Nuove tariffe del servizio idrico: l'Authority nazionale ha approvato l'incremento tariffario del 29,4%.
Un primo aumento del 13,4% era giā stato autorizzato nei mesi scorsi a buona parte dei gestori italiani, nell'intento di perseguire il pareggio tra i conti economici del servizio idrico e i costi operativi in continua crescita.
Il secondo incremento del 16%, invece, č stato riconosciuto solo a Bim Gsp, per consentire il rientro di 30 milioni di euro che in 5 anni verranno azzerati. In bolletta questo nuovo balzello comparirā a titolo di addizionale con voce specifica e distinta.
La nuova tariffa con l'aumento complessivo del 29,4% verrā applicata in bolletta, da gennaio 2014, ai consumi non ancora fatturati dell'ultimo quadrimestre 2013 (mesi da settembre a dicembre). Per i consumi giā fatturati invece - quelli relativi al periodo gennaio-agosto 2013 - giā comprensivi dell'incremento del 13,4%, verrā eseguito un progressivo conguaglio man mano che letture dei consumi saranno consolidate: in tal modo verrā recuperato anche l'ulteriore 16%. Secondo i dati forniti da Bim Gsp, la bolletta quadrimestrale media, attualmente di circa 50 euro, passerā a circa 65 Iva inclusa.
Un metro cubo d'acqua, che nel 2013 con tariffa provvisoria incrementata del 13,4 % costava mediamente 1,55 euro Iva compresa, passerā, con l'aumento del 29,4%, a 1,77 euro Iva compresa. Se simuliamo un consumo medio annuo di 150 metri cubi tipico di una famiglia con uso domestico residente, per il 2013 il costo complessivo passerā da 230 euro Iva compresa a 263. Ovviamente i conti sono diversi e ben pių pesanti per le attivitā produttive e gli alberghi.
I maggiori introiti, che si attestano sui 6 milioni di euro all'anno, saranno utilizzati prioritariamente per pagare i vecchi debiti verso fornitori, banche e Comuni. Poi - afferma l'amministratore unico di Bim GSP Giuseppe Vignato - daremo corso ai necessari investimenti a favore del sistema idrico provinciale.
CHI E' BIM GSP
Bim Gestione Servizi Pubblici spa č la societā che gestisce in provincia di Belluno il servizio idrico integrato (acquedotto- fognatura e depurazione) e la distribuzione del gas metano (allacciamenti).
E' una societā partecipata al 100% da 67 Comuni bellunesi su 69 (sono esclusi Arsič e Lamon).
E' nata il 16 dicembre 2002 dalla trasformazione e scissione dell'allora Consorzio Azienda BIM Piave di Belluno; dal 1° gennaio 2003 opera per garantire il servizio di distribuzione del gas metano e dal 1° gennaio 2004 gestisce il servizio idrico integrato nell'Ambito Territoriale Ottimale
"Alto Veneto" (66 comuni della provincia di Belluno, fatta eccezione per Alano di Piave, Quero e Vas).