Garbata risposta al signor Giorgio Murari
    

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Garbata risposta al signor Giorgio Murari

Lettere al giornale

01/09/2011
Egr. sig. Murari,
nel numero di agosto leggo il Suo appello all'amministrazione comunale affinchè apra un museo dell'alpinismo nei locali ex CIT ove ora è ospitato il locale da me gestito (che lei chiama, affettuosamente immagino, "osteria"…). Leggendo le Sue parole non si capisce se la Sua richiesta sia mossa da amore per l'alpinismo o dall'avversione per i locali pubblici: ad ogni buon conto l'idea di aprire un museo di questo tipo è senz'altro buona, come è un diritto dei turisti che qui soggiornano a godere degli svaghi e delle comodità che le moderne stazioni di soggiorno turistico offrono, una delle quali sono sicuramente i locali come il mio. Il Comune ha deciso di indire un concorso per l'apertura di un bar in Corso Italia poichè proprio nel cuore del corso nelle ore serali è venuto a mancare questo sevizio. In un paese che fa del turismo la sua attrattiva e risorsa economica principale, chi vi soggiorna ha il piacere di passeggiare e magari sorseggiare un caffè o bere un cocktail, nel caso dei giovani ascoltare musica e ritrovarsi in centro, senza dover prendere l'auto e rischiare la patente e, peggio, la vita.
Creare un luogo del genere per un privato, senza l'aiuto dell'amministrazione, sarebbe improbo:le licenze sono contingentate e a parte i costi d'impresa che ovviamente sosteniamo, l'acquisto della stessa sarebbe improbo. I locali a disposizione dell'amministrazione erano questi e non dimentichiamo che erano fatiscenti.Open Space assieme allo sponsor Venturato Caffè, ha sensibilmente contribuito al rinnovo, alleviando le tasche pubbliche dall'onere.
Cortina è un magnifico paese, potrei dire un "museo a cielo aperto": la mancanza di rinnovamento, il non andare nella direzione della domanda turistica, al giorno d'oggi incentrata sullo svago, sul divertimento, la paura di innovare, l'hanno bloccata e l'ex Regina sta diventando sempre più il museo di sé stessa. Sono convinto che anche il museo dell'alpinismo troverà degna collocazione, mi auguro (e mi sto impegnando in prima persona perché ciò non succeda) che nel futuro in questo paese non rimangano solo cimeli.

Giorgio Marchesini
 (Amministratore Delegato Open Space s.r.l.)