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ATTENTI NEL DESIDERARE

Antonio Alberti cuciarin

01/10/2009

Influenza suina: temuta come peste di manzoniana memoria.

L'incidenza media di mortalità nel mondo, attualmente è di 0,43 per milione, una sciocchezza; ma i media ingigantiscono.

Sono così iniziati, o continuati, gli esorcismi: non si può morire di questo, di quello o quell'altro ecc. come se ci fosse un tempo giusto per ognuno, che ovviamente sarebbe estremamente procrastinato, come dire che l'umanità si ritiene ingiustamente condannata a morte.

Agli inizi '900 eravamo 1 miliardo e 600; siamo cresciuti in un secolo di 5 mld; oggi siamo 6,5 con previsione di arrivare a 10 entro i prossimi 30 anni, per poi andare in stasi nel 2100 con 12 mld. di abitanti. Oggi nascono 4,1 bambini al secondo; muoiono 1,8 persone sempre al secondo, dunque un «attivo» di + 2,3. ( la statistica non bada a sezionare le persone) Con questi tassi demografici rischiamo l'esplosione: questo mi ha portato al raccontino qui di seguito.

Attenti nel desiderare ! Era stanca di fare sempre quel medesimo lavoro, salvo qualche piccola variazione sul tema, tutto era sempre, monotonamente uguale: giorno dopo giorno e notte dopo notte, mesi, anni, secoli dopo secoli; millenni.

Non ricordava nemmeno più quando né perché era iniziata quella cosa, dicasi cosa in quanto non sapeva neppure se potesse essere chiamata lavoro; forse attività, bricolage era riduttivo, impegno professionale forse eccessivo; in ogni caso, era qualcosa che la prendeva a tempo pieno, non esistevano festività, riposi settimanali né tanto meno ferie ed era veramente stanca.

Decise che sarebbe stato opportuno fare qualcosa per mutare, almeno un po', quella situazione di stasi esistenziale.

Fissato che si doveva fare, entrò così per la prima volta nel mondo degli uomini spogliata del suo incarico «ufficiale», disponendo della facoltà, in tal modo, di aggirarsi a proprio piacimento nel guazzabuglio dell'umanità sotto mentite spoglie, mascherata da persona tra le persone; niente più l'iconografica falce in mano né mantello nero col cappuccio, sotto il quale nascondeva la sua inquietante sembianza.

E accadde l'impensabile nonché l'imponderabile: immersa nella vita se ne innamorò. Se ne invaghì per le molteplicità con cui ogni forma di vita si destreggiava nel mondo, delle sue eccentricità, dell'esplosione dei suoi colori oltre il bianco e il nero, dei suoni, perfino quelli cacofonici del traffico, dell'armonia e della musica in quanto tale, dei silenzi da ascoltare tra le montagne; come dire: di tutto ciò con cui era venuta a contatto anche in precedenza ma, presa dal suo incarico, non aveva mai notato con la dovizia di particolari che ora scopriva per la prima volta. E volle vivere la vita tra gli uomini, ma per essere accettata e poterlo fare, dovette scendere ad un compromesso con l'umanità: avrebbe dovuto dare le dimissioni dal suo incarico, ben sapendo, entrambi, che nessun altro avrebbe potuto sostituirla.

Fu così che genitori, nonni, bisnonni e trisavoli si trovarono tutti assieme in una convivenza agli inizi perfino gioiosa; poi con l'andare del tempo cominciò ad essere conflittuale, questo perché tutti avevano approvato con entusiasmo la convenzione, ma nessuno poi si era proposto di non più prolificare, cosicché, nel tempo, ogni metro quadrato di terra divenne spazio vitale per ogni essere vivente; e per quella superficie Caino si scagliò contro Abele e anche contro Caino stesso, e Abele, non solo si difese strenuamente da Caino, a sua volta si rivoltò contro Abele senza, peraltro, poter risolvere alcun che, in quanto tutti gli uomini, magari malconci, restavano al loro posto senza soluzione alcuna: era la non soppesata ripercussione del loro desiderio.

Fu così che, esasperati dalla situazione che si era venuta a creare, fecero giungere alla nostra protagonista una supplica, questa volta, nella quale la imploravano di voler recedere dalle sue dimissioni, e di tornare al più presto alla sua attività, quale unica soluzione allo status quo.

Non ci rifletté neppure molto: oramai di tutto quello che la vita offriva, aveva potuto vedere e toccare, e col procedere la noia principiava a sopravanzare sull'allora novità, e fece sapere alla delegazione degli uomini che al più presto sarebbe tornata in servizio attivo.

Nel frattempo si era accumulato tanto di quel lavoro, che dovette chiedere una mano agli altri tre Cavalieri: Guerra, Carestia, Pestilenza; e per lungo tempo quelli dell'Apocalisse imperversarono nel mondo e sull'Umanità, finché non fu ristabilito un certo equilibrio.