ANALISI METEOROLOGICA DEL MESE DI GIUGNO 2013
Commento generale
Questo mese è risultato molto instabile e meno soleggiato del normale, con precipitazioni mediamente nella norma. Il primo mese dell’estate meteorologica risulta normalmente, assieme a maggio, il più instabile dell’anno, ma quello che è da poco terminato è stato un giugno con ben 24 giornate caratterizzate da instabilità pomeridiana e serale, simile a quello del 2007. Nel corso del mese si sono avute tre fasi distinte: la prima, fino al giorno 12, con tempo instabile e temperature un po’ inferiori alla norma, continuazione ideale del tempo avverso e fresco che ha caratterizzato tutta la primavera 2013. La seconda fase, dal 13 al 21, ha visto finalmente l’arrivo dell’estate, con una significativa ondata di caldo e una moderata instabilità pomeridiana sul settore dolomitico.
Infine la terza fase, dal 22 in poi, durante la quale si sono riproposte frequenti e talora accentuate condizioni di instabilità, con significativo calo termico.
Le temperature medie mensili sono risultate nella norma, effetto della compensazione fra il periodo di grande caldo di metà mese e le fasi fresche della prima decade e dell’ultima settimana.
Le precipitazioni totali mensili sono risultate mediamente allineate con le medie pluriennali, pur palesando notevoli differenze da zona a zona causate dal prevalente carattere di rovescio o temporale delle piogge. Ad esempio per Col Indes di Tambre le piogge sono state superiori alla norma del 68% mentre a Campo di Zoldo c’è stato uno scarto negativo del 32%. In tutto si sono avuti da 7 a 15 giorni piovosi, a seconda delle zone, con maggiore frequenza sulle Prealpi, a fronte di una media di 12-14 giorni piovosi (numerosi sono stati i giorni con pioggia inferiore ad 1 mm, ma per convenzione non vengono conteggiati come “giorno piovoso”). La neve è ricomparsa sotto i 2000 m nella nella notte fra il 23 ed il 24 e nella serata-notte del 27, fino ad arrivare per due volte in pochi giorni a 1500-1700 m in alto Agordino. Il bilancio pluviometrico dall’inizio dell’anno continua a mostrare esuberi notevoli, compresi fra il 35 ed il 80%. A S. Andrea di Gosaldo sono caduti nel primo semestre 1235 mm di pioggia, contro una media di 689 mm.
(fonte: Arapav)