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Rinviati a giudizio il vice sindaco Enrico Pompanin, l'Assessore Stefano Verocai e Teodoro Sartori

Redazione

01/01/2014
Nell'udienza preliminare del 19 dicembre nei confronti delle sei persone indagate per le vicende dell'appalto per i rifiuti e degli autovelox, il gup Vincenzo Sgubbi ha accolto la richiesta della procura della Repubblica e ha disposto il rinvio a giudizio del vicesindaco Enrico Pompanin, dell'imprenditore Teodoro Sartori e dell'assessore Stefano Verocai.

Accolta anche la richiesta di rito abbreviato per l'ex assessore Luca Alfonsi, il vigile urbano Alessandro Di Leo e la componente della commissione edilizia Stefania Zangrando, che saranno giudicati il 27 marzo.

Sarà trattata a parte la posizione dell'ex segretario comunale di Cortina Agostino Battaglia. Battaglia andrà a processo separatamente davanti al giudice monocratico, perché il reato a lui contestato è procedibile d'uffico e non è passato attraverso l'udienza preliminare.

"NON TRATTATEMI COME UN FALSO INVALIDO"
Enrico Pompanin non si presenta in Procura a Belluno, e invia tramite il suo avvocato, Pierangelo Conte, un certificato medico, con la richiesta di rinvio dell'udienza preliminare per motivi di salute. Due giorni prima era in Municipio in sala Consiliare per gli auguri di Natale con le Associazioni, e il giudice, avendo visto la foto e l'articolo sul Gazzettino di Belluno, respinge la richiesta.

Lo stesso giorno dell'udienza, nel pomeriggio, Pompanin ha diretto i lavori del COonsiglio comunale, che sono durati circa tre ore e mezza.

«Non trattatemi come non falso invalido. Non voglio fare né la vittima né l'eroe» aveva tuonato il vicesindaco il giorno successivo in una nota, denunciando «il vuoto d'umanità con il quale sono stato trattato. Ho una prognosi di sessanta giorni, eppure mi trascino in Comune per tentare di rispettare gli impegni».