Anche in montagna la democrazia si può rispettare
Finalmente abbiamo in mano la prova provata che, se si vuole, si può.
Sappada, che ha tenuto il proprio referendum con la richiesta di passaggio in Friuli Venezia Giulia sei mesi dopo di noi, è ora vicina alla meta: la prima commissione di palazzo Madama ha chiesto al presidente del Senato di deliberare sul caso in via definitiva.
Evidentemente qualcuno in Ampezzo nel frattempo ha consapevolmente e colpevolmente dormito; i nostri amministratori, per ben sette anni, non hanno avuto nessuna considerazione del voto popolare, elemosinandolo solo quando erano coinvolti in prima persona con i propri interessi.
Grande meraviglia ha suscitato il basso profilo tenuto lungo tutti questi lunghi anni dalla presidenza dei ladini d'Ampezzo, che non ha mai adeguatamente caldeggiato il rispetto delle regole a sostegno dell'opinione chiaramente espressa dal voto popolare: l'impressione è stata quella che ci fossero indicazioni (forse dall'alto?) da seguire, che suggerivano uno dei più classici, prudenti, italici "indietro tutta"… Risultato finale: Sappada si aggrega a una potente regione autonoma e noi, come sempre, stiamo a guardare e a litigare.
Questa volta, almeno questa volta, possiamo chiedere i danni?
Enrico Ghezze
01/02/2014 - Lettere al giornale
Pubblicato sul giornale n. 117 - Febbraio 2014
Rispondiamo alla lettera di Enrico Ghezze sulla questione referendaria, di Voci di Cortina di febbraio 2014
La saggezza dei nostri antenati ci insegna a essere sempre cauti e prudenti e a non sparare stupidaggini a caso. Alcuni antichi modi di dire in ampezzano ne sono la prova: "Contin cuatro canche t'i as inze saco" oppure "Śo in son de ra luda se conta ra bores", tanto per citarne due. Il faticoso lavoro per raggiungere questo grande obiettivo, naturalmente non e ancora giunto al termine, e non e stato abbandonato, si sta lavorando su piu fronti, in collaborazione con le province autonome di Trento e Bolzano. Forse i non addetti ai lavori non ne sono al corrente, ma il nostro ufficio e sempre a disposizione per qualsiasi chiarimento. Per ovvie ragioni molte cose non vengono rese pubbliche, anche per non creare false illusioni nella popolazione.
Vi preghiamo di pubblicare in calce il parere dei parlamentari del Sudtirolo riguardo il caso Sappada e il Referendum per la riunificazione della Ladinia del Sella, apparso in una intervista sul Dolomiten del 14 di gennaio 2014, dal titolo "Wenig Chancen fuer Sappada" (Poche possibilita per Sappada). Lo stesso comitato referendario di Sappada si esprime con cautela riguardo la propria questione referendaria.
Si legge nel Corriere della Alpi del 17.01.2014 a firma Valentina Voi: "...Nel nostro caso l'ottimismo e molto cauto" commenta Alessandro Mauro del comitato Referendario per il passaggio di Sappada alla Regione autonoma Friuli-Venezia-Giulia, "il voto della commissione Bilancio e determinante. Dopo tanti anni non ci facciamo troppe illusioni. E' un buon segnale, il clima e positivo ma non illudiamo le persone che hanno votato al referendum". A questo punto si potrebbe aggiungere che "i conte s'i fesc dinultima".
Ricordiamo inoltre che le ragioni che ci hanno portato alla richiesta di referendum presentata dalle Unioni Ladine aveva un unico scopo: storico, culturale e di appartenenza a una minoranza e non erano certamente questioni economiche. La dice lunga il fatto che la volonta popolare espressa dal 1923 in poi con varie iniziative, era quella di riunificarsi al proprio popolo in una provincia molto piu povera di quanto lo era allora il nostro territorio.
Ragioni completamente diverse da quelle espresse dal Sig. Enrico Ghezze, che come si puo ben comprendere nel suo articolo, sono motivate da ragioni economiche, per le quali chiede di essere risarcito per eventuali danni derivati dal mancato passaggio alla Provincia Autonoma di Bolzano.
Elsa Zardini
Presidente Union dei Ladìs d'Anpezo e dell'Union Generela di Ladins dla Dolomites
Sotto, la traduzione dell'intervista apparsa sul Dolomiten del 14 gennaio 2014
Dolomiten Dienstag 14. Januar 2014 WENIG CHANCEN FUER SAPPADA - POCHE POSSIBILITA PER SAPPADA.
L'isola germanofona di Sappada nella provincia di Belluno desidera cambiare regione, dal Veneto alla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. La Commissione parlamentare per le questioni regionali ha dato via libera affinché ciò avvenga, e sembra basti una legge normale. Per il senatore Karl Zeller le possibilità di cambio di Regione sono ciò nonostante uguali a zero. L'isola linguistica "Plodn" conta 1300 abitanti e il suo territorio nel Medioevo apparteneva all' Hochstift Innichen. Cosi come altri comuni confinanti del Nord Italia anche Sappada va verso una regione autonoma. La via passa pero attraverso il parlamento.
"Questi sforzi finiscono sempre alla stessa maniera", dice Zeller. "O non raggiungono mai la calendarizzazione nell 'ordine del giorno e vengono bloccati prima, o l'Aula dice no". Che la Commissione parlamentare per le questioni regionali abbia dato parere favorevole e solo una "pillola calmante".
Se il cambio di regione fosse concesso a Sappada diventerebbe un precedente, sostiene Zeller.In questo modo ci sarebbe il pericolo di un effetto palla di neve. "Tutte gli altri comuni confinanti vorrebbero trasferirsi nella regione autonoma" dice Zeller.
"Questo effetto non si fermerebbe piu, e non sarebbe comunque nell'interesse stesso delle Regioni autonome. Le Regioni autonome comprendono un determinato territorio derivato da ragioni storiche." In altri casi come per il comune bellunese di Lamon, che vuole trasferirsi dal Veneto al Trentino Alto Adige, la commissione costituzionale ha gia presentato un rapporto positivo al cambio di regione. Questo rapporto ha un valore molto piu alto del parere della Commissione parlamentare , dice Zeller. A suo tempo si penso che il Parlamento avrebbe votato per il trasferimento. "Pero fino adesso non si e mai arrivati al voto in Parlamento" dice Zeller. Oltretutto queste questioni sono in questa legislatura ancora meno prioritarie che nelle legislature precedenti.
Oltre a Sappada e a Lamon, anche Cortina, Colle Santa Lucia e Livinallongo si battono per il cambio di regione, dal Veneto al Trentino Alto Adige. Il Senatore Zeller assieme al deputato della SVP Daniel Alfreider si stanno impegnando per questi Comuni.
Proposte in Parlamento dovrebbero almeno fornire delle agevolazioni per questi Comuni, anche se il cambio di Regione non sara possibile. Alfreider dise: "Dobbiamo perseguire una politica reale con vie possibili" Questi Comuni dovrebbero avere piu autonomia. Devono essere promosse le lezioni di ladino nelle scuole. Cosi come dovrebbero essere trasmessi i programmi di Rai-Sender Bozen anche in questi comuni, ritiene Alfreider. Devono essere promossi progetti concreti oltre i confini regionali.
Nel frattempo circa 20 comuni bellunesi si sono dichiarati ladini e si battono per il cambio di regione, perche la regione del Veneto non si occupa dei comuni montani. Questo ingrandisce il problema.
"Noi abbiamo sempre detto, che noi accetteremo solo i tre comuni" ribadisce Zeller.
01/03/2014 -
Pubblicato sul giornale n. 118 - Marzo 2014