Per molti a Cortina il nome di Gellner è legato al cemento del Palazzo delle Poste o di Casa Giavi. Per altri è l'autore di un volume presente in quasi tutte le case cortinesi, Architettura Anonima Ampezzana.
L'archittetto Edoardo Gellner, del quale ricorrono i 100 anni dalla nascita, è poco conosciuto.
E quel poco nel seno di studi universitari; spesso unito al nome dell'architetto Carlo Scarpa.
Ma Gellner è stato di più e altro per l'architettura e il design contemporaneo. La mostra, curata dall'architetto Merlo che ne ha ereditato lo studio, vuol far conoscere e riconoscere, rendere leggibile le realizzazioni e la progettualità dell'architetto istriano, che elesse Cortina a sua dimora.
Esporre significa comunque dare una visione, proporre un'angolatura e soprattutto selezionare. La scelta è stata sapientemente fatta nel design d'interni, di più facile decodificazione da parte del visitatore.
Dal designer d'interni si irraggiano gli altri aspetti della figura di Gellner.
Seguendo il percorso della mostra scopriamo che l'arredo interno e l'architettura esterna sono per Gellner in stretto rapporto; conosciamo l'urbanista e il pianificatore in ambiente alpino. Inaspettato ci appare poi il disegnatore e acquerellista di paesaggi urbani e rurali.
Entrando nella sala espositiva si ha la sensazione di ritrovarsi nella metà degli Anni '50. Anni importanti per Cortina: gli anni dei Giochi Olimpici, della Cortina mondana, degli ultimi edifici pubblici realizzati. Anni centrali anche per Gellner: nascono il Palazzo delle Poste, Casa Giavi, il Residence Palace, il Motel Agip, la Meridiana e la propria casa-studio Ca' del Cembro.
In esposizione i modellini realizzati dai giovani ampezzani, che numerosi lavoravano nel suo studio.
Ovunque si incontrano sedie e vedute di vario genere; passione dell'architetto sin dallo studio sull'evoluzione storica della sedia all'Istituto d'Arte a Venezia.
Se aspirazione di un architetto è progettare dal cucchiaio al grattacielo, sembra che Gellner abbia voluto inseguire l'obiettivo di un'architettura organica, dalla sedia al villaggio - quello di Corte di Cadore.
A fine mostra in una videointervista l'architetto novantenne presenta con fervore le sue idee future per l'architettura alpina, cosciente che Cortina non gliele lascerebbe realizzare. Non più.
La mostra riapre il dibattito sulle contestate opere nella valle ampezzana, ma non vuole imporre che le stesse incontrino il gusto del visitatore o rispondano al personale senso del bello.
A Deventer in Olanda gli edifici realizzati da Gellner in pieno centro storico sono stati dichiarati patrimonio cittadino.
Per Cortina è un dovere conoscere per cercare di conservare e mantenere nel decoro gli edifici pubblici esistenti. Osserviamo bene il modellino e ci accorgiamo che il progettista aveva previsto del verde pubblico esternamente al Palazzo delle Poste, verde mai realizzato.
Riqualificare è un impegno che forse potrà portare a valorizzare l'odiato palazzo, che indigna e contrasta, come quasi sempre accade nelle arti contemporanee.
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EDOARDO GELLNER - CENT'ANNI DI ARCHITETTURA
La mostra monografica presente fino al 19 settembre alla sala espositiva dell'Alexander Girardi Hall è il primo appuntamento promosso dal Comitato Regionale per le Celebrazioni del Centenario della nascita dell'architetto Edoardo Gellner. Il Comitato, costituito dalla Giunta regionale del Veneto con delibera n.774 del 31.03.09, è presieduto dall'Assessore alla Cultura di Cortina, Paola Valle.
Nel Comitato figurano presenze importanti: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali-PARC Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanea; il MAXXI Museo Nazionale delle arti del XXI secolo; la Provincia di Belluno; la Federazione Regionale degli Ordini degli Architetti del Veneto; l'Ordine degli Architetti PPC di Belluno; l'Archivio Progetti dell'Università IUAV di Venezia; la Fondazione Angelini Centro Studi sulla Montagna.
Nelle parole del Presidente Galan, la Regione Veneto intende celebrare il centenario «per aiutare a promuovere adeguatamente questa straordinaria figura di architetto, che ha saputo interpretare i caratteri peculiari di un territorio - in particolare quello delle montagne venete- con l'amore e la sensibilità caratteristiche dei grandi artisti».
Il progetto culturale Edoardo Gellner 1909/100°, promosso dal Comitato regionale, si sviluppa nel suo complesso in esposizioni, in pubblicazioni, convegni, conferenze e laboratori di studio.
L'evento espositivo Edoardo Gellner 100 anni di architettura Interni/Interiors è stato curato dall'architetto Michele Merlo con il coordinamento di Rossella Meucci Reale. L'apertura è dal martedì a domenica con orario 12.00-20.00.
Correlato alla mostra vi è un programma di visite guidate su prenotazione al «Villaggio Corte di Cadore» a Borca.
È dedicato a Gellner il concerto che i solisti veneti con Uto Ughi terranno il 28 agosto presso l'Alexander Girardi Hall.
Sempre nell'ambito delle celebrazioni per il centenario l'Orchestra giovanile Dolomiti Festiva propone due concerti: uno nella chiesa di Corte di Cadore (progettata da Gellner e Scarpa) e uno a Cortina (30 agosto-6 settembre).
Un progetto complessivo e un'offerta culturale che possono apparire di nicchia, ma di indubbia qualità e di risonanza nazionale. La mostra andrà nel 2010 a Roma al MAXXI Museo Nazionale delle arti del XXI secolo.