Il 18 giugno 2013 la Giunta regionale ha approvato le schede di dotazione ospedaliera secondo gli indirizzi della legge regionale 23/2012 che prescrive la programmazione socio-sanitaria per il periodo 2012-2016. Il lavoro sulle schede pare sia riuscito ad accontentare tutti (vedi nel box la dichiarazione della direzione della nostra Ulss n. 1), a parte chi si aspettava un indirizzo definitivo sul nostro Ospedale cortinese.
Riguardo al Codivilla-Putti, l'idea della Giunta è di chiudere la sperimentazione della gestione mista pubblico-privato e di
privatizzare l'ospedale. Peccato che solo due mesi fa il Consiglio regionale avesse deciso di ritornare al pubblico.
In questo momento, la gestione pubblicoprivato della Giomi-Ulss n. 1 per fortuna prosegue nel proprio lavoro, nonostante dovesse essere sciolta dal 1° aprile 2013, pur senza un orizzonte di riferimento.
Questa situazione paradossale è anche frutto di una lotta politica a livello regionale (Pdl vs. Lega Nord, della quale si è approfittata l'estrema sinistra) e di una latitanza della politica cortinese (sommata ad una certa indifferenza anche nella popolazione).
Se il Codivilla-Putti è ancora "vivo", lo si deve alla palese superficialità e contraddittorietà dei provvedimenti, che avrebbero dovuto smantellare questo valido esperimento di gestione pubblico-privato che solo una brutta combinazione di interessi politici non ha potuto riconoscere come la strada da continuare a percorrere. Lo testimonia il fatto che l'Ospedale Riabilitativo ad Alta Specializzazione di Motta di Livenza - il quale era anch'esso in fase sperimentale come il nostro - viene riconosciuto nodo di rete monospecialistico di riferimento regionale, si dice a conferma dei risultati conseguiti nella sperimentazione gestionale pubblico-privato.
CODIVILLA-PUTTI: CAOS GIURIDICO
Cerchiamo di spiegare il groviglio burocratico nel quale si è cacciata la Regione.
La legge regionale n. 3 del 5 aprile 2013 recita che le schede regionali delle dotazioni ospedaliere includano il Codivilla-Putti nella gestione pubblica. La delibera di Giunta regionale n. 68 del 18 giugno 2013, che definisce le dotazioni ospedaliere, definisce invece il Codivilla-Putti come una struttura privata accreditata.
In sintesi: una Legge regionale dice "pubblico", una Delibera di Giunta dice "privato".
Nella gerarchia delle fonti, la legge regionale dovrebbe essere una fonte superiore rispetto alla delibera di Giunta; ma è vero anche che la delibera di Giunta è un provvedimento adottato rispetto ad un iter previsto da un'altra legge regionale (la n. 23 del 2012).
In pratica siamo in piena contraddizione e caos giuridico.
CODIVILLA-PUTTI PUBBLICO
Riportiamo il testo della legge regionale pro pubblico.
LEGGE REGIONALE 5 aprile 2013, n.
3 - Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2013.
Art. 13 Cessazione della sperimentazione della gestione pubblico-privata dell'ospedale Codivilla Putti di Cortina d'Ampezzo.
Scioglimento della società "Istituto Codivilla Putti di Cortina S.p.A."
1. La sperimentazione della gestione pubblico privata dell'ospedale Codivilla-Putti di Cortina d'Ampezzo cessa il 31 marzo 2013 e la società "Istituto Codivilla-Putti di Cortina S.p.A." viene sciolta a far data dal 1° aprile 2013.
2. La Giunta regionale, nel predisporre le schede di dotazione ospedaliera di cui all'articolo 9 della legge regionale 29 giugno 2012, n. 23 "Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del piano socio-sanitario regionale 2012-2016" e successive modificazioni, assegna all'ospedale Codivilla-Putti le opportune dotazioni ospedaliere per una gestione pubblica da parte dell'Azienda ULSS n. 1.
3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, quantificati in euro 100.000,00 per l'esercizio finanziario 2013 si fa fronte con le risorse allocate nell'upb U0248 "Spesa sanitaria corrente" del bilancio di previsione 2013.
CODIVILLA-PUTTI PRIVATO
Questo è invece il testo della scheda regionale (vedi anche la tabella) approvata dalla Giunta il 18 giugno 2013:
Ospedale Cortina
Acuti
Area chirurgica Funzioni: Ortopedia e Traumatologia: 35 posti letto (con vocazione extraregionale) Area servizi di diagnosi e cura Funzioni: Punto di primo intervento (di tipo B)(*) Riabilitazione Area riabilitativa Funzioni: recupero riabilitazione funzionale: 35 posti letto Struttura Privata Accreditata a indirizzo extraregionale da assegnare con pubblica gara. Deve garantire il mantenimento dei servizi ambulatoriali per i residenti.
(*) ndr.: il Punto di Primo Intervento di tipo base (PPI-B) funge da base per il soccorso territoriale e garantisce l'assistenza alle persone che si presentano spontaneamente, procede alla stabilizzazione ed al trasporto dei pazienti al Pronto Soccorso competente, nonché all'erogazione di prestazioni sanitarie minori. Il PPI-B svolge, di norma, attività nell'arco dell'intera giornata (H24) ma può essere prevista l'allocazione di PPI-B con funzioni da svolgersi H12 che saranno integrate da mezzi di soccorso per la copertura assistenziale dell'intero periodo.
IL PARERE DEL DIRETTORE DELLA ULSS N. 1 PIETRO PAOLO FARONATO
«La
Direzione Generale ha seguito tutto l'iter di realizzazione delle
schede sanitarie e pertanto queste non sono state una sorpresa -
l'impegno del Presidente della Regione dr. Luca Zaia a non depotenziare
Belluno, cui viene riconosciuto il ruolo di Ospedale hub a valenza
provinciale, è stato sempre chiaro» afferma il Direttore Generale dott.
Pietro Paolo Faronato.
Anche per quanto riguarda gli ospedali
periferici nessuna diminuzione, nel suo complesso l'assetto in essere
rimane inalterato. Agordo e Pieve di Cadore rimangono presidi
ospedalieri di rete, cd.
"Ospedali Nodo di Rete con specificità
montana" dotati tutti di Servizi di Pronto Soccorso e nei quali viene
garantita l'attività di urgenza ed emergenza e di bassa e media
complessità, oltre che, naturalmente, i servizi di diagnosi e cura .
La
diminuzione dei posti letto è totalmente compensata da un complessivo
aumento dell'offerta attraverso il potenziamento dell'Ospedale di
Comunità e delle altre strutture intermedie e residenziali, come pure
dell'assistenza domiciliare.
È previsto che l'Ospedale di Cortina
diventi una struttura privata accreditata a indirizzo extraregionale con
70 posti letto. «Sarà necessario indire una gara complessa per
l'assegnazione della gestione, ma ciò permetterà di mantenere un livello
qualitativo molto elevato nelle aree di attività chirurgico-ortopedica e
riabilitativa, assicurando inoltre l'erogazione dei servizi
ambulatoriali per i residenti» conclude Faronato.