La Palestra di Roccia aumenta il costo di 250.000 euro
    

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La Palestra di Roccia aumenta il costo di 250.000 euro

Redazione

13/02/2013

Il seguente testo è il comunicato stampa del Comune di Cortina che spiega e giustifica l'incremento di spesa di 250.000 euro per la palestra di roccia.

Non è stato un rapporto idilliaco quello tra F.M. Fabbricazioni Metalliche s.r.l. di Cagliari e il Comune di Cortina, ma alla fine è stato raggiunto un accordo che permetterà di finire i lavori della nuova palestra di roccia al coperto in località Sopiazes. “Abbiamo dato priorità alla fine dei lavori” annuncia l’Assessore ai Lavori pubblici Adriano Verocai illustrando l’accordo con la ditta sarda che, nel 2011, si era aggiudicata l’appalto offrendosi di portare a termine il progetto con 600mila Euro in meno rispetto alla cifra prevista. Il Comune dovrà rinunciare a 250mila di quei 600mila Euro risparmiati al tempo. All’inizio l’azienda aveva chiesto un aumento di ben 900mila Euro.

“E’ un po’ la spada di Damocle che pesa su tutti gli appalti pubblici” spiega Verocai : “I Comuni sono costretti ad assegnare l’appalto alla ditta che si offre  di eseguire il lavoro al prezzo più basso e poi saltano fuori i costi aggiuntivi oppure si rischia di veder impiegati materiali scadenti”.

Altro problema sono stati i ritardi accumulati dalla ditta, la cui produttività si è rivelata decisamente al di sotto della aspettative – ma solo per quanto riguarda i tempi e non per la qualità degli interventi - con solo lo 0,045 per cento dell’opera realizzata per giorno di lavoro. Un prestazione deludente  “al punto che si è seriamente pensato di recedere il contratto causa inadempienza”.

A far protendere  la Giunta di Martedì per il componimento della vertenza, però, sono state due considerazioni di base. “La prima” spiega Verocai “è stata che, se anche avessimo optato per la risoluzione del contratto, le inevitabili procedure burocratiche avrebbero sicuramente allungato i tempi invece che accorciarli. L’accordo con la ditta è stato trovato al fine di realizzare l’opera quanto prima. Abbiamo giudicato che l’interesse pubblico -  l’opera è attesa con molta partecipazione dalla comunità degli scalatori - fosse nell'avere la palestra pronta per l’uso”.

La seconda considerazione partiva dal fatto  che i costi in più erano giustificati da lavori suppletivi rivelatisi necessari ed effettivamente eseguiti. “Il fatto” prosegue Verocai “è che si tratta di un'opera innovativa, che ha pochi precedenti di riferimento e con un interrato profondo 12 metri. Con tante incognite i guai di cantiere sono dietro l'angolo così come gli aggiustamenti di rotta in corso d’opera cui gli ingegneri devono far fronte.  Non sono cose da farci preoccupare oltre un certo grado anche perché, ormai, le opere di calcestruzzo sono terminate ed erano quelle le più difficili e ‘imprevedibili‘ da gestire. Ora  rimangono solo da apporre i prefabbricati i cui materiali sono già in fase di lavorazione e dai quali non ci si aspettano brutte sorprese quando, all’inizio della primavera, riprenderanno i lavori ”.

(comunicato stampa)

 foto: rendering dell'opera