Cortina d'Ampezzo - I bandi passano alla Provincia
    

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Cortina d'Ampezzo - I bandi passano alla Provincia

Redazione

10/09/2013
Il disegno di delegare alla Provincia di Belluno la stesura dei bandi di gara è divenuto realtà. Dopo il voto unanime del Consiglio comunale del 28 giugno scorso è partito il primo progetto che coinvolge i tecnici della Provincia guidati da dottor Gianni de Bastiani.

“La convenzione con la Provincia permette di affidare ad un pool di professionisti la stesura della gare d’appalto” spiega il Vice Sindaco Enrico Pompanin “garantendo la correttezza formale dei documenti e l’assoluta, cristallina trasparenza ad ogni livello della procedura: un meccanismo che mette al riparo dai ricorsi e ritardi nell’assegnazione dei lavori. Un meccanismo che, tra l’altro, migliora man mano che l’ufficio provinciale, facendosi carico delle esigenze di tanti comuni, affina l’esperienza e la conoscenza delle specifiche tecniche e delle procedure. L’idea” spiega Pompanin “venne anni fa al nostro Sindaco Andrea Franceschi  - ben prima, preciso, di qualsiasi indagine - che propose una stazione appaltante su base regionale. Il ragionamento era semplice: se un funzionario comunale è chiamato una volta nella vita a redigere il bando di gara per una piscina, un impianto sportivo o una qualsiasi struttura con un certo grado di complessità, è probabile che lo sbagli, lasciando campo aperto ai sempre più nutriti uffici legali che molte ditte allestiscono per presentare ricorsi e chiedere maggiori finanziamenti. Ora, l’idea è divenuta realtà. Confidiamo che la stazione appaltante si rivelerà uno strumento efficace, in grado di rendere più veloci i lavori pubblici e assolutamente ineccepibili le procedure che portano alla loro assegnazione”.

Un disegno che, a Cortina d’Ampezzo, stante la particolare situazione provocata dalle inchieste della Procura di Belluno, assume un valore particolare. “Siamo un Comune piccolo” spiega Pompanin  “ma, per nostra fortuna, abbiamo la disponibilità necessaria per pensare in grande. Questo significa che possiamo aspirare ad opere meravigliose come la palestra di roccia, il parcheggio in Largo Poste, il nuovo polo sportivo. Significa anche, però, che i nostri uffici tecnici, esili d’organico, faticano a fronteggiare la complessità di progetti così numerosi e così grandi. La stazione appaltante viene in loro aiuto, alleggerendo di molto il carico di lavoro”.

Il primo progetto riguarderà una serie di interventi puntuali per la manutenzione stradale che ammonteranno, nel complesso, a 496mila Euro. La procedura vuole che il Comune si incarichi di sviluppare i primi due stadi di un’opera pubblica: la decisione di realizzarla, ovvero l’inserimento nella programmazione, e la stesura dei progetti preliminare ed esecutivo. A questo punto, con il progetto in mano, la Provincia inizia la stesura del bando di gara che il Comune si limiterà a pubblicare una volta pronto.

Un’ulteriore applicazione della Stazione appaltante interessa di riflesso la stessa posizione processuale del Sindaco Andrea Franceschi, attualmente in esilio forzato da Cortina. Il primo cittadino della Regina, infatti, rieletto per il secondo mandato a Maggio 2012, è stato accusato- pur senza rilevare interessi materiali o vantaggi personali illeciti - di turbativa d’asta per aver chiesto ad una funzionaria di ridurre il costo di un servizio e modificare un parametro che limitava la partecipazione delle ditte esterne a Cortina. Dopo i 21 giorni di domiciliari il Tribunale del Riesame di Venezia ha ridotto la misura cautelare, imponendo, però, il divieto di dimora nel suo Comune. “Da più di quattro mesi siamo privati del nostro Sindaco” spiega Pompanin  “anche se il processo non è neppure iniziato mancando il rinvio a giudizio. Con la stazione appaltante, il rischio di reiterare il presunto reato – pilastro della misura cautelare – viene a cadere completamente. Speriamo che qualcuno finisca per tenerne conto”.

(Comunicato stampa dell'Amministrazione comunale)