Arresto per violenza, resistenza, minaccia e oltraggio a Pubblico Ufficiale
    

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Arresto per violenza, resistenza, minaccia e oltraggio a Pubblico Ufficiale

24/09/2012
I militari dell’Aliquota operativa della Compagnia Carabinieri di Cortina d’Ampezzo e della Stazione di Pieve di Cadore nella notte tra sabato e domenica hanno tratto in arresto un giovane, appena diciottenne, per i reati di violenza, resistenza, minaccia ed oltraggio a pubblico ufficiale.

Già dalla tarda serata i Carabinieri avevano iniziato una serie di servizi finalizzati al controllo del territorio con particolare attenzione verso i locali notturni frequentati dai giovani e per contrastare il fenomeno della guida in stato d’ebbrezza. Erano le due di notte passate quando i militari, che presidiavano Piazza Tiziano a Pieve di Cadore, visto l’elevato numero di giovani che ancora l’affollavano, udivano delle urla provenienti da un altro bar sulla stessa piazza.

Recatisi sul posto i Carabinieri sorprendevano due giovani nel corso di una violenta lite, che sembrava essere stata scaturita per degli apprezzamenti di uno nei confronti della fidanzata dell’altro. I due giovani, entrambi volti noti alle Forze di Polizia, uno pugliese ma da anni residente nel Cadore e l’altro tunisino anch’esso qui trapiantato da tempo, nonostante l’arrivo sia di militari in uniforme che in abiti civili non intendevano desistere dai loro intenti aggressivi. Si rendeva necessario un deciso intervento dei militi per separarli ed a tal punto uno dei due rivolgeva tutta la sua ira contro i Carabinieri, che venivano più volte strattonati e colpiti fino a costringerli ad apporgli le manette di sicurezza. Il ragazzo veniva quindi tratto in arresto anche per tutte la frasi ingiuriose e di minaccia rivolte ai militari durante le fasi inerenti l’arresto ma anche la compilazione degli atti presso il Comando di Compagnia. Il giovane italiano, in evidente stato di alterazione per ingestione di un elevato quantitativo di alcol, si era già reso responsabile di analogo episodio verso i CC di Pieve di Cadore lo scorso febbraio.

Nella mattinata di ieri l’arrestato veniva quindi condotto presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare fino alla giornata odierna ove verrà tradotto presso il Tribunale di Belluno per sottoporlo a rito direttissimo.
Ulteriori servizi finalizzati al controllo del territorio ed al contrasto al degrado nelle ore notturne verranno condotte nei mesi a venire in tutto il Cadore ed il Comelico.