L'ingegnere responsabile del servizio comunale dell'Edilizia privata dimissionario è una
"non" notizia. Da tempo è più facile elencare chi resta al suo posto, piuttosto che il personale fuori gioco. Ormai non interessa nemmeno trovare il capro espiatorio: siamo arrivati al gregge, visto quanti sono gli avvicendamenti negli uffici comunali da quando Andrea Franceschi è a capo del personale del Comune.
Tuttavia, per quanto possa risultare strano, sappiamo che ancora oggi la maggior parte della popolazione vede nel Sindaco e nel suo entourage una sorta di gruppo votato al martirio per il bene del paese. Un drappello che lotta contro forze oscure più o meno note (il libro del Sindaco doveva rivelare tutto, ma purtroppo non ha aggiunto niente alla cronaca più superficiale). Si rivotasse oggi stesso, probabilmente vincerebbe ancora Andrea Franceschi (e non solo per la formidabile propaganda spesata con i soldi pubblici).
Per questo motivo è doveroso che l'Amministrazione non si dimetta e continui nella sua azione politica: un'azione, pare, di rigenerazione, che, se va avanti così, ci porterà all'anno zero. A quel punto avremo perso manifestazioni, sponsor, impianti pubblici. I valori immobiliari di Cortina, oggi il 14% più bassi di quelli di Madonna di Campiglio (dati del Sole 24 ore), saranno calati del 50%. Gli uffici comunali saranno privi di responsabili. Ci faremo una ragione persino di vedere bucare con le ruspe il centro del paese senza la certezza di sapere a cosa si andrà incontro.
Allora avremo conosciuto il limite, e, se saremo pronti a ripartire, forse anche il tempo che stiamo attraversando non sarà stato del tutto negativo.