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LA PISCINA CHIUSA PER CROLLO. CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA

Associazione Comitato Civico Cortina

01/02/2012
Sabato notte, tra il 28 e il 29 gennaio, crolla un pezzo della copertura della piscina comunale a Guargné. Si sapeva che il tetto andava rifatto; ma fino al danno fatale si è tamponata la situazione e si è lasciato che la natura seguisse il suo corso. Questa volta non bastano i "tacconi";i Vigili del Fuoco hanno dichiarato l'inagibilità.
La piscina probabilmente resterà chiusa per un bel pezzo, con un grave danno per gli utenti che a centinaia usufruiscono della struttura. Cittadini furiosi ci hanno chiamato per segnalare il disservizio e il malcontento verso i responsabili di questa situazione; le mamme aggiungono che la chiusura della piscina fa il paio con la chiusura per inagibilità della palestra della scuola! In Comune girano milioni di euro, si impiantano palestre di roccia costosissime in posti assurdi e si lasciano i bambini delle scuole a piedi (letteralmente: la ginnastica è fare passeggiate a piedi) e senza i corsi di nuoto. I bambini disabili che una volta alla settimana venivano portati in piscina dai servizi sociali e dagli insegnanti di sostegno per la terapia in acqua (e spesso battevano i denti per il freddo visto che non potevano certo fare le vasche per riscaldarsi...), per fortuna adesso posssono recarsi presso la piscina di un albergo che l'ha messa loro a disposizione per un paio d'ore alla settimana.
Per i bambini che invece vogliono imparare a nuotare, si invitano le mamme e mettersi in macchina e dedicare un pomeriggio intero per poter recarsi nella piscina più vicina che dista circa 30 chilometri (San Candido o Pieve di Cadore) a fare 45 minuti di lezione. Idem per gli adulti e per coloro che devono fare riabilitazione in seguito ad un infortunio o per problemi alla schiena. La squadra agonistica seguita da Renato Lezuo, da poco ricostituita, può rivedere i proprio piani competitivi...
Tutt o ciò è verg ognoso! Manca il senso della responsabilità e del decoro per la gestione della "cosa pubblica".
L'opinione pubblica non ha voce: escono quattro righe sui giornali (giusto perché c'è il comunicato stampa) e non spicca l'indignazione.
L'unica consolazione è che per fortuna nessuno si è fatto male; la terrazza è spesso popolata di bambini per le feste di compleanno.
Sabato pomeriggio (il crollo del tetto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica) al chiosco della piscina si festeggiava un compleanno e c'erano un sacco di bambini che giocavano sulla terrazza della piscina. È stata davvero una grande fortuna che sia successo di notte, altrimenti forse oggi qualcuno piangerebbe.
A Cortina è stato risparmiato di finire di nuovo sui giornali nazionali! Ma solo per caso.
Ma non ci si può rassegnare a tutto. Invitiamo i lettori a leggere la ricostruzione dei fatti. Sembra incredibile, ma è tutto vero! Altro che Mondiali…


NEL 2007 UN PROGETTO PER IL TETTO C'ERA GIÀ (COMPRESI I SOLDI E LA CONCESSIONE EDILIZIA) MA POI NON SE NE È FATTO NIENTE


L'Amministrazione comunale precedente a quella attuale decise, con la deliberazione di Giunta n. 42 del 29 marzo 2007, di approvare il progetto dei lavori di ristrutturazione della copertura della piscina comunale in località Guargné e avviarne la ristrutturazione.
Nel 2004 era stato depositato il progetto dell'ingegner Gidoni e il 10 marzo 2004 il Comune di Cortina ha rilasciato alla Gis il permesso di costruire n. 20/04, favorevole con la prescrizione che: "la soffittatura della piscina sia sempre in legno di pino come l'esistente".
Il 9 marzo del 2006 è stato approvato lo studio di fattibilità e nel programma triennale delle opere pubbliche 2007-2009 è stato inserito l'intervento relativo alla ristrutturazione della copertura per un importo complessivo di 1.000.000 di euro (completamente finanziato da mezzi propri del Comune nel bilancio del 2008).

NUOVA AMMINISTRAZIONE E NUOVI PROGRAMMI

Nella primavera del 2007 - pochi giorni dopo la delibera di ristrutturazione - Andrea Franceschi subentra nell'Amministrazione comunale alla Giunta Giacobbi.
Il programma elettorale del neo Sindaco parla chiaro: «Basta con gli investimenti su strutture senza futuro, basta cattedrali nel deserto e cassetti pieni di opere irrealizzabili. Nell'immediato ci concentreremo in particolare su:
- Palestra di roccia;
- Piscina con attività collegate».
Nel dettaglio del programma è chiaro che si boccia l'idea di ristrutturare il tetto; leggiamo: «Prendiamo ad esempio la piscina, per la quale sono state ventilate diverse ipotesi di ristrutturazione per cifre superiori al milione di Euro, ancora una volta senza un progetto finale completo. (…) A Cortina (…) si è sempre andati avanti continuando a rattoppare la struttura esistente (le ultime spese hanno riguardato l'introduzione di cancelli e tessere magnetiche completamente superflui su un edificio cosi datato), senza avere chiaro in mente, ancora una volta, un progetto definitivo.» E propone la soluzione: «La palestra di roccia verrà realizzata unitamente alla nuova piscina e altre attività ancora nella zona stadio».

AUTUNNO 2007, L'ALLARME (INASCOLTATO) DI SARTORI: «L'IMPIANTO È A FINE CARRIERA»

I lavori decisi in primavera non vengono fatti, nonostante l'allarme del nuovo presidente Gis (che infatti pochi mesi dopo lascerà Franceschi). «La piscina - scrive nel novembre 2007 Teodoro Sartori - è decisamente a fine carriera. Manca il certificato di prevenzione incendi dal 1998 in quanto risale ad allora l'ultimo sopralluogo della commissione VVFF. (…). Per rifare l'impianto di rilevamento dei fumi è indispensabile sostituire il tetto perché nessuno può più accedere all'intercapedine fra contro-soffitto e tetto in quanto il legno è completamente marcio: insom ma tutto è rimasto come nel 98». In marzo 2008 riprende: «Nell'attesa che partano i progetti della nuova struttura in zona Stadio del Ghiaccio, stiamo valutando di rifare il tetto a falda unica orientato a sud-ovest con pannelli fotovoltaici integrati. In questo modo, senza alcun impatto visivo, l'attuale impianto sarebbe in grado di produrre tutta l'energia necessaria per il riscaldamento dell'acqua e per l'illuminazione».
L'Amministrazione resta sulle sue e non risolve i problemi del tetto della piscina, sempre coltivando l'idea di una nuova opera.

PROGETTATA UNA NUOVA PISCINA DA 27.000.000 DI EURO. NELLA VECCHIA SI NUOTA CON LA RETE DA PESCA SULLA TESTA


Mentre nella vasca della piscina di Guargné si nuota protetti da una specie di rete da pesca attaccata ai travi per raccogliere i pezzi del tetto che si staccano, nelle "stanze del potere" si coltivano mega progetti faraonici e si ha persino il coraggio di metterli nero su bianco: ancora oggi nel piano delle opere pubbliche previste per il triennio 2012-2014 troviamo la previsione dei "lavori di costruzione di una piscina comunale mediante project financing (capitale privato)" per un importo di costo pari a 27 milioni di euro. Non riportiamo nemmeno i dettagli; basti dire che in una delle relazioni tecniche si ipotizzano 1.100 mq. di negozi e quasi 900 mq. di superficie residenziale (per assicurare la redditività dell'operazione). Ovviamente non se ne parla neanche di spendere il milione necessario (il 4% del totale della nuova) per assicurare la continuità dell'esercizio della vecchia piscina per gli anni che servono a progettare e costruire la nuova struttura.

ASPETTANDO CHE UN SINDACO ILLUMINATO SI DECIDA A CREARE UN VERO CENTRO SPORTIVO POLIFUNZIONALE ACCANTO AL CENTRO SPORTIVO DI FIAMES.

A questo punto, occorre si parta subito con i lavori di ristrutturazione della piscina di Guargné.
A parte il fatto che il risparmio energetico del nuovo tetto ripaga probabilmente in parte la spesa, occorre tenere presente che la costruzione di una nuova piscina richiede tempi lunghi e che con ogni probabilità ancora una generazione passerà il tempo dei corsi di nuoto a Guargné.
Quanto poi a dove costruire la nuova piscina, un'idea popolare, ragionevole e plausibile è la solita: costruire a Fiames (nello spazio tra l'ex morotto e il campo sportivo) un nuovo centro polifunzionale con piscina, ghiaccio, palestre, strutture ricreative e una quota di residenziale. La struttura nuova: ha costi "certi", ha i parcheggi ed è facilmente raggiungibile, è ottimizzata dal punto di vista energetico. Il costo di circa 15 milioni di euro si paga con la vendita di Guargné e la quota residenziale. In Alto Adige hanno fatto così in quasi ogni paesello.
E lo Stadio Olimpico del Ghiaccio? La gestione ai privati: un ex presidente Gis ci ha dichiarato tempo fa che c'erano contatti e interesse per soluzioni di questo tipo, ma che occorre anche la volontà…


NELLE SALE ATTIGUE ALLA PISCINA LE SEGUENTI ATTIVITÀ DOVRANNO CERCARE UN’ALTRA
SISTEMAZIONE:


• Spinbike (da verificare);
• Karatè (30 persone circa);
• Yoga (una volta alla settimana al mattino e due al pomeriggio
- 18 persone);
• Baby dance e mini funky (120 bambini - ragazzi);
• Vogatore (2 volte alla settimana - 10 persone);
• Attività motoria per gli anziani (2 mattine 36 persone);
• Pump - pilates (50 persone);
• Tonificazione (10 persone);
• Danza (da verificare);
• Aerobic step (da verificare).