Cortina a fianco di Colle Santa Lucia per difendere le metrature minime degli alloggi
    

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Cortina a fianco di Colle Santa Lucia per difendere le metrature minime degli alloggi

Redazione

25/04/2013

Ricorso ad adiuvandum: è questo lo strumento con il quale un Comune può far sentire la sua vicinanza e il suo sostegno per la battaglia legale che un altro municipio sta sostenendo. Ed è questo strumento che la Giunta di Cortina d’Ampezzo ha deciso di mettere in campo per affiancare Colle Santa Lucia nel ricorso presentato per annullare la sentenza del Tar che, nell’agosto scorso, dava ragione alla ditta Savim s.r.l. autorizzandola di fatto a costruire 3 nuovi palazzi da sei alloggi ciascuno nel Comune ladino. Nella prossima Giunta il provvedimento, giá concordato tra gli Assessori, verrá approvato ufficialmente.

La vicenda e la battaglia legale che si sta sviluppando nascono dal cosiddetto fenomeno delle “abitazioni chiuse”, ovvero quegli appartamenti impiegati solo per brevi periodi che rimangono poi privi di occupanti per il resto dell’anno. Un fenomeno che lascia il territorio in «visibile stato di abbandono»si legge nel ricorso presentato da Colle Santa Lucia e che porta alla «consunzione dei fondi da parte della cementificazione occasionata dai mini alloggi turistici». Per contrastarla, nel 2005, il Comune di Colle Santa Lucia indicò una metratura minima di 70 metri quadrati – poi alzati ad 80 - per ogni unità abitativa. Questo limite è stato definito non congruo dalla sentenza del Tar.”

“Purtroppo” ricorda il Sindaco Franceschi - intervenuto nella vicenda per sostenere lo sforzo di Colle - “i Comuni di montagna vivono sotto la latente ma perenne minaccia della speculazione edilizia che lambisce i loro territori. Bisogna sempre rimanere in guardia per difendere il bene delle Comunità dall’interesse egoistico di pochi, spesso neppure residenti. Nel caso specifico di Cortina, il limite per la metratura minima è diverso da quello di Colle S.Lucia - 46 mq per quattro occupanti - a causa dei maggiori valori immobiliari, tuttavia quello che conta è il principio". Anche Cortina, infatti, potrebbe essere investita da una nuova proliferazione dei mini appartamenti se passasse la linea della sentenza. "La decisione del Tar di accogliere il ricorso della ditta Savim" denuncia l'Assessore Adriano Verocai, "potrebbe creare notevoli problemi a tutti i Comuni turistici. A Cortina d'Ampezzo, per esempio, le baracche in zona B acquisirebbero i requisiti per essere trasformate in nuove seconde case, contro cui ci siamo sempre battuti con fermezza."

Una conseguenza indesiderata: “Contenere la diffusione incontrollata di mini-alloggi che rimangono chiusi per la maggior parte dell’anno è una decisione legittima” ribadisce il Sindaco di Cortina d’Ampezzo “e per questo affianchiamo il Comune di Colle Santa Lucia nella richiesta di sospensione e annullamento della sentenza in questione. I nostri Comuni di montagna non possono assumere l’aspetto di conigliere disabitate per periodi più o meno lunghi dell’anno, e lasciare autonomia ai Comuni per la definizione della metratura minima è uno degli strumenti più efficaci per impedire che questo accada".

(comunicato stampa)