Il testo del comunicato stampa dell'Amministrazione comunale.
PER LA CORTE DEI CONTI L'OPERATO DEL COMUNE È CORRETTO. ARCHIVIATO UN PROCEDIMENTO COMPLESSO CHE VEDEVA L'ENTE SOTTO INDAGINE. PER IL VICESINDACO ENRICO POMPANIN SI DIMOSTRA UNA VOLTA DI PIÙ CHE "UFFICI E AMMINISTRAZIONE FANNO LE COSE PER BENE. ORA PUNTIAMO ALLA COMPLETA TRASPARENZA ONLINE". A RISCHIO SOLO L'ORGANICO PERCHÈ "STA DIVENTANDO DIFFICILE TROVARE PERSONE DISPOSTE A VENIRE NELL'OCCHIO DEL CICLONE".
Buone notizie per il Comune di Cortina d'Ampezzo in un periodo non particolarmente facile per l'Amministrazione privata del Sindaco da quasi 200 giorni e con i dipendenti comunali investiti da una nuova inchiesta relativa al concorso per il ruolo di addetto stampa. "Alcuni giorni fa" spiega il Vicesindaco Enrico Pompanin "abbiamo ricevuto la comunicazione da parte della Corte dei Conti che ha archiviato un procedimento lungo e complesso relativo alla condotta amministrativa dell'Ente". Si trattava di un indagine per sospetto danno erariale concernete, tra le altre voci, anche l'incarico all’ultimo direttore generale. I magistrati contabili hanno archiviato il procedimento "certificando la buona condotta di Uffici e Amministrazione". Un altro esempio, per il Vicesindaco, "della correttezza con la quale sono trattati gli affari istituzionali. Forse un'inchiesta che si apre fa più rumore di una che si chiude, ma sono queste ultime a certificare chi agisce bene e chi sbaglia".
"Ora" anticipa Pompanin "l'obiettivo è raggiungere la piena trasparenza amministrativa caricando online, in ossequio alla normativa, tutte le attività amministrative. Un lavoro lungo e non particolarmente agevole data l'enormità della documentazione e alcune disfunzioni tecnice del sito ancora da risolvere, ma che siamo determinati a portare a compimento quanto prima".
"Unica difficoltà" ammette il Vicesindaco "consiste nel trovare collaboratori del Comune. Sono pochissimi coloro che, a parità di mansioni e stipendio, sono disposti a trasferirsi da altri Enti proprio qui, nell'occhio del ciclone". Il riferimento, ovviamente, è "all'incredibile successione di inchieste e perquisizioni che, ormai periodicamente, investono il Comune e gli Uffici. Una pressione che si scarica sui dipendenti, che si sentono sempre più a rischio e soppesano ormai ogni pratica come se fosse dinamite".