Il Curling ritorna allo stadio. Al via lo studio per due piste nell'impianto sportivo olimpico
    

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Il Curling ritorna allo stadio. Al via lo studio per due piste nell'impianto sportivo olimpico

Edoardo Pompanin

20/10/2012
L’Amministrazione comunale ha chiesto alla Gis di progettare due piste coperte per il curling all’interno dello Stadio Olimpico di Cortina d’Ampezzo. Si parte da uno studio di fattibilità, elaborato dalla “R Studio” di Caprile. Abbiamo chiesto al presidente della Gis Nicola De Santis di spiegare che cosa si ha
in mente di fare.

Quella che riportiamo nell’immagine di progetto può essere «solo una delle possibili soluzioni, che comunque prevedono di costruire un vero e proprio curling center all’interno dello stadio, dove ora c’è la zona vuota con pavimentazione di cemento a ridosso delle vetrate. Sarà costruito un vero e proprio box con due piste, gradinate, zona bar, spogliatoi, vani tecnici e altro ancora; in pratica, tutto ciò che già attualmente c’è nello stabile in stazione ma con qualche confort e miglioria in più. Tutto dovrà essere contestualizzato con l’ambiente del vecchio-nuovo stadio, poiché deve avere l’approvazione della Sovrintendenza». Continua De Santis: «Il curling avrà accesso indipendente e sarà isolato dal resto dello stadio. In questo modo si scongiurano promiscuità e ciò permette di avere le attività di allenamento e gare anche in contemporanea all’attività della Sportivi Ghiaccio. Sono previste insonorizzazione e climatizzazione dedicate al curling. L’impianto di refrigerazione verrà ampliato e potenziato con uno dedicato al curling. Abbiamo già fatto un paio di incontri con Antonio Menardi (presidente Acc) e Massimo Antonelli (delegato dell’Acc per tale questione) al fine di inquadrare il problema. Ora, dopo che formalizzeremo l'incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva, sarà nostra cura dialogare con loro in maniera più specifica per i dettagli utili alla progettazione dal lato sportivo.

Dopo la progettazione esecutiva, i lavori di costruzione dovrebbero durare circa 6-8 mesi e avremmo individuato i mesi tra aprile e ottobre al fine di non interrompere le attività dello stadio né di ostacolare le stagioni sportive di hockey e curling. I lavori dovrebbero costare (a una prima valutazione) attorno ai 650 mila euro a cui andranno aggiunti Iva e altri oneri per un totale di circa 850 mila euro».

Conclude il presidente con una considerazione personale: «In merito alla possibilità di una seconda pista ghiacciata (che sarebbe preclusa dalla costruzione del curling), troverei molto più utile prevederla all'esterno (al posto dell'attuale parco giochi) dopo che sarà terminato il parco giochi a Sopiazes e compatibilmente con i lavori che interesseranno lo stadio per la realizzazione della piscina. Tale pista esterna permetterebbe secondo me di avere una valorizzazione tu- Nicola De Santis, presidente Gis
ristica maggiore del pattinaggio pubblico, che si troverebbe di nuovo a cielo aperto tra le montagne, anche sotto la neve (come accade in molti posti suggestivi al mondo, da New York a Stoccolma); di aumentare le ore disponibili per il pattinaggio pubblico; di liberare ore di pista interna a uso dell'hockey per allenamenti, e di poter prevedere più attività in contemporanea, facendo diventare (forse) un po' più polifunzionale il nostro stadio.

Ovviamente questa mia considerazione personale dovrebbe comunque essere condivisa con il Consiglio di amministrazione Gis e l'Amministrazione comunale per verificarne la fattibilità o le eventuali criticità».