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Curling Center: un altro impianto sportivo che se ne va

Marina Menardi

01/03/2014
Una parte del tetto del Curling Center nella zona dell'ex stazione si è accartocciato sotto il peso delle due nevicate di Natale e di fine gennaio. Ora i cinque Curling Clubs cortinesi non hanno più un posto dove allenarsi, mentre ad aprile tutte le categorie parteciperanno alle finali dei campionati italiani.
L'Amministrazione comunale promette di accelerare l'iter del nuovo progetto allo stadio, già in fase esecutiva, dal costo di poco meno di un milione di euro. Nel frattempo, l'Associazione Curling Cortina si reca a Claut, nell'impianto più vicino, per allenarsi in vista dei campionati italiani.

«L'attività del curling di Cortina non si può fermare proprio ora, a poco più di un mese dalle finali dei Campionati Assoluti, che vede tante squadre in gioco in rappresentanza di Cortina. Le categorie che si sono qualificate per i campionati italiani sono, infatti, praticamente tutte: esordienti, ragazzi, junior, misto, serie B, assoluto maschile e femminile, wheelchair».

A sostenerlo è Massimo Antonelli, presidente del Curling 66, uno dei cinque club raggruppati nell'Associazione Curling Cortina.

Il crollo del tetto del Curling Center, avvenuto il 6 febbraio scorso, ha portato i rappresentanti del curling ampezzano a trovare immediatamente delle soluzioni tampone, in attesa della realizzazione del Curling Center nella zona dello stadio.

«Ci siamo organizzati con un pullmino per portare i ragazzi a Claut,in provincia di Pordenone, che dista circa un'ora e mezza da Cortina. Il Comune ci è venuto incontro per alleggerire le spese di trasporto. Siamo ora in attesa di un incontro con il vicesindaco Enrico Pompanin per capire cosa sarà il futuro del curling a Cortina».

Massimo Antonelli, qual è la cosa da fare subito?
L'emergenza al momento è quella di togliere le macerie dal crollo del tetto e recuperare cosa c'è sotto: l'impianto di refrigerazione, e le 32 stones, che potrebbero essere ancora intatte. Sarà un'operazione da eseguire con cautela: le serpentine sono di gomma e bisognerà stare attenti a non romperle. Ma naturalmente bisognerà aspettare le condizioni climatiche favorevoli.

E poi?
Poi ci sarà da trovare una soluzione per poter continuare l'attività, in attesa della realizzazione delle piste di curling allo stadio. Il progetto è in attesa dell'approvazione da parte della Sovrintendenza, dopo di che si approderà alla fase esecutiva. Ottimisticamente, ci vorranno due anni per avere la nuova struttura, forse anche tre. Le proposte sono, a nostro dire, due: ripristinare il vecchio capannone, finché non ci sarà il nuovo centro, oppure noleggiare due piste mobili da mettere allo stadio. Dipenderà dai costi, e le valutazioni le farà l'Amministrazione comunale. A noi va bene qualsiasi cosa, purché ci siano due piste e una gestione autonoma. L'importante è programmare subito, il futuro del curling va deciso oggi. La valenza di questo sport, oltre che sportiva, sociale e di aggregazione, è anche turistica, in quanto, soprattutto dopo le Olimpiadi di Torino, abbiamo avuto un incremento di turisti che si sono avvicinati al curling.

Vi soddisfa il progetto del Comune allo stadio?

A noi il progetto soddisfa. Il Comune ci ha coinvolti, e noi abbiamo chiesto che la struttura sia chiusa e gestita in maniera autonoma.
Per noi è importante che il curling sia gestito in totale autonomia, con un proprio ingresso, una propria club house, senza dipendere dalla Gis, per potersi gestire gli orari e gli allenamenti, che spesso vanno avanti anche fino a mezzanotte.
Il Curling Center in stazione è da voi gestito autonomamente da ormai 14 anni.
Il capannone è degli anni Venti/Trenta: come mai nessuno di voi ha pensato di salire sul tetto a buttare giù la neve, ancora dopo la prima nevicata, quella natalizia? Non si poteva così evitare il crollo?
Non sta a noi salire sul tetto e spalare la neve. Il capannone è di proprietà del Comune, gestito dalla Gis, che lo ha poi affittato all'Associazione Curling Cortina. Noi siamo gli inquilini.

IL PROGETTO DEL CURLING CENTER ALLO STADIO IN BREVE

Il progetto delle due piste coperte per il curling all'interno dello Stadio Olimpico di Cortina d'Ampezzo e gia stato presentato da Voci di Cortina nel numero uscito il mese di settembre 2012. Riportiamo per comodita dei lettori alcuni dettagli dello studio, elaborato dalla "R. Studio" di Caprile.
Il nuovo curling center all'interno dello stadio dovrebbe sorgere dove ora c'e la zona vuota con pavimentazione di cemento a ridosso delle vetrate.
Sara costruito un vero e proprio box con due piste, gradinate, zona bar, spogliatoi, vani tecnici, etc.; in pratica tutto cio che gia attualmente c'e nello stabile in stazione, ma con qualche confort e miglioria in piu. Tutto dovra essere contestualizzato con l'ambiente del vecchio-nuovo stadio, poiche deve avere l'approvazione della Sovrintendenza.
Secondo gli accordi presi con Antonio Menardi (presidente Associazione Curling Cortina) e Massimo Antonelli (delegato dell'ACC per tale questione), il curling avra accesso indipendente e sara isolato dal resto dello stadio, per permettere di avere le attivita di allenamento e gare anche in contemporanea all'attivita della Sportivi Ghiaccio.
E prevista insonorizzazione e climatizzazione dedicata al curling.
L'impianto di refrigerazione verra ampliato e potenziato con uno dedicato al curling.
Dopo la progettazione esecutiva, i lavori di costruzione dovrebbero durare circa 6-8 mesi. I lavori dovrebbero costare (a una prima valutazione) attorno ai 650 mila euro a cui andranno aggiunti iva e altri oneri per un totale di circa 850 mila euro (fonte: Voci di Cortina n. 100, sett. 2012)