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La minoranza avanza la richiesta di dimissioni del sindaco Franceschi. La risposta della Giunta: «Noi andiamo avanti»

Marina Menardi

13/05/2013
Dimissioni: è questo quello che i tre consiglieri di minoranza Stefano Ghezze, Gianpietro Ghedina e Rocco Dal Pont hanno chiesto in mattinata al sindaco di Cortina Andrea Franceschi, con una lettera protocollata in Comune, indirizzata anche al vicesindaco facente funzioni Enrico Pompanin.

«Una scelta sofferta, non fatta a cuor leggero», ha commentato Ghezze dandone la notizia. A venti giorni dall'arresto del primo cittadino di Cortina, i consiglieri hanno voluto aspettare e muoversi con cautela, ma ora, dopo aver constatato «l'enorme danno d'immagine e danni conseguenti non facilmente quantificabili», e dopo essersi consultati con la segretaria comunale e il Prefetto di Belluno, hanno deciso di avanzare la richiesta.

«Dimettendosi, il Sindaco e la Giunta libererebbero Cortina da fantasmi e ombre che la stanno oscurando - ha detto Ghezze - . Quando sarà tutto finito e il Sindaco dichiarato integro, saremo ben felici di dargli nuovamente il benvenuto nella vita pubblica di Cortina».


LA RISPOSTA DEL VICESINDACO POMPANIN E ADRIANO VEROCAI


"L'unica ad essere rimasta ferma a Cortina d'Ampezzo è stata la minoranza che ora si sveglia e, temendo di perdere un'occasione, si abbassa a chiedere le dimissioni di un Sindaco regolarmente eletto che non é mai riuscita ad affrontare quando era libero di parlare e difendersi in prima persona".

É una risposta stentorea quella che Enrico Pompanin e "l'intera Giunta di Cortina d'Ampezzo" indirizzano al capogruppo Stefano Ghezze e alla richiesta del gruppo di minoranza.

"Conosco Andrea Franceschi" ci tiene a dire l'Assessore Adriano Verocai "e se avessi individuato anche un briciolo di colpa da parte del Sindaco, gli avrei chiesto le dimissioni personalmente. Ma così non è, e Franceschi avrà tutto il tempo ed i modi per dimostrarlo. Chiedere le sue dimissioni adesso, sulla scorta di accuse mosse da alcuni dipendenti comunali rancorosi e che gli hanno valso da 20 giorni i domiciliari -  nemmeno fosse il peggiore dei lazzaroni - mi sembra poco meno che sciacallaggio politico".

Quanto al ritratto di un'Amministrazione bloccata dagli eventi, Pompanin ribatte: "Abbiamo continuato a lavorare ininterrottamente da quando il Sindaco é stato obbligato ai domiciliari.  In questi giorni abbiamo fatto un sopralluogo per alcuni interventi propedeutici ai Mondiali di Sci mentre sono stati riattivati i contatti tra i rappresentanti dei dipendenti Gis e l'Amministrazione. Sempre giorni fa la candidatura di Cortina ai Mondiali 2019 é stata ufficializzata con il pieno riconoscimento delle istituzioni sportive e l'annuncio di Luca Cordero di Montezemolo come presidente del Comitato d'onore. Questo pomeriggio parteciperò alla riunione della GSP. In Consiglio comunale, poi, é stato votato il Bilancio, approvata la delibera a sostegno dell'Ospedale Codivilla Putti mentre i membri della Giunta continuano a partecipare a tutti gli eventi e appuntamenti istituzionali. Cosa esattamente sarebbe fermo a Cortina d'Ampezzo? É inutile" prosegue il Vicesindaco "che l'opposizione parli del «bene del paese». L'unico bene che cercano di perseguire é il loro, sfruttando una vicenda giudiziaria neppure giunta all'inizio del processo di primo grado per cacciare un'Amministrazione che non sono riusciti a sostituire con le elezioni. Ma non si ribalta il voto delle persone sfruttando un caso mediatico  giudiziario e umano".

(Comunicato stampa dell'Amministrazione comunale)


Nell'allegato: la lettera con la richiesta di dimissioni protocollata questa mattina

Nella foto: i consiglieri di minoranza durante la conferenza stampa. Da sx: Rocco Dal Pont, Stefano Ghezze, Gianpietro Ghedina