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Croce Bianca: note dolenti

Lettere al giornale

01/11/2012
Quando eravamo povera gente, il Comune aveva un'autoambulanza che faceva il servizio richiesto e accompagnava i pazienti a scelta fra l'ospedale di Pieve o di San Candido, che distano a uguale distanza da Cortina.

Con la generosità di alcuni cittadini, le ambulanze sono aumentate di numero. Il servizio era gratuito anche con l'aiuto dei volontari, a disposizione notte e giorno.

La sede era modestissima, nel buco più profondo della valle, a Socus; per la notte la sistemazione faceva pietà. Intanto il tempo è passato e il primo gennaio a Bolzano è sorta la Croce Bianca a cui ha aderito anche Belluno.

La sede e l'amministrazione sono rimaste a Bolzano.

Ora le autoambulanze sono numerose, dotate di sofisticati strumenti tecnici con molti istruiti volontari. Dovremmo quindi essere contenti.

Purtroppo tutte le situazioni, anche le più belle, hanno le loro pecche ed è di questo che voglio parlare, o meglio lamentarmi.

Quasi tutta la popolazione di Cortina è socia della Croce Bianca che presta il suo servizio gratuitamente ai soci che pagano la quota annua. Le disposizioni vigenti in questo servizio, che i dipendenti seguono attentamente e scrupolosamente, sono di attuare il trasporto dei pazienti solo a Pieve. Mentre viene rifiutato il trasporto a San Candido.

A me a questo punto sa tanto di ricatto. «Se vuoi la Croce Bianca per San Candido devi aspettare che si liberi un'ambulanza (addio urgenza!).

Te la paghi e non puoi avere né medico, né infermiere al seguito. Quindi ti arrangi!».

Molte persone, specie anziani, sono pazienti dell'ospedale di San Candido da una vita e vanno serenamente poiché li tutte le informazioni sulla loro salute sono note e conosciute.

Ci si chiede come si possa aggiunge all'angoscia per un ricovero urgente, anche quella di andare in un luogo poco familiare.

La maggior parte delle persone che conoscono questa violenza vanno con i propri mezzi, ma on tutti li hanno e devono sottostare ad un atto che lede la libertà di scelta del cittadino.

mi riferisco all'articolo 22 della nostra Costituzione: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo... nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario...».

Mi dicono che questa prassi è seguita da tutta Italia per ragioni burocratiche. La violenza e la mancanza di rispetto per la libertà di scelta dell'individuo restano ugualmente inaccettabili; sempre che si sia considerati cittadini e non sudditi.

Molte persone sperano che questa spinosa situazione si possa risolvere, certo bisogna volerlo, e comprendere fino in fondo il disagio.

La Croce Bianca è un'emanazione della Provincia di Bolzano, San Candido è in provincia di Bolzano e gran parte della popolazione di Cortina ha espresso nel referendum del 2007 la sua volontà di cambiare Regione in maniera inequivocabile.

Perché le Regioni non si mettono d'accordo? Con la buona volontà si può sistemare una situazione inaccettabile causata dall'onnipotente burocrazia.

Una vecchia volontaria Amelia Menardi Illing