Consiglio comunale del 27 dicembre 2012 - Il futuro parcheggio di Largo Poste
    

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Consiglio comunale del 27 dicembre 2012 - Il futuro parcheggio di Largo Poste

Edoardo Pompanin

01/01/2013
Pezzo forte del Consiglio comunale di fine anno il futuro parcheggio interrato di Largo Poste.
Il presidente della Se.Am., la società comunale per il trasporto pubblico, Marco Siorpaes, ha aggiornato il Consiglio comunale sul quadro economico dell'opera, ragguagliando anche alcuni dettagli tecnici con il supporto di parte dell'ingegnere Sogne.

L'intervento di Siorpaes ha inteso soprattutto confutare le analisi pubblicate da Voci di Cortina nel mese scorso, documentate in uno studio a firma del Comitato Civico, poi riprese e rilanciate dal Gazzettino (nell'articolo di Voci si faceva riferimento, tra le altre osservazioni, alla mancanza di 4 milioni di euro, data dalla differenza fra i 14 milioni di costo e i 10 milioni incassati dalle vendite, ndr).
Il discorso del presidente Se.Am. procede con la lettura di una relazione nella quale si puntualizzano i dati del quadro economico deliberato il 6 novembre 2012 dalla Giunta comunale.

I conti vanno fatti senza Iva, ma i costi non sono ancora coperti


I costi sono pari a 11 milioni per i lavori e a 3 milioni per somme a disposizione dell'Amministrazione (spese di progettazione, spostamento sottoservizi, Iva, eccetera), che fanno 14 milioni.
Nel computo è però considerata l'Iva, che non è un costo ma per la Se.Am. una partita di giro: essa ammonta a 1.338.000 euro; per questo motivo il costo totale effettivo senza Iva è pari a 12.853.000 euro.
Dall'altra parte - specifica Siorpaes - vi sono gli introiti per 9.620.000 euro (in media 171.000 euro per posto auto), che sono già al netto di Iva. Per questa ragione i soldi da reperire sono pari a 3.233.488 euro. Per coprire i 3.233.488 euro che mancano, Siorpaes ipotizza tre scenari:

1° vendere i 18 posti auto restanti per i privati;

2° contare che in fase di bando per la costruzione si ottenga uno sconto del 30% sui lavori; così si andrebbe ad un costo totale di 9.532.000 euro e ad un utile dall'operazione di 88.000 euro, senza vendere altri posti;

3° contare che in fase di bando per la costruzione si ottenga uno sconto del 12,5% (statistica regionale sugli appalti aggiudicati nel 2010), resterebbero da finanziare 1.626.741 euro con le seguenti alternative: 10 anni di incassi del parcheggio interrato (160.000 euro annuo per 10 anni), oppure vendita di 10 posti auto, oppure affitto a lungo termine di 18 posti auto (a 170.000 euro l'uno).
Terminata la relazione con i numeri, Siorpaes ha espresso le sue considerazioni.
In primo luogo si è detto dispiaciuto per l'assenza di contraddittorio e per la mancata verifica dei dati con la Se.Am., ferme restando le reciproche convinzioni.
A suo dire, descrivere il progetto come è stato fatto dal Comitato danneggia la comunità e la Se.Am., la nuova piazza e i parcheggi coperti. Dichiara che tutto ciò è offensivo, se si pensa che i lavori non sono ancora cominciati, visti i faldoni di documentazione prodotta fino ad oggi.

Preoccupazione di Gianpietro Ghedina per le falde acquifere e i costi raddoppiati. A suo avviso esistono siti migliori
Gianpietro Ghedina, della minoranza, afferma di non nascondere la preoccupazione per questo tipo di intervento: «I primi studi di fattibilità prevedevano un certo tipo di operazione; poi la delibera del 6 novembre 2012 ha presentato un piano economico completamente diverso da quanto prospettato nello studio di fattibilità. Prendo a riferimento la lettera del 21 gennaio 2010 - prosegue - dove la Se.Am. scrive di due soluzioni: 2 o 3 piani per 7 milioni o per 9 milioni. Dopo due anni, ci ritroviamo da 7 milioni a 14 milioni su 2 piani: un raddoppio dei costi preventivati. La situazione del sottosuolo è molto più delicata di quello che si pensava. Con la semplice lettura della perizia del professor Simonini sarei preoccupato: falde acquifere, situazione delicata…». «È corretto che la Se.Am. risponda» aggiunge Ghedina. «Vi sono siti come la Stazione, l'ex mercato, Lungoboite dove è preferibile intervenire per costruire parcheggi: in largo Poste vi sono perplessità sia sulla base dei costi sia sulla base delle indagini geologiche».

Marco Siorpaes insiste che i 14 milioni di costo sono al lordo di Iva, mentre negli studi di fattibilità l'Iva non c'era. «Il parcheggio di Largo Poste è l'unico che si può fare senza sborsare i soldi: l'unico che ha la sostenibilità economica. È un'opera complessa, con una tecnica di costruzione impegnativa».

Per l'ingegner Sogne, «la perizia del professor Simonini ha descritto che il sito è impegnativo, non esiste il termine pericoloso, casomai è costoso. La Se.Am. ha rinunciato ai 3 piani, troppo onerosi, optando per i 2 piani, sui quali va prestata attenzione». Nell'ultimo quadro economico vi sono 11 milioni di lavori. Seguirà la gara d'appalto integrato, con l'impresa che predisporrà anche il progetto esecutivo; la stessa impresa si farà carico di tutti i problemi dell'opera. Si sceglierà la tecnologia conveniente ed efficiente; in questo modo i confinanti saranno tutelati Si sceglierà l'offerta economica più conveniente, oltre alle valutazioni tecniche per garantire i confinanti e per assicurare la copertura economica per eventuali disagi; i tempi li imporrà l'impresa.
Il Sindaco Andrea Franceschi sottolinea che Cortina ha un gap di posti auto; l'amministrazione comunale vuole intervenire con 5 operazioni: Battistella (sopra il canile), Lungoboite, piazza ex Mercato, Stazione, Largo Poste, per completare l'offerta di parcheggi che oggi manca.

L'operazione è condivisibile; se tutto va bene, è una operazione straordinaria: posti auto, piazza, nessun esborso di soldi dei cittadini. Eventuali contrarietà andrebbero accompagnate da alternative.
«Ringrazio Marco Siorpaes per la tenacia e il taglio imprenditoriale che ha dato a Se.Am. - dice il Sindaco - . A preoccupare la cittadinanza è che Cortina è ferma, non la paura di imprevisto che costa 500.000 euro in più; il pericolo è non farla l'opera.

Ben vengano i parcheggi e dico a Marco di tenere duro» proclama in chiusura di discorso.
Adriano Verocai si è detto indispettito da Voci di Cortina e ha comunicato la decisione di non leggerlo più, anche perché «non ho mai trovato un complimento per quello che abbiamo fatto». «Mi lascia esterrefatto avere un progetto approvato e dire che non funziona per colpa di massaie (il Comitato Civico Cortina, ndr) che fanno il conto della spesa. Si fanno i conti che non si sanno fare e che poi vanno su giornali scritti e nelle case dei cittadini».

Gianpietro Ghedina si stupisce di questa strana sensibilità alle critiche. «È sbagliato tappare la bocca, normale che ci siano dubbi e perplessità. I conti della serva a volte sono più giusti di quelli che fanno tornare i revisori dei conti. Qui se va bene i posti auto sono gli stessi di quelli che abbiamo prima. Con quei soldi si può intervenire anche in posti meno "delicati"».

Chiude Marco Siorpaes specificando che i posti a rotazione attualmente sono 66 e che li porterà a 88; i 74 del 2° piano interrato saranno invece dei privati; a suo avviso «le critiche fanno danni a chi sta realizzando l'opera: potrebbero fare ripensare a qualche acquirente e compromettere la futura gara;
c'è modo e modo».

IL PARCHEGGIO INTERRATO E LE DOMANDE APERTE
Un progetto è forte in proporzione al suo punto più debole.
A nostro avviso il parcheggio interrato in Largo Poste ha due punti critici:
1° - il sito geologico dove verrà costruito
2° - il piano economico

L'UFFICIO URBANISTICA DEL COMUNE PRESCRIVE DI NON TOCCARE LE FALDE
A pagina 73 del progetto definitivo c'è scritto che la zona presenta una significativa complessità idrogeologica e che a seguito della costruzione del garage vi sarà un abbassamento del livello della falda.

L'Ufficio Urbanista del Comune di Cortina d'Ampezzo prescrive, però, che:
"Le opere non dovranno interferire con la circolazione idrica così da evitare locali fenomeni di sovraccarico idraulico tali da destabilizzare i depositi" (vedi il documento completo pubblicato).
Il Responsabile del procedimento, i Progettisti, i Tecnici comunali preposti al controllo della disposizione come faranno ad assicurare formalmente il rispetto di quanto prescritto dall'Ufficio Urbanistica?

IL PIANO ECONOMICO È COMPLETO E PRUDENTE?
Nel progetto definitivo si scrive che, constatata la complessità idrogeologica, la progettazione si baserà sul metodo "osservazionale", cioè detto in parole semplici si dovrà lavorare "a vista".

Nel piano economico sono stati definiti i relativi oneri economici? Inoltre, nel piano economico sono stati conteggiati oneri imprevisti? Infine, nel piano economico sono stati conteggiati i mancati introiti dei parcometri (140.000 euro l'anno (2009) x 3 anni)? Chi ha la responsabilità dell'esattezza e congruità del Piano Economico dell'opera, soprattutto nei confronti del socio unico Se.Am.
che è il Comune di Cortina d'Ampezzo?
È possibile fare in modo che dell'opera risponda solo la Se.Am. con il suo capitale sociale e non anche il Comune di Cortina d'Ampezzo (a tutela dei cittadini)?

I conti delle massaie non piacciono all'assessore Verocai

IL COMITATO CIVICO CORTINA RACCONTA FROTTOLE?
Rispondiamo "NO", purtroppo.
In Consiglio comunale avremmo voluto essere smentiti con affermazioni rassicuranti del tipo: non è vero che ci sono gravi problemi idrogeologici! Non è vero che ad oggi non c'è la copertura finanziaria!
Invece la rettifica che dovrebbe screditare i nostri conteggi si basa sui meccanismi di contabilità dell'Iva, che viene detto andrebbe tolta dal totale dei costi, per confrontarli al netto con gli incassi realizzati ad oggi (che sono già al netto di Iva). La differenza da coprire non sarebbe pari a 4 milioni di euro, bensì pari a 3.233.488 euro.

Sono necessarie due precisazioni, una formale e una sostanziale. Dal punto di vista formale, nel nostro articolo abbiamo riportato i dati scritti nel bilancio consuntivo 2011 della Se.Am. srl (prot. Comunale 28.06.12 n. 12607). Vi sono registrati "acconti" per 4.648.545 euro, con la specifica in Nota Integrativa che recita testualmente: "Al 31 dicembre 2011 è stato incassato il 60% dell'importo ricavato dalla vendita dei posti …" E da questi dati si è ricavata la somma degli incassi totali. Per metodo e serietà, le nostre analisi si basano su documenti ufficiali o fonti verificabili; se dovessimo basarci sui comunicati stampa o sulle dichiarazioni estemporanee non daremmo alcun servizio alla verità dei fatti e dovremmo contraddirci un giorno sì e un giorno anche… Rispetto alle dichiarazioni del presidente Se.Am. Marco Siorpaes sul conteggio dell'Iva e a ciò che appare nel bilancio 2011 Se.Am., chiederemo spiegazioni.

Dal punto di vista sostanziale, il nostro conteggio parla di un deficit di 4 milioni; il conteggio del presidente Se.Am. riporta invece un deficit di 3,2 milioni: in pratica non si fa che confermare il pesante scoperto e il problema della sua copertura finanziaria.
Per il resto delle affermazioni riportate in Consiglio comunale (vedi l'articolo dedicato), si parla di "scenari", di ipotesi, di ulteriori vendite e di sconti di ricevere…

L'intervento di Stefano Ghezze, capogruppo di minoranza in Consiglio comunale , sul parcheggio in largo Poste
«Il mio gruppo, Per la Nostra Cortina, è pronto a discutere sui temi legati all'assenza dei posti auto a Cortina. Al l ' indomani della seduta del consiglio comunale (alla quale non ho potuto presenziare ma che ho seguito via radio) che è stata aperta dal resoconto sullo stato di avanzamento del progetto del parcheggio interrato in Largo Poste, come capogruppo di opposizione mi sento in dovere di intervenire.
Innanzitutto ho trovato estremamente fuori luogo e alquanto patetico il fatto che si sia portato in Consiglio il tema, che coinvolge in maniera trasversale la comunità, solo per una replica al mensile gestito dal Comitato Civico Cortina. L'avanzamento del progetto andava discusso in Consiglio per rispetto del ruolo dei consiglieri e per una politica di trasparenza nei confronti della comunità.
Gli interventi dell'amministratore unico di SeAm, Marco Siorpaes, e dell'assessore ai Lavori Pubblici Stefano Verocai, sono stati degli attacchi ad un Comitato che svolge il suo compito per passione per il paese. Siorpaes ha visto l'articolo apparso su "Voci di Cortina" come un attacco personale e si è sentito offeso. Se si occupasse di amministrare la municipalizzata e non di quanto scrivono i Comitati, sarebbe forse meglio.

Cortina soffre il gap della mancanza di posti auto e da questo dato di fatto andrebbe pianificata una soluzione per incrementare i parcheggi che sia il meno impattante e pericolosa possibile.
Siorpaes in Consiglio ha elencato i numeri relativi ai costi del progetto. Numeri, che come sottolineato dal consigliere Giampietro Ghedina, hanno subíto negli anni evoluzioni continue e repentine; numeri sui quali si potrà quindi fare un ragionamento solo alla fine in quanto solo allora si saprà il costo effettivo dell'opera. Un'opera che mi preoccupa e che ci preoccupa come detto da sempre. Il sito scelto per intervenire su due piani interrati è geologicamente instabile, come sottolinea anche la perizia dell'ingegnere Simonini.

Secondo noi questo parcheggio non sarà l'intervento risolutivo del problema dell'assenza di posti auto. La nostra proposta pertanto è quella di riunirci attorno ad un tavolo, di chiedere al sindaco Andrea Franceschi, di rivedere la sua posizione su Largo Poste, e di progettare i parcheggi della zona stazione e di Lungo Boite. Sia la zona della stazione che quella di Lungo Boite sono esterne al centro e quindi si migliorerebbe anche il problema relativo al traffico. Inoltre in stazione si potrebbe mettere in campo un progetto definitivo che preveda un sottopasso agevole attraverso il quale i pedoni dal parcheggio interrato possano raggiungere Corso Italia.

Iniziare i lavori in Largo Poste, che non sono ancora cominciati, è secondo noi, anche alla luce di quanto scritto dai tecnici, molto pericoloso per ciò che si potrà trovare nel sottosuolo. Quindi sarebbe opportuno rivedere il tutto.»