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LA NUOVA TASSAZIONE DEGLI IMMOBILI PENALIZZA, AL MOMENTO, I RESIDENTI. ASPETTIAMO CHE IL COMUNE RIEQUILIBRI LE ALIQUOTE

Edoardo Pompanin

01/01/2012
Il cittadino non sa ancora quanto pagherà per la nuova tassa (Imu) che sostituisce l'Ici.
Le aliquote definitive saranno stabilite dal Comune, il quale dovrà conteggiare quanto incasserà nel 2012 per le imposte sugli immobili e valutare come bilanciare le aliquote di tassazione sulle diverse categorie (1° casa, 2° casa, produttivi).
Le regole sono "semplici". In primo luogo lo Stato ha stabilito l'aliquota ordinaria per l'abitazione principale allo 0,4%, ma il Comune può alzarla fino allo 0,6% e abbassarla fino allo 0,2%.
Per le seconde case lo standard è 0,76%, con un minimo di 0,46% e un massimo di 1,06%. Per i produttivi lo standard è 0,76%, con minimo di 0,46% e un massimo di 1,06%.
Ricordiamo poi che il gettito della abitazione principale è incassato totalmente dal Comune, nei restanti casi (escluso fabbricati rurali strumentali) la metà del gettito calcolato con l'aliquota base spetta allo Stato.
In pratica, analizzando il caso di una seconda casa che prima pagava 1.323 euro al Comune, con le nuove disposizioni la stessa seconda casa paga 2.298 (+74%), ma il Comune ne incassa solo il 50%, cioè 1.149 euro: mancano dalle casse comunali 174 euro (ovvero 1.323-1.149). Se il Comune alza però l'aliquota, tutto il di più è suo.

LA SITUAZIONE ATTUALE

La situazione degli immobili a Cortina d'Ampezzo evidenzia una importate quota di seconde case. La politica fiscale locale ha sempre privilegiato la prima casa e si è mantenuta discretamente leggera sulle attività produttive;le seconde case hanno da sempre sostenuto la maggior parte del carico Ici. Prendendo a riferimento i dati del previsionale 2010, il gettito dell'imposta comunale sugli immobili è così composto:

- ICI 1° casa (abitazione principale)  29.000 € + 656.000 € rimborso dallo Stato;
- ICI 2° casa   7.664.000 €
- ICI fabbricati
produttivi   1.797.000 €
- ICI altro  132.000 €
Totale 9.622.000 €+ € 656.000 rimborso dallo Stato.

Il rimborso dallo Stato è un trasferimento che il Comune riceve dal 2008 a seguito dell'abolizione dell'Ici sulla prima casa.

GLI EFFETTI PER IL CITTADINO DELLA NUOVA IMU

Con la nuova IMU, il proprietario di abitazione principale nel nostro esempio pagherà un importo pari al +180% rispetto alla situazione precedente l'eliminazione della tassazione per la prima casa.
Il proprietario di seconda casa si trova un +74%, passando nel nostro caso tipo da 1.323 euro a 2.298 euro.
Gli alberghi e i capannoni artigianali salgono dell'86%, mentre i negozi del 151%.
Stando ai casi proposti, i più penalizzati risultano proporzionalmente i proprietari di prima casa (anche prima dell'abolizione dell'Ici).

GLI EFFETTI PER IL COMUNE DI CORTINA

La metà dell'Imu (esclusa l'abitazione principale) va allo Stato.
Per la tassazione sulla prima casa, il Comune dovrebbe incassare (con larga approssimazione) 2,8 volte l'importo contabilizzato fino ad oggi come 1° casa e Rimborso dallo Stato (685.000 x 2,8 volte = 1.918.000), cioè un maggiore importo di +1.233.000. Per la tassazione sulla seconda casa, pur con un aumento di tassazione del 74%, il Comune incassa il 13% in meno, pari a quasi -1.000.000 euro (su 7.664.000).
Per la tassazione delle attività produttive, l'aumento dell'aliquota dallo 0,49% allo 0,7% rende invariata l'entrata comunale, anche in presenza del versamento allo Stato.
In linea di massima, lasciando le aliquote ordinarie stabilite dal Governo, il Comune non ci rimette niente.

CONCLUSIONI

Pur con tutte le avvertenze metodologiche del caso, i primi calcoli (approssimativi) portano alla conclusione che il nuovo profilo fiscale sarà molto pesante per le prime case e le attività produttive.
Sulle seconde case l'impatto è significativo, ma meno che proporzionale rispetto alle altre casistiche.
Ragionamenti più fondati si potranno fare nei prossimi mesi, con i dati comunali completi.
Di sicuro l'Amministrazione comunale può giostrare le aliquote con ampi margini di manovra; ad esempio può dimezzare quella sulla abitazione principale e aumentare anche di poco quella sulla seconda casa per compensare la perdita di gettito, di fatto riequilibrando i carichi fiscali sui soggetti.
Le opzioni si sono moltiplicate (pensiamo alle differenziazioni per le attività produttive); per questa ragione saranno ancora possibili vere politiche fiscali locali a favore dei residenti e degli operatori economici che lavorano a Cortina.

AVVERTENZA
I dati presi in esame sono ricavati ipotizzando situazioni tipo.
I valori delle singole rendite catastali - pur essendo plausibili - servono per dare il senso delle proporzioni; non necessariamente per dare indicazioni di “media”.
I dati comunali sono riferiti alla Previsione 2010 e Pluriennale 2010-2012 (perché presenti i dati disaggregati) e anche in questo caso non vanno presi in valore assoluto, quanto in termini di indirizzo.
Infine, le valutazioni si basano sui presupposti spiegati nell’articolo e sono, come tali, ampiamente discutibili. Analisi definitive saranno possibili a seguito delle elaborazioni dei dati analitici che saranno resi disponibili nei prossimi mesi dagli Uffici comunali e sui quali si baseranno le decisioni dell’Amministrazione pubblica.