“A Cortina ci sono sconcerto e preoccupazione. Sconcerto per quello che è un fatto gravissimo e ancora tutto da decifrare, preoccupazione per l'ennesimo episodio che va a ledere la nostra immagine a livello nazionale. E per una città che vive di immagine e di turismo non è affare da poco. C'è poi l'incognita del futuro: l'Amministrazione comunale risulta decimata in un momento in cui è essenziale prendere delle decisioni. Per questi motivi non possiamo e non dobbiamo perdere la calma: dobbiamo restare uniti come comunità e avere come priorità la tutela del nostro paese, che resta una realtà di cittadini e lavoratori per bene. Non meritiamo l'ennesimo scandalo".
A dirlo - dopo l'arresto del sindaco di Cortina Andrea Franceschi - è Stefano Ghezze, capogruppo della lista "Per la nostra Cortina".
"Non voglio entrare nel merito dell'inchiesta. Ho massima fiducia negli inquirenti e nella loro professionalità. Alcuni dei fatti contestati al sindaco erano noti e già oggetto di forte dibattito in paese. Noi stessi, come gruppo di minoranza, abbiamo sollevato dubbi e perplessità più di una volta sull'azione del sindaco e dei suoi assessori. Certo, non potevamo immaginare questo epilogo".
"Al di là di questo, occorre analizzare la questione e possibili vie d'uscita sia dal punto di vista pratico che giuridico. Una cosa è certa: l'attività amministrativa di una delle località turistiche più rinomate al mondo non può fermarsi. E' il momento della massima trasparenza".
"Per cultura politica sono un garantista: per questo non getto croci su nessuno né traggo conclusioni affrettate. La magistratura farà il suo lavoro. A noi amministratori tocca fare la nostra parte con responsabilità, non abbandonare Cortina a se stessa e ai troppi falchi che la sorvolano a tutte le stagioni", conclude Ghezze.
(Comunicato stampa)