Rinnovata la convenzione con la Cooperativa Sociale Cadore per lo sfalcio dei prati
    

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Rinnovata la convenzione con la Cooperativa Sociale Cadore per lo sfalcio dei prati

Redazione

12/06/2013

“E’ una misura di aiuto che preserva la dignità delle persone che stanno attraversando un momento difficile e, nel contempo, eroga un contributo in cambio di un servizio pubblico”. Questo è, nelle parole del Vice Sindaco Enrico Pompanin, il senso della convenzione con la Cooperativa Sociale Cadore approvata oggi in Giunta. Una cooperativa di tipo B, molto legata al territorio con la quale il Comune e il Centro per l’impiego di Pieve di Cadore hanno individuato 3 persone, attualmente disoccupate, alle quali verrà affidata dall’Ufficio Opere pubbliche il compito di sfalciare quelle aree pubbliche, come scarpate e pendii su strade e piste ciclabili, bisognose di manutenzione e maggiormente visibili nel territorio di Cortina d’Ampezzo.

“Un servizio di manutenzione e cura del territorio che va a diretto vantaggio della Comunità di Cortina e risponde al doppio obiettivo di assistere persone attualmente in difficoltà senza ledere la loro dignità umana ma anzi reinserendole attivamente nel mondo del lavoro” dice Pompanin “secondo una formula elementare ed efficace: tu svolgi un servizio per la Comunità, la Comunità ti elargisce un giusto compenso”.

 “E’ questo un piccolo esempio di un grande processo di trasformazione del sistema del Welfare che sta muovendosi – anche per la riflessione interna al mondo del volontariato e delle cooperative – verso una nuova frontiera: non  il semplice assistenzialismo; ove possibile, bisogna creare servizi pubblici. E’ una forma che mi sento di sposare completamente. Le sovvenzioni in denaro hanno un impatto limitato; ma se il pubblico investe gli stessi soldi in servizi nei quali occupare le persone ‘assistite’, ottiene come minimo il triplo del risultato: rispetta la dignità degli assistiti; risponde all’esigenza che la Comunità ha di un certo tipo di servizio; raccoglie il beneficio che l’istituzione di quel servizio ha generato . Quest’ultimo vantaggio” spiega Pompanin “è meno visibile, ma sostanziale. Per Cortina d’Ampezzo la cura delle aree interessate ha un’immediata ricaduta sulla salute del territorio e sull’appeal turistico. Per queste ragioni un simile tipo di welfare è un welfare intelligente: a parità di costo con il semplice assistenzialismo, la creazione di posti di lavoro nel servizi moltiplica i vantaggi”.

 
Il Comune di Cortina d’Ampezzo investirà 44mila Euro nella Convenzione. Il quadro normativo è offerto  che dalla legge 381/91 secondo la quale le Cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini e, per tale motivo, possono stipulare convenzioni con enti pubblici, anche in deroga alla disciplina dei contratti, per la fornitura di beni e servizi purché finalizzati a creare opportunità di lavoro per le persone in situazioni svantaggiate. La  legge nazionale è stata poi accolta e fatta propria nella Delibera di Giunta della Regione Veneto 4189/07.

 Non è il primo caso in cui il Comune di Cortina accoglie il principio dell’assistenza sotto forma di lavoro. Già a febbraio tre posizioni lavorative furono garantite dagli stanziamenti  della Fondazione Cariverona nel progetto Cantiere della Provvidenza per un periodo di tre mesi e un investimento di 27mila euro. Più volte, inoltre, il Comune si è rivolto alla cooperativa Cadore per affidare incarichi che facessero combaciare interesse pubblico e attività sociali.

“Oggi il Comune ribadisce quell’indirizzo” conclude Pompanin “confermando che, ove possibile, aiutiamo le persone in difficoltà offrendo lavoro e garantendo l’interesse della Comunità mentre si creano le condizioni di conseguire benefici per i singoli individui”.

(comunicato stampa)