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Mondiali di Sci 2017: il comitato promotore costretto al ritiro mezz'ora prima della votazione

Associazione Comitato Civico Cortina

01/06/2012
Nell'era di Internet, l'ammutolirsi di una delegazione spedita in Corea a tenere alta la bandiera di Cortina si avverte anche nel mutismo improvviso del sito cortina2017.it e in quello di Twitter dove #cortina2017 non cinguetta più dal 30 maggio. Fino a quella data era tutto un fiorire di "tweet" per informare il mondo su ogni spostamento d'aria all'interno dello stand di Cortina2017.
Sul sito gli aggiornamenti erano in tempo reale anche per far sapere che in Corea era difficile trovare il basilico per preparare il pesto, ma che 12 chili di pasta erano stati sbafati da tutti gli astanti.
Ma si sa che il basilico non cre-sce spontaneamente nemmeno sulle Crode o sulle Tofane e qualcosa è andato di traverso al neo presidente Fisi Flavio Roda, forse ammutolito, lui, quando si è trovato davanti un dossier di opere che esistono soltanto sulla carta. E allora ecco repentina, improvvisa, la decisione di ritirare la candidatura di Cortina pochi minuti prima di sapere chi sarebbe stata la prescelta per i Mondiali di sci del 2017.
Ha vinto Saint Moritz. Si sapeva anche senza mandare per una settimana una truppa in Corea a nostre spese. Ma per il sindaco Andrea Franceschi l'obiettivo è raggiunto: Cortina si ricandiderà per il 2019.


La lettera del presidente della fisi, Flavio Roda, consegnata al presidente fis gianfranco kasper, pochi minuti prima della votazione

Spett. Presidente Kasper, Membri del Consiglio FIS, con questa mia lettera comunico a Lei e a tutto il Consiglio FIS che la FISI ritira la candidatura di Cortina per i mondiali di sci alpino del 2017. Mi farebbe piacere che Lei leggesse questa lettera a tutti i consiglieri prima della votazione.
Ciò che mi ha spinto a questa decisione è la consapevolezza che questa volta non è il momento di Cortina e che in certe situazioni difficili come questa servono scelte forti e coraggiose anche se non semplici da prendere. In linea con quanto la stessa FIS ha riconosciuto negli anni passati ai Paesi oggi candidati, ritengo sia doveroso fare un passo indietro nel rispetto della rotazione fra nazioni.
La mia decisione è frutto di un processo di elaborazione lungo e sofferto. Essa non è facile perché il gruppo che ha portato avanti questa candidatura, a cui io mi sono aggiunto solo recentemente, ha svolto un lavoro eccellente per la preparazione del dossier, per tutti gli eventi collaterali alla candidatura e per la presentazione di martedì scorso. Il mio primo pensiero va a tutti loro.
Proprio per questo però siamo convinti di proseguire subito l'attività e candidarci per i mondiali del 2019 con ancora più energia e dimostrando che Cortina sarà in grado di far vedere nel 2014 a Barcellona i nuovi lavori di rinnovamento della località, i quali saranno funzionali ai mondiali ma che non saranno fini a se stessi.
La condivisione tra FISI e Comitato Promotore del progetto di candidatura, alla luce dei recentissimi stanziamenti economici per la realizzazione di un nuovo impianto di risalita e per il rinnovamento degli impianti turistico-sportivi, permetterà di aggiungere al valore straordinario della vallata, già riconosciuta Patrimonio UNESCO, le integrazioni che miglioreranno tale progetto in corso di realizzazione.
Kind regards/Avec mes meilleurs salutations/Mit freudlichen gruessen.

Flavio Roda Presidente FISI

Ecco lo scambio di com unicati tra maggioranza e minoranza dopo il ritiro della candidat ura ai Mondiali

ANDREA FRANCESCHI, 31 MAGGIO 2012: «OBIETTIVO RAGGIUNTO»
«Abbiamo capito che non c'erano le condizioni per vincere e con lungimiranza il Comitato Promotore ha lavorato per il futuro.Prima di partire infatti avevamo detto che l'obiettivo era quello di prendere i mondiali del 2017 o in alternativa di porre le basi giuste per quelli del 2019. Credo l'obiettivo sia stato raggiunto».

ANDREA FRANCESCHI, 1 GIUGNO 2012: «Mai zede . Avanti tutta per il 2019. Il paese è unito »
«Mai zede, come diciamo in Ampezzo: mai cedere. E' quanto mi sento di dire di fronte al dispiacere che ho provato, insieme ai miei concittadini, per la non assegnazione dei mondiali di sci alpino a Cortina 2017. Era una strada tutta in salita, con immense difficoltà, e lo sapevamo, ma non abbiamo mai smesso di lottare. La battaglia però continua, per il 2019, e il paese è unito in questo obiettivo.
(...) In quest'occasione semplicemente non c'erano le condizioni per vincere, soprattutto perché nel lungo periodo di commissariamento della Fisi, la federazione svizzera ha accumulato un vantaggio enorme, che era impossibile colmare in pochi mesi. La delegazione è partita per la Corea con l'intento di definire le strategie per i voti fino all'ultimo minuto, ma una volta immersa nell'ambito della politica sportiva internazionale del Congresso FIS ha compreso che non c'era spazio per aggiudicarsi i mondiali del 2017. Si è quindi deciso di lavorare da subito per l'obiettivo del 2019, con l'ausilio prezioso del neo-Presidente Roda facendo un passo indietro oggi per farne due in avanti domani. Del resto va ricordato che in questo ambiente è quasi la normalità dover ripresentare varie volte la candidatura prima di ottenere l'assegnazione dei mondiali. Tanto per dire, Garmisch-Partenkirchen (Ger) li ha organizzati nel 2011 al sesto tentativo e Schladming - località austriaca dove lo sci rappresenta lo sport nazionale - li organizzerà nel 2013 dopo quattro tentativi.
Cortina ha un'eredità bella e difficile: quella di essere stata la città delle Olimpiadi Invernali 1956. Su di noi, quindi, ci sono sempre tante aspettative e inevitabili frustrazioni quando non le si realizza.
Ma non bisogna perdersi d'animo né lasciarsi andare ad inutili polemiche.
Per questo ho visto con piacere che la maggior parte delle reazioni del mondo sportivo e istituzionale sono state intelligenti, perché hanno capito le ragioni di una scelta difficile ma saggia e lungimirante, i cui frutti saranno raccolti in futuro.
(...)»

STEFANO GHEZZE : «L'avvallo del Sindaco alla decisione della FISI ci lascia senza parole»
«Abbiamo appreso con un certo sgomento l'improvvisa decisione del Presidente FISI di ritirare a pochi minuti dal voto la candidatura di Cortina ad ospitare i mondiali di sci alpino 2017. Per prima cosa vorremmo avere delle risposte chiare, esaurienti e rispettose dei cittadini: se doveva essere fatta una seria riflessione questa la si poteva condurre con settimane di anticipo risparmiando così moltissimi soldi pubblici visto che la situazione era nota a tutti da mesi. Da più parti St. Moritz era data per favorita e il gap tra noi e la cittadina Svizzera era incolmabile nonostante le promesse e il libro dei sogni che questa amministrazione comunale ci sta proponendo da anni.
Quello che però ci lascia del tutto senza parole è l'avvallo del Sindaco, nella sua veste anche di presidente del comitato promotore (grande assente al congresso coreano), alla decisione della FISI o forse è la FISI che ha avvallato la decisione di Cortina? Forse le indagini in corso che hanno travolto la casa comunale hanno avuto un peso notevole considerato il coinvolgimento del Sindaco/ Presidente e anche della dott.sa Zangrando nella sua duplice veste e che proprio sulla candidatura è stata acquisita documentazione da parte degli inquirenti.
Lo sgomento è ancora maggiore se leggiamo le note per la stampa, sia ufficiali sia i post pubblicati a vario titolo su Facebook dove il dott. Nicola De Santis, che ha curato i contatti Cortina/Korea, ci ha propinato commenti entusiasti, menù da favola e illusioni presto infrante. D'altronde proprio il dott. De Santis fu protagonista del famoso cartellone con le montagne di Madonna di Campiglio quindi ci rendiamo conto che la comunicazione non è la sua dote migliore.
La presenza del consigliere Huber evidenzia quanto questa Amministrazione ha creduto e crede nei mondiali di sci. Il Sindaco nonostante le assicurazioni non è andato, neppure presente l'Assessore allo Sport ma si è pensato bene di mandare un consigliere che i cittadini hanno relegato all'ultimo posto dei graditi. È evidente che l'impatto sul bilancio comunale è notevole e non è tollerabile ciò cui abbiamo assistito in queste ore: ci si ritira ma si guarda già al 2019. 11 persone ci risultano presenti in Korea poi magari ci sono biglietti acquistati e non utilizzati da mettere nel conto. Una spesa folle che forse poteva essere evitata già da settimane.
Come folli sono i commenti di chi in questo comitato è parte attiva.
Sono stati assunti consulenti esterni (da Innsbruck, da Bormio e dall'Agordino) perché dovevano insegnarci a costruire un futuro ed invece ci hanno solo condotto al baratro e ad una perdita ulteriore di credibilità dopo quanto accaduto in occasione della rinuncia ai mondiali di bob.
Chiederemo al Sindaco di riferire con urgenza in Consiglio Comunale e di non nascondersi dietro altrui responsabilità ma di assumersele in prima persona evitando azioni populiste come quella di qualche giorno fa».





DALLE OLIMPIADI DEL '56 AL RITIRO AI MONDIALI DEL 2017, TRA CANDIDATURE VARIE E UN REFERENDUM PER PLACARE LE POLEMICHE
di Marco Dibona

Dopo i VII Giochi olimpici invernali del 1956, Cortina non ha più ospitato eventi di quella levatura. Eppure ci ha provato, con le due candidature, per ottenere le Olimpiadi del 1988, assegnate invece alla canadese Calgary, e del 1992, che andarono ad Albertville, in Francia. Quei tentativi infruttuosi furono segnati da spaccature, nella comunità, da contrarietà al progetto, da indagini e processi. Una decina di anni più tardi, Cortina fu coinvolta in un progetto più ampio, della Regione Veneto, per concorrere ai Giochi del 2006. Domenica 16 novembre 1997, l'allora sindaco Paolo Franceschi chiese il parere della popolazione, con un referendum: su 5.839 aventi diritto, votarono in 3.610, pari al 61.82%. Prevalse il sì, con 2.029 voti, il 56.4%, contro 1.558 no, il 43.6%. L'esito passò al consiglio comunale, ci si impegnò con la Regione, ma il Comitato olimpico nazionale scelse Torino e i Giochi del 2006 si disputarono in Piemonte. In quanto ai Mondiali di sci alpino, la storia recente conta tre
candidature, con due sconfitte e un ritiro. Anche in questo caso, bisogna tornare indietro di molto, riandare sino al 1941, per vedere gare iridate sulla neve d'Ampezzo: allora si gareggiò sulla Tofana, ma c'era la guerra, le nazioni alleate non parteciparono e la Fis, dopo il conflitto, declassò quell'evento.
Trascorsero più di sessant'anni, prima di riprovarci. La candidatura per il 2013 si arenò, al congresso Fis di Città del Capo, del 29 maggio 2008, contro il trionfo dell'austriaca Schladming, dieci voti al primo turno. Il tentativo fu portato avanti dall'associazione Coppa del mondo di Cortina, presieduta da Enrico
Valle, fu interamente finanziato dagli sponsor e si chiuse con un disavanzo di poche migliaia di euro. Per Cortina soltanto un voto, probabilmente del delegato italiano Gaetano Coppi, allora presidente della Fisi. Subentrò il Comune, per la candidatura 2015. Ad Antalya, in Turchia, il 3 giugno 2010, il consiglio Fis scelse l'americana Vail, con 8 voti, contro 4 di Cortina e 3 di St.Moritz. Il consiglio comunale del 19 agosto 2010 decise, all'unanimità, di riprovarci, per il 2017. Il comitato fu ridotto a soli quattro membri, presieduto direttamente dal sindaco Andrea Franceschi, dopo le vicissitudini della precedente esperienza. Con lui, i presidenti della Federazione italiana sport invernali e delle due istituzioni paesane che hanno fatto la storia dello sci in Ampezzo: il comitato Coppa del mondo e
lo Sci club Cortina. Ad affiancare il comitato strategico furono chiamati il direttore generale Martin Schnitzer, la segretaria Marta Gusman e il manager Renzo Minella. Fu inoltre creata una squadra operativa, di una ventina di persone, soprattutto giovani, per formare le nuove leve della dirigenza sportiva di Cortina. Poi il getto della spugna, sul ring di Kangwonland, in Corea, il 31 maggio 2012.


QUANTO COSTA LA CANDIDATURA AI MONDIALI DEL 2017 (2010-2012)
Costi totali: 680.000 euro
ripartizione dei costi:
• Comune di Cortina d'Ampezzo 400.000 euro (59% dei costi)
• Sponsor 80.000 euro (12% dei costi)
• Regione/Provincia/ Fdi Brancher/Bim 200.000 euro (29% dei costi)

N.B.: La candidatura ai Mondiali di sci del 2017 è stata esclusa dal Fondo Brancher per vizio di forma.
La Provincia, al momento commissariata, con ogni probabilità non verserà il contributo.
Al momento la Regione non ha ancora deliberato il contributo per Cortina 2017. Si presuppone pertanto che i costi a carico del comune di Cortina d'Ampezzo saranno di 600 mila euro (88.23% dei costi)

Gli stipendi dei manager e dei membri del comitato
Martin Schnitzer, direttore generale € 60.300,00
Marta Gusman, segretaria € 53.000,00
Nicola De Santis, responsabile relazioni esterne € 7.150,00
Adolfo Menardi, responsabile gruppo sport € 7.150,00
Alessandro Broccolo, responsabile marketing € 7.150,00
Stefania Zangrando, respons. gruppo progetti operativi € 7.150,00
componenti dei gruppi di lavoro (7 sport, 3 relazioni esterne, 3 progetti operativi, 3 marketing,) € 35.000,00