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Il sindaco di Cortina Andrea Franceschi resta in esilio

Redazione

14/08/2013
"È per noi fonte di dolore la decisione del Gip di Belluno di ribadire l'esilio al nostro Sindaco Andrea Franceschi". È il Vicesindaco Enrico Pompanin a nome di tutti gli assessori a esprimere "la profonda delusione davanti all'incongruitá della situazione: Un Sindaco eletto viene esiliato perché lo si accusa di intervenire sui bandi in Comune; i bandi stessi vengono delegati alla Provincia di Belluno, di modo che, posto anche che l'intervento del Sindaco non fosse legittimo, non si puó più influenzare alcunché, e, però, il Sindaco rimane in esilio. Un Sindaco eletto, esiliato senza processo. Io non sono un uomo di legge, né conosco le motivazioni della sentenza. So però che non capisco piú un Paese dove i criminali sono liberi e le persone incensurate vengono private della libertà".

"Ma il dolore personale e la delusione non possono e non devono avere la meglio sulla correttezza e il ruolo istituzionali: l'Amministrazione va avanti come prima. I lavori pubblici procedono - non ultima la palestra di roccia - le delibere di Giunta arrivano puntuali, il paese vive la sua stagione estiva, ricca di eventi - oggi annunciamo il concerto degli Ottoni della Fenice di Venezia - e di tanti visitatori".

"Alcuni storici avversari della nostra Amministrazione hanno cercato di sfruttare l'occasione per attaccarci credendoci indeboliti, ma qui rispondiamo con molta serenità che, se pensano di poter sfruttare gli eventi contingenti per ribaltare e rendere nullo il voto delle persone, mettono in pratica una condotta inqualificabile e non meritano considerazione".

"Assurdo - ma è solo un'opinione personale - mi pare anche l'atteggiamento di un presidente degli albergatori che va in giro a dire che il turismo sta andando a rotoli  nel suo paese solo per dare la colpa al Sindaco che è in esilio da mesi. Mi pare, qui, che l'astio personale abbia avuto la meglio sul buon senso. In primo luogo perché non è vero: di visitatori a Cortina ce ne sono eccome - certo, con meno soldi e, magari, in quanto molti stranieri, con diverse abitudini di spesa - ma ci sono. In secondo luogo perché, anche ci fossero delle difficoltà, è allucinante pubblicizzarle ai quattro venti facendo a pezzi la reputazione della propria località. Nessun entra in un ristorante vuoto o sceglie di andare al mare se il gestore degli ombrelloni grida "allo squalo" ogni tre per quattro. Ci sono persone che sarebbe disposte a sacrificare il loro stesso interesse per colpirci: ma va detto che non colpiscono noi in particolare, fanno del male a tutta la Comunità. Assurdo che i più attivi in questo non siano i nostri avversari politici, ma i rappresentanti di alcune categorie economche che, con la cattiva pubblicità che fanno a Cortina, danneggiano in primis loro stessi e i loro associati".

(Comunicato stampa dell'Amministrazione comunale)