei dubbi circa la sostenibilità paesaggistico-ambientale dell’intervento “ma” aggiunge Pompanin “sarebbe un errore vedere in questa dialettica uno scontro tra forze contrapposte. Qui non c’è chi vuole speculare e chi conservare. Tutti gli attori coinvolti vogliono trovare l’equilibrio tra un’imperdibile occasione di sviluppo per l’intero territorio provinciale - quale sarebbe il Mondiale 2019 - e l’altrettanto insopprimibile imperativo di preservare la bellezza del nostro patrimonio naturale”.
“Durante gli incontri abbiamo raccolto le osservazioni degli Enti presenti volte a migliorare i progetti in essere. Per la Anton Sailer presenteremo un progetto ulteriormente migliorato al fine di ottenere il via libera e presentarci al congresso Fis con l’intero Dossier della candidatura approvato”.
"E’ un obiettivo possibile: impegno e buona volontà ci permetteranno di realizzarlo in una formula che equilibri sviluppo e conservazione. Fin dall'inizio, del resto, questo è stato il principio guida di Cortina 2019”.
(comunicato stampa dell'Amministrazione comunale - nella foto: la pista Tony Sailer sul versante sud del Col Druscié, come dovrebbe risultare dopo l'intervento)