Cortina perde un altro pezzo: chiude l'ufficio turistico - IAT
    

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Cortina perde un altro pezzo: chiude l'ufficio turistico - IAT

Redazione

01/10/2012
«Si informa l'utenza che in data 30/09/2012 l'Ufficio Turistico sede di Cortina, lascerà i locali di Piazzetta San Francesco 8 trasferendo temporaneamente la propria attività presso l'ufficio Turistico di San Vito di Cadore».

Poche parole per annunciare con una nota dallo Iat di Cortina d'Ampezzo la chiusura dell'ufficio, già preannunciata un anno fa in seguito ai tagli della Provincia e della Regione nei confronti delle zone montane.

Cortina perde un importante servizio pubblico, nell'indifferenza dell'Amministrazione comunale che nulla ha fatto per evitarlo (vedi Voci di Cortina n. 84 - maggio 2011, oppure visita il nostro sito www.vocidicortina.it).

Sarebbero bastati 6.000 euro da parte dell'Amministrazione comunale di Cortina per poter mantenere l'Ufficio: la Cassa Rurale e Artigiana di Cortina, infatti, aveva da parte sua ridotto notevolmente l'affitto dei locali al prezzo di 1.000 euro al mese.

Un affitto che si sarebbe dovuto spartire tra Provincia e Comune al 50%. Il comune di Cortina, tuttavia, non si è dimostrato interessato, e così la Provincia ha spostato momentaneamente gli uffici a San Vito.
Gherardo Manaigo, presidente degli Albergatori, ha manifestato il proprio disappunto per la perdita del servizio, invitando il Sindaco a «verificare, nei prossimi giorni, se nel patrimonio immobiliare del nostro Comune ci sia la possibilità di reperire uno spazio idoneo (eventualmente anche all'interno di altri uffici come ad esempio la biglietteria Seam), dove collocare gli sportelli dello Iat Provinciale. Noi riteniamo che la chiusura dell'ufficio Iat di Piazzetta San Francesco sia per la nostra comunità una perdita molto grave, che andrebbe meglio valutata in termini di nuovi disagi per la cittadinanza e per gli ospiti».

Franceschi ha assicurato che saranno garantiti i servizi ai cittadini e agli ospiti. «La chiusura dell'ufficio Iat è l'ennesimo problema causato a Cortina dalla caduta della Provincia di Belluno, ma il Comune si impegna a venire in soccorso puntellando la situazione in modo da garantire i servizi ai cittadini e agli operatori» ha dichiarato il Sindaco, per prendersela poi con Stefano Ghezze, ex presidente del Consiglio provinciale. «Chi decise di togliere il sostegno a Bottacin - mi riferisco in primis all'ex consigliere provinciale Stefano Ghezze - dovrebbe farsi un bell'esame di coscienza per aver penalizzato il proprio territorio e anche prendersi la responsabilità delle conseguenze di questo gesto, tra le quali rientra proprio la chiusura degli uffici Iat».

Immediata è arrivata la replica di Ghezze: «Io l'esame di coscienza me lo sono fatto e ho impiegato anche poco tempo per farlo. È ridicolo imputare a me, per aver scelto assieme ad altri consiglieri provinciali di votare la sfiducia all'ex presidente provinciale Bottacin, il fatto che oggi viene meno l'ufficio Iat a Cortina. Io invito Franceschi a farsi un esame di coscienza e che si prenda tutto il tempo necessario, dato che non potrà essere una cosa breve. Cortina vive in una situazione di grande disagio. Prima di insegnare a tutti come ci si comporta, il sindaco dovrebbe guardare al suo paese, ai continui danni di immagine che arreca a Cortina, e all'isolamento che sta provocando».